𝐋𝐗

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Mi svegliai molto presto, nonostante la notte precedente ero tornata a dormire, fortunatamente non avevo fatto rumore svegliando Ashley che dormiva beatamente.

Ne approfittai, per fare una doccia fredda che mi aiutasse a svegliare i muscoli, così da rimanere attiva durante il corso della giornata.

Mi vestii e non asciugai i capelli per evitare di svegliare qualcuno, scesi per preparare la colazione seguita da Willow, era domenica e ovviamente il giorno in cui tutti se la prendevano con comodo, dormendo oppure riposandosi.

Iniziai a fare dei pancakes per tutti, e una volta pronti guardai l'orario, erano quasi le 9:30 e di nessuno ancora l'ombra, decisi quindi di riempire la ciotola alla cagnolina e iniziai a fare colazione.

"Buongiorno tesoro" disse mio padre scendendo dalle scale, "Buongiorno papà" mi venne incontro lasciandomi un bacio tra i capelli, "Da quando sei mattiniera?" chiese lui sedendosi vicino a me, "HO dormito abbastanza, tutto qui" risposi, mi alzai prendedogli del caffè, non era il tipo da colazione abbondante.

"Ha detto mamma che devi andare dal nonno" dissi rompendo il silenzio creato, "Sì, gli serve una mano per mettere apposto il garage, ora che la nonna non c'è più vuole sistemare tutto e vendere, dice che è troppo grande quella casa per lui" rispose, "E ha troppi suoi ricordi lì dentro, lo capisco" continuai sedendomi per finire la colazione.

Dopo circa mezz'ora mi misi a guardare la televisione con Willow accanto a me, scese mia madre, "Buongiorno" dissi, "Buongiorno amore" rispose baciandomi la guancia, "Papà?" chiese, "È andato  via un quarto d'ora fa" risposi, mi alzai andando per andar a farle compagnia, "Non abbiamo ancora parlato noi due" disse tutta d'un tratto, "Se ti riferisci alla casa, è davvero stupenda, non ho parole, grazie" continuai.

"Non parlavo del regalo" la guardai confusa, "Tom?" domandò, guardai verso il basso e non risposi, "Buongiorno" disse Ashley scendendo dalle scale, mi voltai per guardarla, "Ho interrotto qualcosa?" continuò vedendo i nostri sguardi fermi su di lei, "No" risposi subito io, "Ho preparato i pancakes" dissi prendendo un piatto dal mobile e servendoglieli, evitando così di proseguire il discorso.

Non volevo più parlarne, era un argomento di totale confusione, nemmeno io sapevo più cos'era giusto fare e cos'era invece sbagliato, soprattutto raccontarlo a lei, le si sarebbe spezzato il cuore per la seconda volta, nell'ultimo periodo avevamo parlato molto di Tom, di quanto si fosse preso cura di me e di quanto pensavo mi volesse bene, lo credeva anche lei, dicendo che così che non era una semplice amicizia, c'era un rapporto di amore.

Ma quale amore? Quale amicizia?
Soltanto voltarsi le spalle, sarebbe stato più semplice dirmi "Ti odio" anziché "Dimenticati di me" avrei preferito qualunque cosa, semplicemente avrei preferito non perderlo.

"Grazie" risponde Ash dopo che gli avevo passato il piatto con la colazione, c'era molto silenzio, nessuna delle tre parlava, presi un respiro, "Vado a preparare le borse per oggi, abbiamo deciso di andare a Roma torneremo domani verso sera" senza ricevere risposta andai in camera seguita da Willow, "Come faccio a vivere senza di te?" la guardai sperando di rivedere lui nei suoi occhi.

Presi alcuni vestiti e il necessario e preparai due borsoni, non mi sembrava il caso di portare delle valige. "Ei, tutto ok?" chiese la mia amica entrando nella stanza, "Certo, cosa dovrebbe andare male, sono con la mia famiglia, ho te, Willow" dissi, guardai la cagnolina, "Non mi manca nulla" continuai, "Quel nulla è importante però" disse lasciandomi a bocca aperta, ci capiamo molto bene ma il più delle volte vorrei non fosse così, non voglio trasmetterle il mio dolore o la mia tristezza.

"Vado a farmi una doccia, mi sistemo e poi dobbiamo partire giusto?" domandò togliendomi dai miei pensieri, "Sì, mangiamo qualcosa, lì vicino alla stazione, ci sarà pieno di fast food" annuì e poi andò in bagno, mi gettai nel letto, consapevole che se fossi tornata al piano di sotto, mia madre mi avrebbe posto la stessa domanda di prima.

Senza nemmeno accorgermene mi addormentai, riuscendo a riposare per qualche ora, "Elle, svegliati, dobbiamo andare, è quasi mezzogiorno" disse Ash, mi alzai e dopo essermi cambiata, scendemmo entrambe le scale, "Ci accompagni tu Leo?" domandai a mio fratello, seduto sul divano che guardava una partita di basket.

"Arrivo" rispose scattando in piedi, "Mi raccomando Willow, lasciala libera in giardino e portala a fare qualche passeggiata" dissi a mia madre, "Farebbe bene anche a te" continuai riferendomi a Matteo che stava mangiando a tavola, mi guardò male e uscimmo di casa.

Dopo il piccolo tragitto in macchina fino alla stazione,  salutammo mio fratello, "Mangiamo qui, che ne dici?" chiesi ad Ash, "Sì, ho una fame, ed è strano perché ho fatto anche colazione" mi misi a ridere e ci sedemmo dopo aver ordinato qualcosa da mangiare.

Il tragitto fu abbastanza tranquillo, qualche ritardo ma nessun problema, arrivammo a Roma e decidemmo di andare a portare le borse in hotel, così da iniziare a girare la città.

Inizziamo da uno dei più importanti monumenti di Roma, il Colosseo, passando poi a piazza Venezia, una delle principali, dove è presente l'Altare della Patria, il Pantheon, l'edificio più antico meglio conservato andammo poi a vedere la Fontana di Trevi, la più famosa in Europa, ci fermammo poi a prendere un gelato.

"Ma quanto è bella?" disse Ashley, "Già, ci sono stata più di tre volte qui ma ogni volta sembra sempre la prima" ci mettemmo a ridere e dopo aver finito la nostra piccola pausa, ripartimmo, girando la città.

Arrivate le 20:00 cenammo in un ristorante vicino al Colosseo, assaggiando la tipica carbonara, eccezionale.
Poi dopo una piccola passeggiata in centro, ci dirigemmo stanche ma contente in hotel.
Dopo esserci cambiate ci mettemmo subito a letto, "Buonanotte Elle" disse, "Buonanotte Ash" continuai e così si concluse quella giornata.

Riuscii a dormire molto bene, per una volta, zero pensieri e zero problemi, l'unica cosa che mi ero promessa di fare, era divertirmi insieme alla mia amica, nient'altro.

Ci svegliammo verso le 10:00 e dopo aver fatto colazione in hotel, uscimmo per qualche giro, "Non possiamo non fare shopping!" disse tutta felice, "Ok ok ma non comprare troppi vestiti che poi non sappiamo come portarli a casa" si mise a ridere alzando gli occhi al cielo, mi arresi sapendo che non mi avrebbe dato retta.

A circa l'ora di pranzo andammo in un ristorante lì vicino, mangiammo e ripartimmo per la nostra visita della città con piazza Spagna, piazza del Popolo, il Vaticano e piazza San Pietro, scattammo un sacco di foto che ovviamente chiedevamo ai turisti che passavano per di lì.

"Oddio sono stanchissima, però ne vale davvero la pena" disse Ashley una volta in treno sulla strana del ritorno, "Sono d'accordo con te, sono passati velocissimi questi due giorni, chissà magari un giorno ci torneremo, oppure verrai con Noah e quella creaturina" risposi indicandole la pancia che pian piano iniziava a mostrarsi.

"Questo è sicuro ma senza di te non vado da nessuna parte" continuò prendendomi la mano, "Ci saranno dei nostri momenti ma tu ti stai creando una tua famiglia Ash, ed è giusto così, io non potrò essere sempre in mezzo" dissi, "Lo sto facendo ma anche tu fai parte della mia famiglia Elle, non posso e non potrò mai escluderti" le sorrisi, mi poggiai alla sua spalla, rilassandomi e chiudendo gli occhi.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora