𝐋𝐗𝐈

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"Elle" disse piano Ash squotendomi, "Siamo arrivate a casa" continuò, alzai lo sguardo e notai che eravamo quasi alla stazione di Milano.

Scesimo e ci dirigemmo al parcheggio, "Si stava così bene a casa senza di te" disse mio fratello, aprendo la portiera davanti per Ashley, "Che bel saluto" risposi salendo in macchina.

"Allora Ash come stai a Londra, è più bella l'Italia?" domandò alla mia amica, lei gli sorrise, "La adoro, posto più bello non esiste" rispose, "Se lo dici tu" dissi sottovoce senza farmi sentire.

Una volta arrivati, Matteo come un gentiluomo andò ad aiutare Ashley, "Vi tengo d'occhio" feci il gesto con le dita indicando me poi loro.

Quando Ash studiava ancora in Italia con me, tra lei e mio fratello c'era una certa, come dire, connessione, non la definirei semplice amicizia ma utilizzo un verbo passato perché è ciò che deve restare, ricordi e basta, sono entrambi fidanzati e la mia amica è pure incinta, sanno essere responsabili ma non si sa mai.

Entrammo a casa e subito venne a salutarci Alice, "Mamma, tutto bene a casa?" la abbracciai e poi lasciai spazio anche ad Ash, "Sì, stavo già iniziando a pensare al menù di Pasqua, potresti darmi una mano tu facendo il dolce?" chiese e io senza nemmeno pensarci, accettai.

"Mentre eravate via hanno chiamato gli addetti dei mobili, dovrebbero arrivare a casa tua tra meno di un'ora" disse mia madre, "Perfetto allora abbiamo il tempo di andare a sistemare le cose e andare, vero Elle?" rispose Ashley al posto mio, io annuii e andammo al piano di sopra.

Misi a posto tutti i vestiti e iniziai a prendere alcuni scatoloni da trasportare nella casa nuova, "No, ferma, ferma, ferma, non puoi alzare questi pesi, sei incinta ricordi?" alzò gli occhi al cielo e chiamai mio fratello facendomi aiutare.

Portai tutto in macchina, chiamai Willow e con molta fatica riuscimmo a farci stare tutto nel baule, "Non so quando ma ho pensato ad un idea stupenda" dissi mentre ero ferma ad un semaforo, "Dipende da quale sia questa 'tua stupenda idea' Elle" imitò le virgolette ma notando la mia faccia contraria a questa scenetta, si mise a ridere contagiando anche me.

"Ok dai sentiamo" continuò, "Avevo pensato di fare il pranzo di Pasqua a casa mia, utilizzando il giardino visto che c'è molto spazio e soprattutto invitare anche i tuoi genitori, jeyjey, Noah, Chris..." non riuscii a continuare e fortunatamente il semaforo diventò verde, lasciando così spazio al rumore del motore che coprí il silenzio.

"Devo ammettere che è una bellissima idea, potrei far restare qui qualche giorno i miei così che si possano fare una vacanza in Italia, lo hanno sempre voluto, questa sarà l'occasione giusta, sei un genio" disse la mia amica e arrivammo a casa.

Con molta calma scaricai tutti gli scatoloni e pacchi che avevo portato e iniziai a sistemare i primi mobili che stavano arrivando.
Passarono diverse ore ma finalmente avevo tutto in ordine, dal salotto alla cucina, dalla camera da letto ai bagni, "Questa casa è meglio della mia cavoli" disse Ash gettandosi sul divano, "Già, la adoro" continuai io.

"Che ne dici se io guardo i biglietti per l'aereo e tutto il resto mentre tu chiami Sharon?" domandai mentre andai a prendere il computer lasciato sul tavolo della cucina, "Sì, prendo subito il telefono" si alzò e uscì in giardino, faceva davvero molto caldo soprattutto quel giorno, ci stava proprio un bel bagno.

Ed è quello che feci mezz'ora dopo aver prenotato ogni cosa, "Amo l'estate" dissi ad Ashley che stava prendendo il sole su una sdraio mentre io nuotavo nell'acqua fresca della piscina insieme a Willow.

"A proposito erano contenti della sorpresa?" le domandai, "Assolutamente sì, mamma si stava emozionando, ha detto solo che non sa quando torneranno..." rispose ma si bloccò, "...cioè quando tornerà Chris" si mise gli occhiali da sole e tornò a rilassarsi.

Il resto della serata passò velocemente e ci ritrovammo già a dormire, pronte per una nuova giornata.
"Buongiorno Elle" mi svegliò Ashley, strofinai gli occhi dalla stanchezza, "Buongiorno, che ore sono?" chiesi mettendomi di nuovo il cuscino sul viso per coprire la pochissima luce che entrava dalla finestra, "Circa le due di pomeriggio, hai dormito molto oggi" mi alzai di scatto, "Aspetta ma tu da quanto sei sveglia!?" domandai.

Ci pensò qualche secondo, "Da circa tre ore" disse infine, "E per quale cavolo di motivo non mi hai chiamata? " misi una mano in faccia e mi strofinai ancora gli occhi, "Stai tranquilla Elle, non devi fare nulla, nemmeno andare a lavoro e poi dormivi così bene, volevo lasciarti riposare, è da qualche notte ormai che ti sento sempre o parlare o muoverti, ed ora invece eri così tranquilla" mi sorrise dandomi un bacio sulla fronte.

"E poi con questo tempo cosa vorresti fare, odio la pioggia" continuò alzando gli occhi al cielo, io le sorrisi, "Grazie" dissi soltanto.
"Preparo qualcosa da mangiare?" chiesi, "Io non ho molta fame, essendo metereopatica, con giornate come queste mi passa la voglia di fare ogni cosa" sbuffò, "Però posso provare a cucinarti..." non la lasciai terminare la domanda e risposi, "No, meglio di no" ricevetti una cuscinata in faccia, "Non ti fidi di me?" disse iniziando a farmi il solletico e vedendoci in quello stato la cagnolina iniziò ad abbaiare non capendo cosa stesse succedendo.

"Si, mi fido, mi fido, ma ti prego smettila" continuai a ridere e finalmente dopo alcuni secondi terminò, "Ti aspetto giù" mi fece l'occhiolino e scese in salotto.
Rimasi ferma a pensare ad un ricordo non preciso, anzi nemmeno un unico ricordo ma bensì, quelli in cui era lui a farmi il solletico, era lui a farmi ridere e sorridere.

Ma la vita va avanti no?
Riuscirò mai a dimenticarmi di lui?
C'è una parte di me che lo spera ma dall'altro lato no.

Ritornai al presente, "Anche a te manca non è vero?" domandai sapendo che non mi avrebbe potuto dare una risposta concreta, mi leccò la mano e capii che in qualche modo era la stessa cosa anche per lei.

Andai a sciacquarmi il viso, mi lavai i denti e scesi al piano di sotto dove mi aspettava la mia amica, "Allora Ash che facciamo?" le domandai ma poi guardandola constatai che si era addormentata sul divano con la televisione accesa, "Solitamente sono io in quelle condizioni" dissi fra me e me ricordandomi Ashley che diceva sempre che dormivo durante o dopo un film.

La lasciai riposare e mi avvicinai alla finestra, guardai la pioggia, mi venne in mente un viaggio che feci con la mia famiglia, io e i miei fratelli eravamo nei sedili posteriori della macchina, ognuno sceglieva una delle tante goccioline d'acqua che si rincorrevano sul finestrino e guardavamo chi fra noi vincesse la gara arrivando per primo alla fine, raggiungendo poi la strada così da creare pozzanghere enormi in cui noi ci saltavamo dentro, divertendoci e ridendo sotto il temporale.

Istintivamente sorrisi, pensando a tutti quei ricordi preziosi della mia infanzia, che conserverò dentro nel mio cuore, per il resto della mia vita o finché avrò memoria per tenerli salvi e non dimenticarmene mai.

"Perché sono così stanca oggi?" dissi sbadigliando, mi alzai dalla poltroncina dando un'ultima occhiata all'esterno in cui l'acqua non cessava di cadere.
Controllai Ashley e poi tornai in camera seguita da Willow, "Coccole?" chiesi mettendomi sul letto, lei saltò sopra e iniziai a coccolarla, finendo per addormentarmi.

Mi risvegliai qualche ora dopo con il suono del campanello, Willow iniziò ad abbaiare e io strofinandomi gli occhi uscii dalla stanza, "Ashley dove sei?" urlai per casa facendomi sentire, "Sto facendo la doccia puoi andare tu?" domandò, "Ok ma aspettavi qualcuno?" continuai, "No" rispose.

Così scesi le scale sempre seguita dalla cagnolina che non smetteva di abbaiare mentre la persona invece continuava a suonare il campanello, "Arrivo, cavoli, non serve suonare così tante vol..." dissi aprendo finalmente la porta, non terminai la frase, mi si spezzò la voce.

Mi sembrava di rivivere lo stesso momento.
Rimasta ferma per secondi forse minuti, pietrificata con le parole bloccate in gola e le lacrime incessanti di scendere dai miei occhi.
E ora?

"Ti Basta Sapere Che Ti Amo" ᴇᴍ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora