𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈

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Mi svegliai con la luce del sole che passava dalla finestra, mi girai, non era più lì.
Guardai il mio telefono, erano le 11:00 poco dopo entrò il medico seguito da Tom, gli sorrisi.
"Come sta questa mattina?" mi chiede provandomi la pressione, "Bene" ero contenta di tornare a casa.
"Mi faccia controllare il braccio" disse lui, spostai la manica e mi fece muovere il polso e il gomito.
"Anche se è in ottime condizioni, rimanga comunque a riposo per qualche giorno poi potrà riprendere la sua vita normalmente" rivolse uno sguardo a Tom e ci sorrise andando.

"Ashley mi ha dato dei tuoi vestiti per poterti cambiare" mi guardò porgendomi una borsa, cercai di alzarmi, "Aspetta ti aiuto" disse vedendo che non ci riuscivo da sola, "Grazie, anche per ieri notte" sorridemmo e un passo alla volta riuscii ad andare nel bagno che era accanto alla stanza.

Mi feci una doccia calda, mi pettinai i capelli e dopo averli asciugati li lasciai ondulati e sciolti.
Presi l'intimo e dopo aver messo una crema per il corpo mi vestii, devo dire che Ash ha buon gusto.
Aveva anche messo in una piccola pochette dei trucchi ma la mia voglia non me lo permetteva, così mi lasciai al naturale.
Quando uscii dal bagno, era passata più di mezz'ora, "Scusa se ci ho messo tanto" risi guardandolo in quegli occhi strabilianti, "Tranquilla, andiamo a casa?" mi sorrise e annuii.

Presi le mie cose e lui la borsa per non farmi pesare niente, prima di uscire mi fecero firmare dei moduli per l'operazione che avevo affrontato e che lasciavo la struttura dichiarando di stare bene.

Appena finito, Tom mi prese la mano e uscimmo da una porta che non era quella principale, "Perché non usciamo dall'altra parte?" chiesi confusa.
"Perché ho lasciato la macchina di qui e avremmo fatto il giro più lungo passando da là" indicò con il dito e vidi diverse persone la fuori, "Perché ci sono così tante persone?" feci un'altra domanda, "Piccola Elle, dopo 2 settimane devi fare il rifornimento di parole?" alzai gli occhi al cielo ma poi iniziammo a ridere.

Finalmente ero tornata a casa, Tom venne ad aprirmi la portiera porgendomi una mano, la presi, "Ma che dolce" sorrise, "Elle!" sentii chiamare il mio nome, mi voltai, "Ashley" mi corse incontro abbracciandomi seguita poi da Willow.
Mi staccai da Ash per abbassarmi all'altezza della cagnolina, "Ma quanto mi sei mancata piccolina" iniziò a leccarmi la faccia e saltellare, era proprio felice di rivedermi.

"Che ne dite se entriamo, fa un po' freddo qui fuori" disse Tom mettendo un braccio dietro le mie spalle per incitarmi a proseguire.
Feci un respiro ed entrai, mi era mancata casa, anche se non era proprio la mia, la consideravo tale.

Passarono circa 5 giorni da quando ero tornata dall'ospedale e Tom mi era rimasto vicino, anche se sembrava più distaccato del solito.
Cercai di non pensarci, era colpa mia in realtà, io gli avevo detto che non ero pronta, io gli avevo mentito sul fatto di non provare nulla per lui, eccomi qui con un'altro errore.
Però qualunque cosa sia successa, è ancora con me, non mi odia e mi vuole tanto bene, questo è l'importante.

Ricominciai a lavorare, inutile dire che Sharon, ogni minuto controllava che io stessi bene, Ashley mi portava e mi veniva a prendere ogni giorno, per un po' ha preferito così, voleva evitare che mi potesse capitare qualcos'altro.
Quel giorno dopo che Ash mi portò alla pasticceria andai in cucina per preparare i soliti dolci visto che non c'era ancora nessuno.

Sfornai i primi biscotti e le prime torte, le portai sul bancone, vedendo che seduta ad un tavolino sempre nell'angolo c'era una ragazza, quella che avevo visto l'ultima volta con Tom.
Andai verso di lei, "Buongiorno, gradisce che le porto qualcosa?" chiesi cercando di capire se magari potessi conoscerla ma il suo volto non mi diceva nulla.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora