"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ

𝐗𝐋𝐈𝐕

Tom.
Mi guardava, chissa per quanto tempo era lì.
Rivolsi un ultimo sorriso a Selena e cercai con gli occhi Ashley, dove cavolo era finita, erano passati più di 10 minuti.

Mi guardai intorno e trovai il bar lì vicino, sicuramente era in quello, non mi voltai nemmeno per vedere dove era finito quell'altro, parlare con lui era l'ultimo dei miei problemi ora.

Entrai e controllai che non fosse seduta da qualche parte a bere qualcosa, mi diressi verso i bagni ed entrai, "Ash? Sei qui?" sentii un singhiozzo e poi la serratura del bagno scattare, comparve la mia migliore amica con le lacrime che le rigavano il viso.

Mi affrettai e dopo essermi avvicinata, la abbracciai, pianse e pianse ancora, senza smettere, "Ash è tutto ok, ci sono io qui con te" cercai di tranquillizzarla.

Presi dei fazzoletti e le tamponai il contorno degli occhi, "Ora va meglio?" le domandai, lei annuì, "So che è difficile da spiegare ma voglio che tu mi stia vicina, per qualsiasi cosa, non lasciarmi" scese un'altra lacrima che le tolsi con un dito accarezzandole poi la guancia, "Ci sarò sempre Ashley, qualunque cosa, non ti devi preoccupare" la rassicurai.

"I-io.." si bloccò improvvisamente per il rumore che proveniva dalla porta, qualcuno stava bussando.
"Chi è?" chiesi, aprì di poco e la figura alta e slanciata era Tom, si fece spazio aprendo di più e vidi anche Willow, ero così contenta, dopo tanto ma non mostrai emozioni.

"Che ci fai qui?" domandò al posto mio Ash, "Ho visto correre Elle in questa direzione e ho pensato che non fosse sola, così sono venuto a controllare" rispose con molta tranquillità, "Ah quindi mi stavi spiando?" non rispose e deviò la conversazione, prestando attenzione alla sorella.

"Cosa è successo sorellina?" si avvicinò e mi spostai, "Niente, voglio solo tornare a casa" rispose Ash con gli occhi ancora tutti rossi.

Ci avviammo fuori dal bar e poi verso il parcheggio, "Ash sdraiati dietro, guido io" le aprii la portiera facendola stendere e poi andai dalla parte opposta salendo in macchina mentre Tom stava mettendo il suo skate nel baule.

Lo aspettai e poi si mise accanto a me con Willow sulle gambe.
Per tutto il tragitto non avevamo detto nemmeno una parola, ad un semaforo rosso mi girai e vidi Ashley dormire, era pacifica, almeno così non soffriva.

Scattò il verde e proseguii verso casa, intravedevo con la coda dell'occhio gli sguardi da parte di Tom ma non gli diedi la soddisfazione di girarmi neanche una volta.

Finalmente arrivammo e dopo aver spento la macchina, Tom fece scendere la cagnolina e poi lui prendendo sua sorella in braccio, gli aprii la porta di casa con le chiavi e andò a in camera sua per metterla a letto, chiusi la macchina e presi lo skate che aveva lasciato nel baule.

Rientrai in casa, mi tolsi il cappellino e coccolai Willow sul divano, iniziai a sentire gli occhi pesanti, tentavano di chiudersi e dopo aver preso una coperta e un cuscino mi addormentai abbracciata alla cagnolina che già dormiva per via delle coccole.

Mi svegliai dopo qualche ora, controllai meglio sul telefono che avevo lasciato sul tavolino, erano le 17:00, trovai una chiamata persa da mia mamma, mi alzai, stando attenta a non svegliare Willow, dirigendomi poi verso la cucina.

Trovai Tom, "Oh cavoli" non pensavo fosse ancora qui, dallo spavento mi cadde il telefono sul pavimento, per mia fortuna non si ruppe, lo poggiali sul ripiano della cucina, "Scusa non volevo spaventarti, non mi sembrava il caso di lasciarvi qui da sole, così ho pensato di rimanere finché una delle due non si sarebbe svegliata, non contavo molto su mia sorella" rispose senza nemmeno guardarmi in faccia.