40. Un nuovo inizio

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Alice

Dopo aver concluso il primo anno di college con ottimi risultati era finalmente giunta l'estate, e come se gli eventi nell'ultimo anno non fossero stati già abbastanza bizzarri in quel momento mi ritrovavo a preparare tutte le mie cose racchiudendole in degli scatoloni per il mio trasferimento. Trasferirmi e prendere quell'appartamento assieme a Blake era stata un'idea folle vista la nostra età, ma infondo era ciò che volevo. Mi meritavo quella felicità. I miei non la presero subito bene, dopo la fine della nostra relazione loro mi avevano vista star male per lui, ed essendo il mio primo amore il tutto fu ingigantito ancor di più. Dopo aver detto loro però quanto quel ragazzo dalle iridi verdi riuscisse a farmi star bene e quante volte mi aveva protetto fecero un passo indietro, dicendomi però che per ogni cosa ci sarebbero stati loro al mio fianco. Sinceramente non sapevo cosa mi avrebbe aspettato, se il destino mi stesse finalmente regalando quella felicità che tanto desideravo senza chiedere nulla in cambio, ma andava bene così. Avrei vissuto ogni momento come fosse l'ultimo, senza avere rimpianti o quant'altro.

<<Mi mancherai compagna di stanza!>> disse Stephanie abbracciandomi stretta a lei.
<< A fine estate ci rivedremo di nuovo ogni mattina, e sai che sarai sempre la benvenuta a casa mia >> risposi sorridendo.
<<Lo so, ma con chi parlerò male di quelle ragazze che vanno dietro a Mark?>>
<<Possiamo vederci quando vogliamo, l'appartamento non è distante da qui >>
<< Lo so, va bene la smetto di piangere. Mi raccomando vedi quel che devi fare con Blake nella stessa casa ventiquattro su ventiquattro >> disse con gli occhi lucidi ma con sorriso malizioso.
<<Steph sei assurda>> risposi scoppiando a ridere e contagiando anche lei.
<<Ho portato anche l'ultimo scatolone in auto, appena vuoi possiamo partire>> disse Blake entrando nella nostra stanza, e subito dopo essermi girata verso la mia amica vidi una lacrima rigarle il viso.
<<Steph stai tranquilla, quando vorrai io sarò qui ok? >> chiesi stringendola a me.
<<Lo so amica mia, mi mancherai molto>>
<<Anche tu, a presto Steph >> dissi una volta aver raggiunto la porta.
<<A presto Ali, e tu Blake attento a quel che fai!>> disse sorridendo.
<<Come sempre>> rispose guardandomi.

Scendemmo le scale del dormitorio e, una volta saliti in auto, lui annullò le distanze tra noi posandomi un bacio sulle labbra. Dopo dieci minuti d'auto ci ritrovammo davanti alle porte di casa nostra, era perfetta per noi. Un ampio salotto accoglieva chi entrava, e separata da una porta ad arco la cucina era praticamente accanto alla porta d'ingresso. Dall'altra parte del salotto invece si trovava un piccolo corridoio su cui si affacciavano due camere ed un bagno. Infine, terminato il corridoio, una porta scorrevole dava l'accesso al piccolo balcone che ci era a disposizione. Fortunatamente eravamo riusciti a terminare quasi tutti i lavori tra l'arredamento e la verniciatura dei muri. Anche lì ci eravamo divisi i lavori e fortunatamente lui aveva deciso di lasciare libera scelta dell'arredo a me, mentre lui si era occupato della parte difficile.

<<Cosa ne pensi, ti piace?>> chiese una volta entrati abbracciandomi da dietro e beandomi del suo profumo.
<<Tantissimo, è perfetta>>
<<Penso però che domani dovremmo occuparci dell'altra camera, domani non lavori giusto?>> chiese rimanendo fermo.
<<No, ho il giorno libero. A proposito, penso dovremmo dividerci i compiti, lo sai vero?>> chiesi girandomi verso di lui e mettendo le mie braccia attorno al suo collo.

<<Certo madame, di cosa ti vuoi occupare tu?>> chiese sorridendo.
<<Se vuoi io posso pulire e riordinare, a patto però che tu cucini>>
<<Come lei desidera>> disse posandomi un dolce bacio sulla fronte.
<<Questa sera pizza e film per inaugurare questo nuovo inizio?>> proposi ancora stretta a lui.
<<Direi perfetto, fortunatamente conosco una pizzeria italiana qui vicino. Vado ad ordinare, tu quale vuoi?>> chiese separandosi da me ed andando a prendere il telefono.
<<Una diavola andrà più che bene>>

Dopo avermi posato un leggero bacio a fior di labbra andò in cucina ad ordinare la cena e colsi il momento per videochiamare i miei due migliori amici. La prima a rispondere fu ovviamente Addison, e dopo aver attaccato Noah mi mandò un messaggio chiedendomi di richiamarlo dopo una decina di minuti visto che era fuori casa.

<<Addison come... ei che ti succede?>> chiesi dopo aver visto il suo viso stanco.
<<Penso di essermi presa qualcosa, è da giorni che una nausea continua a tormentarmi assieme a giramenti di testa.Vorrei spaccare tutto ma al contempo non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto>>
<<E perché non mi hai detto nulla? Ecco perché mi rispondeva tua madre...>> pensai io.
<<Non lo so, non mi sembrava qualcosa di grave ma ormai sta andando avanti da una settimana e non so come comportarmi>> disse massaggiandosi la fronte. In un nano secondo mi balzò in mente un'idea probabilmente folle ma che dovevo togliermi dalla testa, perciò mi alzai dal divano dov'ero seduta ed andai nella nostra camera.

<<Perché ti sei spostata?>> chiese confusa.
<<Add ti è venuto il ciclo questo mese?>> chiesi una volta essermi messa seduta sul letto.
<<Se non erro è in ritardo, ma probabilmente è dovuto dal fatto che sto mangiando poco e nulla>> disse.
<<E se non fosse così?>>
<<Non può essere Ali, ti pare che... oh cazzo>> disse sgranando gli occhi.
<<Cosa Add?>>
<<Io e Lucas abbiamo...>>
<<Avete cosa?>>
<<Abbiamo dimenticato di usare protezioni Alice>> disse alzandosi a sedere di scatto.

Lì feci due più due, e mi maledii mentalmente per non essere con lei ad abbracciarla e per dirle che sarebbe andato tutto bene.

<<Addison...>>
<<Ali ho bisogno di fare il test>> disse alzandosi dal letto ed andando verso il suo armadio per prendere i suoi vestiti.
<<Addison stai tranquilla ok? Non fare sforzi eccessivi che in entrambi i casi potrebbero farti star male>> dissi cercando di tranquillizzarla per quanto potessi. Blake si affacciò sulla soglia della stanza chiedendomi perché fossi andata lì, e cercando di non farmi vedere da Addison gli chiesi un po' di tempo.

<<Ali ora ho bisogno di un favore ok?>> disse dopo essersi cambiata e venendo a prendere il telefono.
<<Dimmi tutto Add>>
<<Chiama Noah e chiedigli se può venire a casa mia il prima possibile. Appena tornerò a casa farò il test ma ho bisogno di voi>> disse con occhi lucidi.
<<Stai tranquilla Add, ci penso io. Tu cerca solo di star tranquilla ok?>>
<<Ci proverò, a fra poco>>

Chiuse la chiamata e non aspettai un secondo per chiamare Noah.

<<Ali non posso parlare, sto per strada, ti ho detto di chiamarmi fra...>>
<<Noah cambia meta e vai a casa di Add, abbiamo bisogno di te>>

Venti minuti dopo mi ritrovai in camera con il portatile sulle ginocchia vedendo i miei due migliori amici fermi aspettando con ansia il risultato del test. Blake fu un tesoro, non fece domande sulla misteriosa tensione che regnava in me e mi aspettò in salotto accogliendomi in uno sei suoi abbracci.

<<Addison, è finito il tempo>> dissi guardando l'ora dal mio cellulare.

Lei alzò lo sguardo ansioso verso Noah, che capendo al volo prese il test tra le mani e lesse la risposta. Girò il test verso il piccolo schermo,  e sgranando gli occhi li intrecciò verso quelli di Addison ansiosa più che mai.

<<Allora?>> chiese lei con gli occhi lucidi.
<<Add... è positivo>> disse con un leggero sorriso sul volto.

Fino All'ultimo Respiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora