13. emozioni

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Marti
Una marea di lezioni ci avevano consegnato, sembrava di essere sempre di corsa eppure avevamo i nostri punti di svago. Corri in una sala e corri in un'altra.
Letizia è in sfida, vorremmo che restasse ci siamo trovate bene con lei. Fa lirica, diverso canto che fanno tutti gli altri in casa. La sua sfidante si chiama Enula, devo dire che è molto brava non si potrebbe dire il contrario.
Entro in casetta con tutto il borsone, vedo chi più chi meno è buttato sulle gradinate e chi sui divani. Ma tocca sempre me e kika cucinare qua dentro ? Possibile che nemmeno ci pensino a cucinare qualcosa?
“Arianna c'è da levare tutta quella roba in camera! Ma perché non ritiri mai niente?” le urla letizia.
“ non c'ho voglia! Faccio dopo. Devo ripassare un testo. ” è sempre così. Ci fosse un giorno che avesse voglia di sistemare. Porto tutto in camera per appoggiare sul mio letto. Mi chiedevo dove fosse Luca non lo avevo visto ancora! Oggi ci eravamo intravisti solo questa mattina a colazione.
“ ehila”
“ Giulietta”
“ tutto bene?”
“ si. Mi fanno un po' male le gambe. Ma nessuno cucina? Devo farlo io ?” chiedo.
“ guarda credo che Leo stesse iniziando ora”
“ ok. Io volevo farmi una doccia, ma se nessuno si propone a fare altro mi sa che mi tocca farmela dopo cena. ” sbuffo prendendo la mia roba e mettendola nel guardaroba. Questa era da lavare.
“ io oggi ho fatto solo due lezioni poi ho fatto pausa e ho ripreso in palestra ”
“ come ti senti?” chiedo
“ bene. Non mi lamento eh! Vorrei però fosse molto di più" dice sorridendomi.
“ ma Luca? ” chiedo.
“ in camera. Stava sistemando una base è c'era troppo casino”
“ d'accordo. ” le bacio una guancia. Faccio il giro della casa è raggiungo quella dove ci dormiva lui con esa e Leonardo.
“ Lu? Posso?” chiedo mentre vedo che non mi ha neppure sentito.
“ ohi” mi guarda. “quando sei arrivata?”
“ due minuti fa. Tu che fai?”
“ sistemavo una base. Stai ancora così?” mi domanda guardandomi.
“ mi farò la doccia dopo cena. ” noto il suo armadio aperto, decido di rubargli un'altra felpa. Ormai era diventata la mia cosa preferita. Mi avvicino a lui sedendomi sul letto.
“ così si fa? Non si chiede nemmeno più?”
“ tanto lo so che non ti dà fastidio. È poi dal primo giorno che le tue felpe sono mie” gli rispondo. Le sue labbra si incurvano in un sorriso.
“ fanne buon uso allora” i nostri visi sono molto vicini ormai, mi lascia un bacio tenero sulle labbra.
“ oggi non ci siamo visti nulla”
“ no. Però ho notato che andavi in saletta. Sei stanca?”
“ un pochino. Dolori alle gambe tutto normale. Detto ciò: dobbiamo andare a cena”
“ che fai scappi? ” rido.
“ per niente. Anzi se fosse per me stare qui con te per altre ore. Sai però: non viviamo soli, è questi ci cercano anche sulla luna se non andiamo a vedere quello che c'è da fare ” prende il mio viso tra le sue mani calde e mi bacia. Un vero proprio bacio. Sento il cuore esplodermi, le farfalle nello stomaco, i brividi che sentivo sulla spina dorsale. Succedeva ogni volta che faceva questo. Prendeva mi baciava, lo assecondavo perché lo volevo anche io e mi lasciavo andare alle emozioni. Che erano veramente tante.
È se mi stessi innamorando?

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