𝐗𝐈𝐕

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L'orologio segnava le 19:00 in punto, scesi le scale per andare in cucina seguita da Willow, mi fermai quando sentii delle parole, "Il giorno di San Valentino, Elle ha preso dei regali per tutti, anche se tu non c'eri voleva comunque che te lo facessi avere" questa era Ashley riuscivo a distinguere la sua voce.

"Ti prego Ash non iniziamo di nuovo con la questione" questa voce mi sembrava familiare ma non riuscivo a capire chi fosse perché d'un tratto Willow scappò dalle mie braccia e andò verso di loro.
"Willow, eccoti qui, bella mia, ti sono mancato?" a quelle parole pensai che magari era, no, impossibile, mi sarò sicuramente sbagliata.

A quel punto sentii dei passi che raggiungevano le scale, non volevo farmi vedere che stavo origliando, così corsi in camera nel mio letto, facendo finta di dormire. Poco dopo arrivò qualcuno, cercai di rimanere immobile, non capii chi fosse perché ero girata di spalle.

Rimase lì a guardarmi per parecchi minuti o almeno credo, "Willow che fai!?" era un bisbiglio ma lo sentii comunque, non capii il senso della frase finché non la vidi avvicinarsi a me, inzió a leccarmi la faccia per svegliarmi, "Willow ma cosa stai facendo!?" dissi pensando subito dopo al fatto che avevo ripetuto la stessa frase della persona che mi stava ancora fissando alle mie spalle.

Presi a coccolare Willow, ormai era diventato il mio passatempo preferito, quella cagnolina mi metteva di buon umore sempre. Mi girai, rimanendo però delusa che non ci fosse più nessuno. Volevo che ci fosse Tom? Sì ma non sarebbe potuto essere lì, Ashley non lo conosceva nemmeno e ora che ci penso non ne ho mai parlato con Ash.

Mi andai a fare una doccia, mi feci due trecce alla francese e mi vestii, scesi di nuovo accompagnata da Willow e questa volta non sentendo nessuno ero sicura di poter arrivare al piano inferiore.

La serata passò abbastanza tranquillamente, non volevo chiederle nulla, avevo fatto abbastanza la curiosa e non volevo diventare troppo pesante. Parlammo del più e del meno, cose tra ragazze ma non ero ancora pronta per nominarle Tom.

Stranamente mi ritrovai a dormire alle 21:30 ero un po' stanca ma quella notte non dormi, continuavo a fare brutti sogni, veri e propri incubi, non volevo svegliare Ashley e farla preoccupare, accanto a me c'era sempre Willow ormai eravamo diventate inseparabili, si mise ancora più vicina come se avesse sentito la mia paura e riuscii a prendere sonno.

Il giorno dopo come ogni Domenica, Ashley andava a mangiare a casa dei suoi genitori e in tutto questo ovviamente invitarono anche me.

Mi svegliai alle 10:00 ero tutta sudata, dovuta alla notte, così decisi di fare un'altra doccia nonostante l'avessi fatta la sera prima, mi lavai anche i capelli, questa volta lasciandoli alla loro forma naturale, mossi. Presi a vestirmi e truccarmi, avevo delle profonde occhiaie che si vedevano anche con il correttore.

Andai a bussare alla camera di Ashley che ovviamente stava ancora dormendo, la svegliai dicendole che saremmo dovute andare tra circa un'ora. Si alzò con uno sguardo pronto a maledirmi ma sapevo che sotto sotto mi voleva tanto bene.
Una volta pronta salimmo tutte e tre in macchina.

Non credendoci mi ritrovai di nuovo al volante, iniziavo a dubitare del fatto che non si fidasse di me alla guida ma ero diventata abbastanza brava.

Arrivammo e contemporaneamente anche i suoi fratelli Chris e Jonathan erano sorpresi di vedermi guidare la macchina di Ash.
Ridemmo tutti insieme mentre la diretta interessata ci guardava male, entrammo in casa e durante il pranzo prese a parlare Sharon, "Allora tra 2 giorni la mia quinta figlia compie diciannove anni" mi sorrise mentre mi passava del purè, ero contenta di far parte della famiglia.

"Mamma, non metterla in imbarazzo con i tuoi soliti discorsi!" disse Chris facendomi ridere, come se non lo facevo abbastanza.
Ridevo in continuazione come una stupida, però non ne potevo fare a meno. Mi faceva stare bene soprattutto quando le risate erano sincere.

"Ci ha detto Ashley che non volevi fare una festa, sei ancora giovane potresti andare a divertirti, poi quando sarai come noi, ti rimarrà solo la voglia di stare a casa sul divano a vedere una partita di golf" disse Peter, il padre di Ash, intervenne però Sharon dandogli un leggero colpo sul braccio "Parla per te che io sono ancora giovane!" scosse la testa contrariata dalla frase del marito.

In effetti non sembrava una donna in età avanzata era ancora "giovane" come si definiva lei.
"Oh ecco che ricominciano" strano ma vero questa volta parlò Jonathan, il più silenzioso.

"Vero jeyjey, adesso vedi mamma che inizia ad alzare la voce e papà scusarsi dicendole che è bellissima, quanto scommetti?" allungò la mano verso il fratello, "No perché so anche io come finisce, non perdo altri soldi con te fratellino" si mise a ridere perché Chris odiava essere chiamato in quel modo.

Mentre i due fratelli continuavano a commentare e i genitori litigare in modo amichevole perché in realtà non era un vero e proprio litigio, io ed Ashley ridevamo cercando di non mandarci di traverso il cibo che stavamo mangiando.

Una volta finito il pranzo, Sharon aveva preparato una torta alquanto particolare, "Ed ecco di nuovo mamma che ci fa testare le sue nuove ricette per sapere se riportarle poi in pasticceria" disse Chris, ci fu un coro di risate.

Mentre tagliava la torta e la metteva nei piattini, Jonathan cercò di prenderne una fetta ma la madre lo precedette "No mio bambino, la prima fetta la diamo ad Elle" Ashley si spezzava in due dalle risate, dopo aver chiamato Chris "fratellino" ora lo chiamavano anche "bambino".

Con le guance rosee per la vergogna ringraziai per il gesto, aspettai che anche agli altri venne servita e poi iniziammo a gustarla, era davvero buonissima, nonostante l'aspetto abbastanza carino, era una torta davvero deliziosa, gusti particolari, era presente anche del cioccolato bianco che abbinato al gusto dei lamponi era una combinazione perfetta.

"Allora Elle cosa ne pensi, ti piace?" chiese Sharon, poggiando la forchetta nel piatto, "Ma perché non lo chiedi anche a noi?" disse Chris alla madre, "Ma io voglio sapere il parere di Elle non il tuo" disse rispondendo al figlio che ci era rimasto davvero male.

La madre si girò sorridendo verso Chris che era proprio seduto accanto a lei e lo abbracciò "Dai scherzavo, come sapete io ed Elle lavoriamo insieme e mi interessava la sua opinione, magari qualche ingrediente da aggiungere" prima di tornare su di me, diede un bacio sulla fronte del figlio e lui gli sorrise, non si era davvero offeso.

A quel punto Sharon si girò verso di me in attesa di una risposta, "Nonostante a me non piaccia particolarmente il cioccolato devo ammettere che è davvero buona!" sorrise alla mia affermazione e feci lo stesso.

Mentre Peter, Jonathan e Chris andarono a vedere la partita di golf alla tv, io, Ash e Sharon sparecchiammo la tavola.
"Mamma ti dispiace se tra poco io ed Elle andiamo?" disse porgendo un piatto alla madre, le sorrise "Ma certo andate pure, grazie per essere venute, Elle ti aspetto domani, martedì terremo chiuso così avremo più tempo per preparare il pranzo" disse rivolta verso di me.

"No non c'è bisogno, posso venire comunque ad aiut..." non mi lasciò nemmeno finire, "È fuori discussione tesoro è il tuo compleanno" si asciugò le mani e me le mise sulle spalle io le sorrisi, era davvero una seconda mamma per me.
"Ti ringrazio per tutto, davvero grazie" dissi io, quasi sentivo gli occhi pizzicare.

Salutai Chris con un abbraccio e Jonathan battendo il cinque con la mano, lui era leggermente più chiuso, ringraziai ancora e uscimmo di casa.

Durante il tragitto mi sarei fatta coraggio, volevo parlarle della persona che avevo conosciuto, di colui che aveva occupato i miei pensieri per tutta la settimana.
Dovevo farcela, era la mia migliore amica.
Così presi un bel respiro e iniziai.

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora