37. Strade del destino

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                             Blake

Il silenzio del bosco creava un'atmosfera particolare, un silenzio quasi assordante ma terribilmente unico. Tra rami caduti, foglie secche e piccoli fossi mi ritrovai a camminare per quel bosco ancora una volta, ero tornato a casa mia.
Lo conoscevo come le mie tasche ed avevo imparato a conoscerlo. Riconoscerne i rumori, le piante presenti o quant'altro, e questo perché quel bosco era l'unico ricordo di mio padre. Ogni passo iniziale era dovuto a lui, grazie al suo amore per la natura e ciò che la riguarda. Fiori, piante ed animali erano fondamentali per lui, tanto da volerci trascorrere ogni suo momento libero.

<<Papà, come fai a conoscere tutte queste cose?>> chiedo mentre camminiamo per un piccolo sentiero nel bosco.
<<Campione, quando ti piace qualcosa hai sempre più voglia di conoscerla e di conoscere ogni suo aspetto, è per questo che so tutto del bosco, perché fa parte di me>> dice lui sorridendomi.
<<Puoi insegnarmi quello che sai? Voglio conoscerlo anche io!>>
<<Certo, pian piano lo conoscerai bene quasi quanto me. Vieni, ti mostro un lago poco distante da qui>>.

Mi sedetti sulla sponda del lago, osservando come la vita della natura accanto a me continuava imperterrita a fare il suo percorso. Ma poi la mente mi riportò ad Alice, la minuta ragazza che amavo e che nel giro di un solo anno era diventata a tutti gli effetti una grande donna. I suoi occhi magnetici e che tanto non le piacevano, il suo viso angelico e le sue labbra che vorrei costantemente avere sulle mie. Alice era nel mio cuore e nella mia mente da troppo tempo, ma non volevo che cambiasse nulla tra noi, perché se il destino fece incrociare le nostre strade ero certo che non sarebbe stato  qualcosa di momentaneo. Avremmo camminato assieme fino alla fine nello strano cammino del destino, e se per qualsiasi motivo questo avesse voluto far dividere le nostre strade beh, non sarebbe accaduto. Avrei lottato con le unghie e con i denti per non lasciar andar via quella ragazza in grado di sconvolgermi la vita ad ogni suo sguardo. E forse sarò sdolcinato, o addirittura pesante, ma quando ami qualcuno ti accorgi di quanto questa riesca a farti diventare vulnerabile. In amore, chi non lotta o chi non diventa anche un minimo vulnerabile con accanto la persona amata beh, significa che non la ama davvero ed io l'ho imparato sulla mia pelle, perché quando si trattava di Alice io avrei fatto di tutto pur di non farle accadere nulla, avrei sacrificato me stesso sempre per proteggerla.

                                  ༄

Bussai alla porta della sua stanza, e poco dopo un'Alice ancora in pigiama venne ad aprirmi. Capelli legati in una coda alta disordinata, pigiama con delle papere orribili disegnate sopra, eppure riusciva comunque a farmi rimanere incantato dalla sua semplicità.
<<Principessa, buonasera>> dissi entrando nella stanza.
<<Ei, come stai?>> disse lei sedendosi sul suo letto.
<<Bene, oggi sono rimasto un po' da solo e mi mancavi, perciò eccomi qui>> dissi prendendole il volto tra le mani e posandole un leggero bacio sulle labbra.
<<Mi sei mancato anche tu. Ho passato la giornata a studiare per l'ultimo test di legge, sono esausta>>
<<Vieni qui>> dissi poggiandomi sullo schienale del letto e facendole segno di appoggiarsi a me. Non esitò un secondo a fare ciò che le avevo detto, e poggiando la testa sulla mia spalla si accoccolò a me.

<<Perché è successo tutto questo?>> chiese lei quasi in un sussurro.
<<Non eravamo pronti>> risposi accarezzandole i capelli.
<<A cosa?>>
<<Ad amarci realmente, avevamo paura di quello che sentivamo>>
Lei alzò il viso verso il mio con lo sguardo quasi spento, incastrandolo nel mio e riuscendo a raggiungere la parte più nascosta di me.
<<E pensi che ora siamo pronti a farlo? E se ci perdessimo di nuovo?>> chiese preoccupata.
<<Non accadrà>>
<<Ne sei sicuro?>>
<<Si, ti prometto che non accadrà più>> dissi baciandola e sentendola rilassarsi immediatamente.

<<Fra due giorni ho un incontro molto importante, ti va di accompagnarmi?>> dissi tornando ad accarezzarle i capelli.
<<Dove devi andare?>>
<<È per il romanzo>> risposi felice.
Lei si alzò a sedere stupita e guardandomi negli occhi, per poi abbracciarmi forte a lei.
<<Cosa accadrà?>> chiese ancora stretta a me.
<<Una casa editrice è interessata al libro, abbiamo fissato un incontro per discutere di alcune cose>>
<<Sono veramente felice per te>>
<<Quindi mi accompagnerai?>>
<<Certo che si, come potrei mancare?>> rispose felice.
<<Infondo quel romanzo esiste anche grazie a te>> dissi sperando che non avrebbe avuto una reazione negativa.
<<In che senso?>> chiese guardandomi confusa.
<<Quando lo avrai tra le mani capirai>> risposi accarezzandole il viso.
<<Ora però sono curiosa>> disse sorridendo.
<<Attenderai, la curiosità aumenta lo stupore alla fine>>

Lei mi sorrise nuovamente e si avvicinò a me, posando le sue soffici labbra sulle mie. Ancora una volta le sensazioni che si scatenavano in me si fecero avanti, e mentre le sue mani scorrevano sul mio petto le mie si ritrovarono sui suoi fianchi. Io e lei non ci eravamo mai spinti oltre al bacio, decisi sempre di rispettarla e rispettare i suoi tempi nonostante fossero stati quasi violati da quel bastardo di Michael. Per me lei non era mai stata sesso e basta, né tantomeno qualcosa di puramente fisico. La amavo, il nostro era un rapporto mentale, dopo veniva quello fisico.
Non nego di averci pensato qualche volta, è naturale farlo, ma non mi era mai saltato in mente nemmeno di sfiorarla senza il suo consenso.

Non appena quel contatto finì, ci ritrovammo a guardarci come la prima volta. Quel contatto visivo aveva un'intensità capace di farti sentire piccolo, di aver quasi paura di viverlo, eppure ogni volta che i nostri occhi si incontravano non potevo farne a meno.
<<Blake>> sussurrò lei.
<<Dimmi>>
<<Ti amo>>

Sapevo ciò che provava per me, ma sentirlo dire da lei era tutt'altra storia.
Sorrisi spontaneamente, e afferrandole il viso con una mano la baciai nuovamente.
<<Ti amo anch'io principessa>>

<<Grazie per avermi accompagnata>> mi disse all'entrata del bar dove lavorava.
<<Figurati principessa, voglio stare con te ancora un po'>> risposi sorridendole.
<<Puoi restare quanto...>>
<<Alice, ciao!>> disse una voce maschile dietro di noi.
<<Andrew ciao! Come stai oggi?>> disse lei abbracciandolo. E questo ora chi era?
<<Blake ti presento Andrew, è un nuovo collega>> disse lei tornando accanto a me.
<<Blake? Intendi dire quel Blake?>> chiese questo Andrew stupito.
<<In carne ed ossa>> risposi confuso, come faceva a sapere di me?
<<Alice mi ha parlato di te, piacere di conoscerti amico!>> disse lui venendo verso di me e porgendomi la mano. Ecco, ora avevo capito tutto. Mi dovetti ricredere, sembrava simpatico.
<<Piacere mio, spero te ne abbia parlato bene almeno>> dissi.
<<Non ne hai nemmeno idea>>
<<Ragazzi, io sarei qui!>> disse lei guardandoci offesa, e quell'espressione adorabile che faceva mi faceva scoppiare a ridere ogni volta.
<<Dai entriamo, non sia mai che Betty dice che abbiamo fatto tardi>> disse lui entrando nel bar, e dopo aver posato un bacio sulla fronte ad Alice entrammo nel piccolo bar.

<<Ragazzi finalmente siete qui, devo scappare!>> disse una signora sulla cinquantina molto solare, la stessa che la prima volta che andai lì dentro ci servì al tavolo.
<<Betty ma tu corri sempre da una parte all'altra! Stai tranquilla, il bar è in ottime mani>> disse Alice posando la sua borsa e mettendosi un grembiule identico a quello che aveva appena messo il suo amico Andrew.
<<Ne sono sicura ragazzi, oh ciao giovanotto!>> disse la signora rivolgendosi a me.
<<Salve signora>>
<<Che bello vedervi insieme, ora vado altrimenti faccio tardi. Fra meno di due ore sarò di nuovo qui!>> disse uscendo dal bar.
<<Che la giornata abbia inizio insomma>> disse Andrew sorridendo.
<<Ci aspettano un bel po' di caffè oggi, iniziamo a darci da fare>> rispose Alice sorpassando il bancone e venendo accanto a me. <<Appena riesco sto con te, ora inizio a darmi da fare>> disse sorridendomi.
<<Vai principessa, non mi muovo da qui>> risposi.
<<A fra poco>> disse posandomi un bacio veloce sulle labbra.
<<A fra poco>>

angolo autrice
ciao ragazzi! come state?
spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se in alcuni punti sembra quasi di passaggio vi assicuro che proprio da questo capitolo dipenderanno gli altri.
cosa pensate dei ricordi di Blake?

a presto,
-sharon.
xoxo.

Fino All'ultimo Respiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora