38. Dopo la puntata.

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Aka

Mi sono messo in camera. Ero nervoso, non volevo farmi vedere da nessuno. Ero strafelice che Martina avesse vinto la sfida, orgoglioso persino di come l'aveva affrontata. Non aveva lasciato per niente possibilità alla sfidante di entrare. Era energica e piena di entusiasmo.
Il mio quinto posto, però, non mi piace per niente. Mi infastidiva parecchio.
“ oh qua stai? Ti stavo cercando dappertutto. ”
“ sono qui” rispondo.
“ sei contento per me vedo. Ce l'hai con me?” mi chiede scuoto la testa.
“ non hai visto com'ero. Sono molto felice per te davvero. Non mi merito quel posto. Ho faticato per Yellow. Ho fatto di tutto. ” dietro Yellow c'era una storia. Tutti la sapevano.
“ tu puoi dare molto di più fidati. Non abbatterti adesso amore”
“ ma come faccio a non abbattermi. Yellow era quinta oggi,dietro a persone che hanno fatto uscire l'inedito da poco. Vuol dire che non piace”
“ adesso però esageri. Molti in studio la cantavano, la conoscono devi farti tempo. ”
“ non c'è tempo qui. Se non spicca adesso non spiccherà mai. Ci sono un sacco di sacrifici lì dentro. I sacrifici dei miei genitori. I soldi che hanno speso per me. Hanno tolto i soldi a mia sorella del suo matrimonio per permettermi di fare questo. Non ci voglio credere che poi finisce tutto in questo modo. ”
“ non è detto che tutto finisca. Magari adesso è così più avanti la gente apprezzerà tutto. Non fermarti ora Luca. Non ha senso. ” mi dice cercando di darmi carica. Ero scoraggiato.  Non sapevo proprio più che pensare. In stanza arriva esa, inizio a sfogarmi con lui mentre Martina sta seduta sul mio letto ad ascoltare. Poco dopo usciamo dalla stanza raggiungo la cucina mentre mi trovo Raffaele e Ibla sul divano.
Mi sfogo con i miei compagni di come mi sento. Cercano di darmi coraggio.
Mi sento allo stesso tempo imponente. Magari alla gente nemmeno piace Yellow,che la canto a fare?
Respiro. Mi alzo andando verso il bagno delle ragazze, mi chiudo per qualche minuto dentro. Tre secondi dopo sento due nocche sbattere sulla porta. Apro. Martina è davanti a me, si chiude alla sue spalle abbracciandomi. Non dice niente. Lascia che mi sfoghi anche tramite il pianto. Mi capiva. Solo lei mi faceva stare così bene.

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