Alice
Alzai lo sguardo verso il cielo limpido d'estate, finalmente ero tornata a casa. Tre giorni prima io e Blake eravamo atterrati a Seattle dopo davvero tanto tempo ed in quel momento mi trovavo sul piccolo balcone di casa mia. Le molte piante che lo circondavano gli davano un'aspetto molto più decorato in netto contrasto con la ringhiera bianca che lo contornava. Chiusi gli occhi beandomi del silenzio che si udiva entrando in stretto contatto con l'ambiente calmo che mi circondava.
D'un tratto sentii la porta scorrevole che dava l'accesso al balcone aprirsi, perciò spostai lo sguardo verso essa.
<<Jason!>> dissi alzandomi dalla sedia su cui ero seduta fino a poco prima.
<<Sorellina, quanto mi sei mancata>> rispose venendomi ad abbracciare forte facendomi rendere conto di quanto mi fosse mancato <<Come stai?>>.
<<Ora ancora meglio, e questa barba?>> chiesi ironica sfiorandogli il viso contornato da un filo di barba.
<<Oh ma stai zitta, devo aprir bocca io?>> disse lui prendendomi in giro.
<<Va bene, non aggiungo altro. Allora? Cosa mi racconti?>> chiesi curiosa.
<<Devo presentarti una persona>> disse grattandosi la nuca in imbarazzo e cogliendomi di sorpresa.
<<Jason Brown cotto di una ragazza? Davvero fratellino?>> chiesi sorridendogli felice <<Come si chiama?>>
<<Eleonor>> disse e vidi nel suo sguardo nascere un bagliore che conoscevo bene, l'amore.Quel sentimento tanto curativo quanto distruttivo, capace di annientarti con pochissimo ma al contempo farti toccare il paradiso con un dito.
L'unico sentimento che riesce a farti guardare il mondo con occhi nuovi, passando dal vederlo come un luogo cupo e privo di luce fino a farti credere che sia un'immensa distesa verde, ricca di vita ed ogni altra bellezza che l'uomo possa ammirare.
Quando inizi ad amare non te ne accorgi nemmeno, ma man mano che il tempo passa sei tu a decidere se continuare a farlo o meno e, in entrambe le opzioni, ci vuole tanto, forse troppo coraggio.Se smetti di amare devi avere la forza di capire che, probabilmente, quello spiraglio di felicità che l'amore ti dona non riuscirai a viverlo senza e inconsapevolmente ti neghi l'opportunità di essere felice.
Se invece sei disposto ad amare davvero devi essere in grado di abbattere ogni paura. Quando scegli di farlo sei consapevole di doverti mettere a nudo, facendo venire chi ami a conoscenza di ogni aspetto di te e della tua anima. Rischierai il doppio, giocandoti oltre che te stesso la parte più nascosta che hai, la tua anima, ma solo se sei disposto a farlo capirai di star amando qualcuno, amandolo davvero.<<Quando posso conoscerla?>> chiesi entusiasta.
<<L'ho invitata a cena questa sera>> rispose con il viso completamente rosso.
<<E me lo dici così? Chiamo Blake e gli dico di venire, non mi va di fare da terza incomoda caro>> dissi alzandomi felice ed andando verso la porta.
<<Ali...>> chiamò prima che entrassi.
<<Dimmi Jason>>
<<Ti rende felice, vero?>> chiese guardandomi negli occhi e cercando di capire ciò che essi dicevano al posto mio.
Di tutta risposta sorrisi senza rendermene conto, e voltandogli le spalle dissi: <<Più di quanto immagini>>.༄
<<Si può?>> chiese una voce proveniente da fuori la stanza.
<<Certo, entra pure>>La porta della mia stanza si aprì e l'immagine del mio ragazzo si fece imponente davanti a me. Con una camicia semplice abbinata a dei jeans neri esattamente come quest'ultima. I capelli castani scompigliati come al solito non rovinavano i lineamenti del suo viso che, non appena mi vide, sembrò illuminarsi di una luce propria.
<<Ei...>> disse a bassa voce avvicinandosi con un sorriso sul volto.
<<Ei, come stai?>> chiesi avvicinandomi a lui.
<<Ora decisamente meglio sai? Sei incantevole...>> disse cingendomi la vita con le sue possenti braccia e posandomi un dolce bacio sulle labbra.
<<Se lo dici tu>> risposi guardandolo negli occhi e perdendomi in quelle pozze verdi.Di tutta risposta però, prendendomi per mano, mi fece avvicinare allo specchio presente in camera mia e mi fece posizionare davanti ad esso per poi abbracciarmi da dietro.
<<Lo vedi che sei stupenda così?>> chiese guardando fisso sullo specchio e, come ogni volta, iniziai a credere che ciò fosse reale.
Un vestito estivo bianco con una scollatura a cuore mi fasciava morbido il corpo, mentre i capelli neri erano legati in una coda alta imperfetta.
<<Lo vedo...>> risposi sorridendogli.
Restammo alcuni minuti lì a parlare quando il rumore del campanello interruppe la nostra conversazione. Con la velocità di un fulmine sentii i passi di mio fratello correre verso la porta e così, strattonando Blake fino all'entrata, mi ritrovai davanti una ragazza bellissima.
Era alta, probabilmente sul metro e settanta, mentre una tuta elegante estiva verde le fasciava il corpo divinamente. Aveva i capelli biondi e a caschetto, ma con il viso splendido che aveva le risaltava ancor di più ogni suo lineamento. Nonostante la sua bellezza però non mi sembrò affatto una ragazza piena di sé anzi, non appena mi vide un sorriso timido comparve sul suo volto.<<Ali lei è Eleonor, amore loro sono mia sorella ed il suo ragazzo, Blake>> disse mio fratello con il viso più illuminato di chiunque. Era completamente andato per quella ragazza.
<<Piacere ad entrambi, Eleonor>> disse lei timida ma rivolgendo ad entrambi un sorriso a trentadue denti.
<<Piacere mio, Alice>> risposi io abbracciandola.
Poco dopo ci raggiunse nostra madre che, dopo le accurate presentazioni, la prese sottobraccio e ci fece strada verso la cucina.
La tavola era già pronta e poco dopo anche nostro padre si unì a noi dando il via alla cena.
Mia madre prese subito in simpatia Eleonor, con la quale parlò per tutta la cena, mentre mio padre iniziò a parlare ininterrottamente con mio fratello e con Blake.
Mi alzai per andare a prendere una boccata d'aria, non ricordando però quanto fossimo in pieno periodo di polline e piante simili.Iniziai a tossire cercando nella tasca l'inalatore e, non appena lo trovai, iniziai ad espirare con esso.
<<È tutto ok?>> chiese una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto ma la presenza di mio fratello mi tranquillizzò, così posai l'inalatore e lo guardai mentre si avvicinava a me.
<<Grazie...>> dissi non appena mi porse le mie medicine ed un bicchier d'acqua che non esitai a prendere.
<<Sai che ci sono sempre per te vero?>> mi chiese guardandomi attentamente.
<<Certo che lo so>> risposi posando i due oggetti sul tavolino accanto a me.
<<Vieni qui>> disse aprendo le braccia pronto ad accogliermi ed io non esitai nemmeno un secondo.Mi strinsi a lui e mi sentii protetta tra le sue braccia, le stesse braccia che c'erano sempre state per me.
Il legame fraterno è qualcosa oltre la media seppur spesso sottovalutato. Non si tratta solo di legame di sangue, per lui avrei lottato contro il fuoco se fosse stato necessario e senza alcuna esitazione. Tra di noi c'è sempre stato rispetto, fiducia e aiuto, e mai nulla mi avrebbe fermato dal proteggerlo nel momento del bisogno.
E allora lì, ancora stretta a lui, mi accorsi di quanto noi fossimo ormai realmente cresciuti.
Le nostre vite stavano prendendo strade opposte, caratterizzate da scelte e conseguenze diverse, eppure ci saremmo sempre stati l'uno per l'altra.
<<Ti voglio bene Ali>> disse lui a bassa voce.
<<Te ne voglio anch'io>>angolo autrice
ciao a tutti! come state?
spero che il capitolo vi sia anche solo minimamente piaciuto, sappiate che è un capitolo di passaggio perciò perdonatemi se non è stato di vostro gradimento.
la fine della storia si avvicina ed è sempre più difficile avere idee per terminarla in un modo adeguato, spero solo di riuscirci!
non so quanti altri capitoli ci saranno, non penso però che supereranno i due, perciò preparatevi assieme a me nel finire questa storia :,).cosa pensate di Jason?
a presto, grazie di tutto,
-sharon.
xoxo
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Fino All'ultimo Respiro
Romance«Perché quando nasci, cresci ed impari a vivere non dando per scontato nulla, impari che nulla conta di più che riuscire a farcela da sola» Nulla si deve dare per scontato, e lei lo sa bene. Lo sa chi, ora dopo ora, inala quell'aria per tutti sconta...