44. Custodiscimi con cura

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                               Alice

<<Blake guarda! Possiamo prenderlo?>> chiese sua sorella mettendosi davanti a suo fratello.
<<Ma cosa Chanel?>>
<<Questo qui!>> disse avvicinandosi ad una vetrina.
Avevamo deciso di andare per le vie di Seattle assieme a lei nonostante il caldo infernale di luglio. Dopo pochi giorni saremmo dovuti ripartire e avevano passato molto poco tempo assieme, pensavamo che stare con le nostre famiglie fosse la cosa migliore.
Mi girai verso il punto indicato dalla piccola e trovai dei criceti esposti nella vetrina di un negozio di animali, e intrecciando lo sguardo assieme a quello di Blake scoppiai a ridere per la sua espressione preoccupata.
<<Chanel ma non so se la mamma è d'accordo, la sentiremo e poi vedremo ok?>> disse lui.
<<E va bene, almeno un frullato me lo compri?>> chiese lei con il broncio.
<<Questo posso offrirtelo tranquillamente, vieni piccolina>> disse lui facendole segno di mettersi sulla sua schiena e suscitandomi un sorriso spontaneo.
<<Ragazzi io devo fare una telefonata, torno subito ok?>> dissi ad entrambi notando lo sguardo confuso di Blake.
<<Va bene, noi siamo al bar qui accanto>> disse posandomi un leggero bacio a stampo.

Mi allontanai e chiamai Grace sperando che rispondesse.
<<Pronto?>>
<<Grace ciao, volevo chiederti una cosa>>
<<Dimmi tutto tesoro>>
<<Cosa ne pensi degli animali domestici? Precisamente dei criceti?>> chiesi davanti la vetrina.
<<Come mai me lo chiedi?>> disse divertita dall'altro capo del telefono.
<<Chanel ha detto che ne vorrebbe uno quando siamo passati davanti ad un negozio di animali e mi piacerebbe prenderglielo e farle una sorpresa, ma vorrei sapere se per te andasse bene>>
<<La renderesti felicissima, richiesta accettata>>
Esultai felice e dopo averla ringraziata feci una foto veloce alle piccole creaturine lì presenti, per poi raggiungere di corsa i due Johnson.

Il pomeriggio passò velocemente e con esso anche l'intera giornata, mentre il ritorno a New York si faceva man mano più vicino. Il giorno dopo pregai Jason di accompagnarmi nuovamente al centro e presi la piccola creatura e tutto ciò che le serviva senza dir nulla né a Chanel né a Blake.
<<Tu e le tue folli idee>> bisbigliava Jason alla guida sorridendo.
<<Oh andiamo, quella bambina merita il mondo lo sai. Come sta Eleonor?>> chiesi.
<<Tutto ok, lei torna ad Olympia un mese dopo di me>> disse triste.
<<Fratellino da quando sei così sentimentale?>>
<<Mi ti ricordavo come una ragazza menefreghista ed ora compri il criceto per la sorella del tuo ragazzo, davvero parli di me?>> chiese ridendo.
<<E va bene! Siamo ad armi pari, ma dimmi...>> iniziai a dire, ma la suoneria del mio telefono interruppe la conversazione.
<<Blake, dimmi tutto>>
<<Principessa dove sei?>>
<<Sono con Jason in giro, come mai lo chiedi?>> chiesi guardando mio fratello confuso.
<<Vorrei invitarvi a cena, entrambe le nostre famiglie>> disse in imbarazzo.
<<Dovrei chiedere ai miei ma penso possa andar bene, prima però devo dare una cosa a Chanel perciò fra poco siamo da te>>
<<E va bene, ti aspetto qui allora>>

Ci salutammo e dopo pochi minuti arrivammo a casa loro così, prendendo la creaturina nella sua gabbia ci avviammo verso l'entrata.
Jason suonò e ad aprirci fu proprio Chanel che, non appena mise a fuoco la figura dell'animale, iniziò a saltellare per casa entusiasta del regalo.
<<Grazie Alice! È bellissimo!>>
<<Figurati piccolina, è una femmina e ancora non ha un nome. Come vuoi chiamarla?>> chiesi accarezzandole i capelli.
<<Nina! La voglio chiamare Nina!>> esclamò felice.
<<Chi si chiama Nina?>> chiese Blake entrando nel salotto e, non appena vide la cricetina, mi guardò incredulo.
<<Guarda cosa mi ha preso Alice fratellone!>> disse lei entusiasta vicino alla gabbietta, mentre io mi alzai andando vicino al ragazzo lì in piedi.

<<Tu sei folle principessa>> disse prendendomi il viso tra le mani ed avvicinandolo al suo.
<<Per ragioni buone però, no?>> risposi sorridendo. Lui annuì, e dopo alcuni secondi di silenzio decise di tornare a parlare.
<<Ricordi per questa sera, vero?>>
<<Certo, ma almeno posso sapere dove andremo?>>
<<Dopo lo dico a Jason, tu però vestiti elegante ok?>> disse accarezzandomi il viso.
<<Perché tutto questo mistero?>> chiesi curiosa.
<<Perché ne varrà la pena aspettare un po', ti fidi di me?>>

Annuii, perché quel ragazzo dagli occhi verdi era riuscito a stregarmi mente e cuore in due anni, occupando parte di entrambi senza chiedere il permesso.
Le nostre vite erano cambiate ma non i nostri sentimenti, e come sempre decisi di affidarmi a quelle braccia che sapevano di casa perché si, lui oramai era a tutti gli effetti casa mia. Quella casa che ti protegge, che ti vede crescere e vede ogni sfaccettatura di te, la stessa casa in cui piangerai, riderai o ti arrabbierai, ma sarà pur sempre casa tua.
E allora, come sempre, mi affidai a lui e alla sua anima, sperando che mi avesse protetta e custodita come il più bello tra i regali.

angolo autrice
fermi fermi, ora spiego.
non so se ci avete fatto caso ma il capitolo è MOLTO più corto del solito, ma questo perché è il PENULTIMO capitolo.
ebbene sì, il prossimo sarà l'ultimo capitolo della storia e vi annuncio ciò con grande tristezza ma gioia contemporaneamente. Questa storia mi ha dato tanto e spero sia riuscita a darvi molto anche a voi. preparatevi al prossimo perché vi prometto che ne varrà la pena.
a presto,
-sharon.
xoxo

Fino All'ultimo Respiro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora