22. Guerra Fredda

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Blake

<< Piccola quindi hai deciso? Ci vieni alla festa? >> le chiesi andando avanti ed indietro per la mia stanza.
<< E va bene! Può venire anche Jason vero? >> chiese dall'altro lato del telefono.
<< Certo, se tante volte vuoi invitare anche Noah va benissimo >> le risposi.
<< Perfetto, allora ci vediamo alle 19:00? >>
<< Si, ti vengo a prendere io >>
<< Ma se viene Noah non serve che mi vieni a prendere Blake >> disse e percepii dal tono della voce che stesse ridendo.
<< Non era una domanda piccoletta, ci vediamo dopo >>
<< E va bene, a dopo >>

Riagganciai e mi misi seduto sul letto. Era finalmente giunto l'ultimo giorno dell'anno e l'avrei trascorso assieme a lei. Ero riuscito a trovare una festa in un locale poco distante da casa mia e, dopo molti tentativi, riuscii a convincerla a venire con me.
<< Tesoro, alla fine andrai alla festa? >> chiese mia madre entrando nella stanza.
<< Si, sono riuscito a convincerla >> le risposi poggiando il telefono sul comodino accanto al mio letto.
<< Mi fa piacere, volevo chiederti una cosa in realtà ... >> mi disse sedendosi accanto a me.
<< Dimmi tutto mamma >>
<< Cosa provi per lei? >>

"Cosa provi per lei?", Non mi aspettavo una domanda simile. La verità è che io stesso non sapevo cosa provavo, non riuscivo a riconoscere i miei sentimenti per lei, ma ero certo che con il passare del tempo, quella ragazza minuta mi era entrata in testa come mai nessuna aveva fatto prima di allora. Con lei era un susseguirsi di esperienze e sensazioni nuove, comprese le paure. La paura di non poter essere alla sua altezza, paura che qualcosa me l'avrebbe portata via, paura di perdere lei che in poco mi era entrata nella testa e nel cuore.

<<Non lo so mamma...>>
<<E invece lo sai, anche se ti sembra il contrario sai benissimo a cosa stai andando in contro. Tesoro non avere paura, viviti ogni attimo senza dover poi rimpiangere nulla. La vita è bella quanto breve, spensierata quanto difficile, devi solo trovare il modo di riuscire a viverla secondo le tue regole, senza lasciarti calpestare dalla paura>>

Mi girai verso di lei e la vidi sorridermi, un sorriso che voleva trasmettermi amore, forza e tanto coraggio. Mia madre era stata la mia colonna portante dopo la morte di mio padre, era stata sempre lì pronta a sostenermi ed amarmi, nonostante errori e brutte parole. Quando era distrutta ci metteva tutta se stessa per proteggere me e Chanel, lottava con le unghie e con i denti per non farci mai mancare nulla ma, soprattutto, per amarci anche al posto di papà.

<<Ora ti lascio, vado a prendere Chanel e poi torno. Tu a che ora esci di casa?>> mi disse dopo essersi alzata e diretta alla porta.
<<Esco alle 18, ho detto ad Alice che per le sette sarei stato sotto casa sua>>
<<Va bene Blake, ah una cosa>> disse poco prima di uscire dalla stanza <<Ricorda ciò che ti ho detto, viviti quella ragazza perché ne avete entrambi bisogno>>. Detto ciò uscì definitivamente dalla stanza, lasciandomi solo a pensare alle sue parole.

D'un tratto sentii l'ispirazione arrivare, perciò mi alzai andando verso il mio computer ed iniziai a scrivere ciò che mi passava per la testa. Ogni singolo pensiero, ogni singola emozione la trascrissi lì, dando vita a nuove righe del mio romanzo.

<<Mamma sto uscendo>> dissi prendendo la giacca e dirigendomi alla porta.
<<Fratellone dove vai?>> disse la piccola Chanel seduta sul divano accanto a mia madre.
<<Vado ad una festa insieme ad Alice>>
<<Me la saluti? E le dici se può venire che mi manca?>> chiese sempre lei facendo una faccia dolce.
<<Farò il meglio che posso fare. Beh ci vediamo domani>> dissi salutandole per poi uscire di casa ed andare a prendere la mia ragazza.

Fino All'ultimo Respiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora