29. Il carattere di Martina che emerge

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Marty

È ora di pranzo, come ogni giorno ci sto io ai fornelli. Ho una fame da lupi che mi divorerei il tavolo. Alcuni cercano di fare qualcosa, mentre quei due esa e Luca stanno sul divano a chiacchierare senza fare in cavolo.
“oh, esa e Luca apparecchiate almeno per favore”  dico. 
“yes” rispondo.
“mi rimetti un attimo...”
“apparecchiamo un attimo rispondo. ”
“ no aspetta un attimo. ” luca si era già alzato. Esa si alza mezzo incazzato. Si avvicina alla cucina mentre sto sistemando il pranzo, sangiovanni viene al mio fianco.
“ ma che è successo?”
“ non voglio sentire gente che mi dà ordini, ecco cosa c'è” Sento esa dire mentre sto controllando il cibo.
“ devi tenere la padella un po' più su” mi dice sangiovanni. Oggi ho un po' anche le scatole girate, con le lezioni andare storte, lo guardo.
“ ma lo vuoi fare te?” chiedo.
“ era un consiglio.. dato che.. ”
“ e io ti ho chiesto vuoi farlo tu?” alzo la voce.  “ vai a mangiare sangio. Vai vai” rispondo.
“ io ho già mangiato. ” mi risponde. Sto nervosa come pochi, è mi sta persino passando la fame in questo momento, giuro ogni santa volta così!
“ allora apposto” rispondo. Si muove verso il lavandino con il piatto. “ oh ma che siete seri oggi? Calmatevi un attimo” dico.
Dopo aver finito mi siedo a mangiare ciò che ho cucinato. Non ci stiamo tutti sul tavolo quindi mi metto sullo spazio della cucina, luca è di fianco a me, sento ribollirmi tutto l'attacco addosso. Dopo due forchettate mi alzo. Sento il suo sguardo addosso in questo momento non mi importa. Voglio stare assolutamente da sola. Vado in bagno, lascio andare le lacrime.. qui dentro è tutto così difficile. Così complicato. Non sono abituata a rapportarmi con così tante persone. La sensazione di voler tornare a casa, di abbracciare didda e sentirmi serena.
La porta si apre ed è luca, gli chiudo la porta in faccia, lo sapevo che ci sarebbe rimasto male ma adesso non era il momento.
“oh.. oh..” mi chiama con la voce calma e dolce. Riapre. “ chiudi.. chiudi... Lascia, lascia, lasciami perdere. ” dico chiudendo di nuovo la porta in faccia a lui. Due minuti dopo arriva Giulia che entra.
“ che hai?”
“ non ne voglio parlare”
“ sei sicura?”
“ si giuli” esce e seguo l'azione, lei va verso la cucina mentre Luca è ancora lì, vado in camera. Lui mi segue.
“ non c'è bisogno che mi segui”
“ perché?” Chiede mettendosi a letto. “ perché te la stai prendendo con me ora? ” Non rispondo. Mi levo la sua felpa buttandola dentro la mia valigia, è mi metto sotto le coperte. Continua a stare qui nonostante gli abbia appena detto che voglio restare sola. Si siede accarezzandomi il braccio, mi giro i capelli nervosamente poi se ne va. 
Pochi minuti dopo, arriva Samuele a chiedermi cosa sia successo, rincomicio a piangere.
“ mi sento giudicata da tutti. E quando sto così mi isolo.. non riesco a stare con nessuno a fianco. ” si siede sul letto accarezzandomi i capelli. Sta in silenzio.
“ dai ti lascio da sola” mi dice.
“ grazie sam” dico.
“ scusami se ti ho disturbata”
“ no, grazie”
“ non mandare via Luca. Lui ti vuole davvero bene” mi dice. Annuisco ascoltandolo “ e non è una cosa da buttare via in questo contesto. Mi raccomando. ” mi dice andando in camera sua chiudendo la porta alle sue spalle. Sapevo che Luca mi volesse bene, nonostante io lo avessi mandato via poco fa, resisteva per rimanere. In un secondo trovo di nuovo lui qui, dentro di me sto sorridendo.
“ posso” non rispondo con la voce ma con gli occhi gli faccio capire di sì. Sta zitto e poi si avvicina lasciandomi un bacio delicato sulla guancia.

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