𝐋𝐈𝐗

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Dopo essere salite in macchina decidemmo di andare a fare un giro in centro, "Shopping?" chiese la mia amica, "Perché no" lei sorrise contenta della mia risposta.

Entrammo in vari negozi ed Ashley era già piena di vestiti, non sapeva nemmeno dove tenerli, "Guarda che non riusciremo più a tornare indietro poi" mi misi a ridere, "Ci staranno vedrai" continuò lei.

Andò a provare tutto nei camerini, uscendo ogni volta per cercare la mia opinione, nel mentre mi sedetti su una poltroncina, "Questo? Mi sta bene?" domandò io annuii e sbadigliai.

"Secondo me starebbe meglio a te" senza sentire ciò che diceva continuai a muovere la testa, "Elle mi stai ascoltando!?" mi sventolò una mano davanti al viso per cercare la mia attenzione.

"Si?" dissi, "Ti sto parlando da mezz'ora" continuò lei, "Lo so hai ragione, è solo che sono stanca, in aereo sono riuscita a dormire pochissimo, sai che ho paura" lei senza rispondere tornò a cambiarsi.

"Rimani qui vado a prendere una cosa" disse una volta uscita, io la ascoltai e nel mentre mi lasciai prendere dalla stanchezza, "Elle" mi sveglio Ashley, mi stiracchiai e mi alzai, "Su forza provati questi" mi diede circa cinque vestiti diversi, "Ma Ash non cred..." non mi lasciò finire che mi spinse dentro nel camerino.

"Ok, forza Elle, la vita deve andare avanti, non puoi restare ferma ad aspettare che torni" dissi a me stessa, "Hai detto qualcosa?" chiese la mia amica, "No, tranquilla stavo parlando da sola" risposi.

Dopo aver indossato il primo uscii dal camerino, "Com'è?" domandai, scosse la testa da destra a sinistra, "Ok ho capito" continuai.
Provai il secondo, terzo e anche il quarto, non mi piacevo proprio, "Ci rinuncio" dissi, "Eh no, manca l'ultimo" mi diede il quinto vestito, semplice, bianco, lo provai con delle décolté rosa cipria, prima di uscire mi guardai allo specchio, mi piacevo.

Non vedendomi più uscire Ash aprì la tenda del camerino, "Wow, questo è perfetto" disse lei guardandomi, io le sorrisi e senza dire nulla mi cambiai, dopo aver pagato uscimmo tutte contente con le nostre buste di vestiti.

"Cavoli sono già le sette, andiamo a mangiare?" chiese, "So dove andare, seguimi" mettemmo tutto in macchina e a piedi ci dirigemmo verso un ristorante che guardava davanti al Duomo di Milano.

"Che meraviglia l'Italia" disse, "E non hai visto ancora niente" ci fecero mettere ad un tavolo sulla terrazza, non era ancora buio e la temperatura era giusta. Mentre stavamo aspettando l'arrivo della cena, chiacchierammo un po' riguardo al cosa fare durante la nostra permanenza lì.

"Ho pensato che magari potremmo andare per qualche giorno a Roma" le domandai, "Sarebbe un'ottima idea, potremmo già partire domani, così da tornare giuste per Pasqua" disse lei, "Certo, allora stasera guardo e prenoto subito i biglietti del treno" mi sorrise e arrivò il nostro cibo.

"È tutto così buono" disse Ash mangiando la sua fetta di pizza, "Dovrebbero aprire dei ristoranti italiani a Londra, ci andrei tutti i giorni" iniziai a ridere e lei mi guardò storta, "Che c'è, dico la verità" continuò.

Una volta finito, uscimmo dal ristorante per tornare a casa, "Eccovi qui" disse mia madre salutandoci dopo essere entrate dalla porta d'ingresso, Willow mi corse subito incontro, iniziando a saltare, "Sono solo le dieci non mezzanotte" ci misimo tutti quanti a ridere.

"Matteo e Leonardo?" domandai, "Partita di calcio e papà è andato a dormire domani deve andare andare dal nonno, adesso vado anche io, credevo che non aveste le chiavi di casa, allora vi ho aspettate" venne verso di noi e diede ad entrambe un bacio sulla fronte, "Buonanotte tesori" disse sparendo poi dopo le scale.

"Andiamo anche noi?" chiesi, "Sì, sono stanca anche io" prendemmo le buste e salimmo al piano di sopra, andando nella mia camera, appoggiammo tutto vicino all'armadio e presi il mio computer, Ashley intanto andò in bagno a cambiarsi.

Io iniziai a cercare i biglietti per il giorno dopo, li trovai per circa le 14:30 di pomeriggio, poi prenotai l'hotel, "Ci sei riuscita?" domandò, "Sisi" si mise nel letto e io andai a mettere il pigiama, lavarmi i denti e tornai, "Vieni piccola sali" dissi riferendomi alla cagnolina che stava sul tappeto, Ashley capendo ovviamente sbuffò.

Mi rimisi al computer, mentre facevo qualche coccola a Willow, "Non dormi? Hai detto che eri stanca" disse che già si era girata sprofondando nel cuscino, "Tra poco spengo, buonanotte Ash" le diedi un bacio tra i capelli e continuai a guardare il computer.

Andai sulla pagina di Instagram e digitai ancora una volta il suo nome, controllai che la sorella stesse dormendo per non sentirmi una ramanzina sul fatto che non dovevo pensarci ma era più forte di me.
Non potevo dimenticarlo, non ci riuscivo.
Guardai il suo ultimo post in California, stava cantando con la sua chitarra in mezzo alle persone che nemmeno si accorgevano di lui.

La sorse spontaneo pensare, gli sarà arrivata la mia lettera? L'avrà letta? Dovrò aspettarmi un'altra risposta? Tutte domande che mi frullano nella testa, alla quale non so rispondere, feci scorrere altro ed altro ancora.

Incredibile quanto il destino sia così persistente, entrai nella sua diretta, il numero era ancora basso, qualche migliaia di persone, abbassai il volume, non togliendolo del tutto, chiusi gli occhi e mi feci cullare dalla sua voce, sembrava di essere accanto a lui, riaprii gli occhi e tutto scomparve, solo la mia stupida immaginazione.

Chiusi il computer e lo lasciai sul comodino, mi sistemai meglio e iniziai a dormire o almeno provarci. Con scarsi risultati dopo essermi girata e rigirata mille volte, decisi di non dar fastidio ad Ashley e scendere in salotto.

Accesi la luce della cucina e quasi mi spaventai, "Cavolo Leo che spavento" dissi mettendo una mano sul petto, sentendo il mio battito irregolare, "Scusa sorellina non volevo spaventarti, sono appena tornato, dopo la partita siamo andati a bere qualcosa" disse vuotandosi dell'acqua nel bicchiere.

Cercai di andarmene prima che mi chiedesse qualcosa e sappiamo tutti che non so mentire, poco prima ma di salire le scale mi fermò, "Tu come mai sveglia a quest'ora?" domandò, "Perché che ore sono?" chiesi cercando di non rispondere.

"Quasi le tre di notte, allora?" continuò, "Beh, mi sono addormentata qui e..." mi fermai cercando le parole giuste, "...poi mi sono svegliata e ora sto andando in camera" prima che potesse dire altro salii qualche gradino.

"Elle, ti prego non mentire a me, sono qui da dieci minuti e non ti ho vista sul divano" mi bloccai e scesi nuovamente, poggiai il computer che tenevo ancora in mano sul tavolo e mi misi a sedere.

"Cosa c'è che non va" disse, presi un bel respiro ma non parlai, "Avanti Elle sono tuo fratello" continuò, "Non è facile ok?" subito dopo aver detto quelle parole mi zittii accorgendomi di non aver parlato piano, "Cosa non è facile?" chiese non capendo.

"È tutto così complicato, un vero e proprio casino, ho conosciuto il fratello di Ashley, mi sono innamorata di lui e chi mai poteva sapere che è Tom Felton" mi guardò aprendo gli occhi, "Sì, se te lo stai chiedendo è lui ma io non lo sapevo, te lo giuro Leo, io mi sono innamorata di Thomas non Tom e la parte brutta è che lui crede che io lo abbia usato, abbiamo litigato" mi lasciai uscire un singhiozzo e lasciai qualche secondo di silenzio per riprendere a respirare regolarmente.

"E...?" disse volendo sapere altro, mi tranquillizzai e riniziai a parlare, "Mi ha scritto una lettera, dicendo che dovevo dimenticarmi di lui, di tutto ciò che abbiamo passato, di incominciare una nuova vita senza di lui, che forse così sarei stata più felice ma non lo è, io non sono felice, i-io vorrei soltanto averlo saputo prima, cercare di fargli capire che l'amore non si usa che non posso dimenticare" mi coprii il viso con le mani e sospirai, non volevo nemmeno guardare in faccia mio fratello.

Sarei scoppiata e non sarebbe servito a nulla, "E tu cosa intendi fare?" mi chiese, "Beh i-io" ci pensai, non mi sono mai chiesta cosa volevo veramente fare, avrei potuto benissimo non dargli ascolto ma a cosa sarebbe servito? Se lui non mi voleva non potevo di certo fargli cambiare idea, "N-non lo so" risposi incerta.

"La vita è una sorellina, se non rischi per amore allora per cosa?" mi lasciò un bacio sulla guancia e andò al piano di sopra, lasciandomi da sola, con la testa pesante dai mille problemi.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora