Capitolo 28

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"E alla fine, mentre l'ubbidienza non è altro che la  paura di cambiare, la ribellione invece, è qualcosa che si accende dentro e che non puoi controllare. "

Brigitte finalmente imboccò l'ultimo corridoio che l'avrebbe portata alla palestra. Si era persa un attimo  ma  ritrovò la via giusta  una volta aver  attraversato una miriade di vicoli. Per tutto il tragitto cercò di mantenere la calma, e mise da parte l'odio che aveva per Tobias in quel momento. Doveva trovare Jackson ma non poteva assentarsi al suo primo addestramento come assistente. Tuttavia era così ansiosa che non riusciva a pensare ad altro.

- Dove eravate finiti? Tobias non è con te? - chiese agitata Rose, preoccupata di dover affrontare questo primo incontro da sola.

- No, entriamo - rispose secca Brigitte e senza pensarci due volte s'inoltrò nel luogo che ormai era diventato il suo posto di  lavoro.  Allora non c'era ancora nessuno visto che spettava a loro arrivare prima per  riordinare tutto.  Tobias aveva spiegato loro che si sarebbero occupate di sistemare gli attrezzi necessari per   allenarsi. Insomma, non era nulla di che per ora. Eppure questo era solo l'inizio.                                                                                                                                                                                  - Non aspettiamo che arrivi? - insistette l'amica, dato che Tobias aveva detto che le avrebbe aiutate.                                                                                                                                                                          - No. Iniziamo a prendere i sacchi, oggi ci sarà allenamento al sacco - contestò più acida di prima, e con Rose si diressero verso lo stanzino dove erano conservati. Essendo pesanti, li afferrarono entrambe dall'  estremità  e li collocarono ai loro posti indietreggiando. L'addestramento sarebbe stato piuttosto leggero vista e considerata l'esercitazione del giorno prima. Per quanto le avevano detto, dal giorno seguente  sarebbe cominciata la fase più impegnativa, dove si sarebbero dovuti allenare giorno e notte. Una volta averli disposti tutti, Brigitte e Rose si accasciarono per qualche minuto a terra con le braccia a pezzi e il sudore appiccicato dappertutto. Avevano preso circa venticinque sacchi e, tenendo conto che  gli allievi fossero più o meno cinquanta e che almeno due condividessero lo stesso, erano del numero giusto.

- Che è successo con Tobias? - le domandò Rose, interrompendo il silenzio di metallo che si era creato in quell'istante. La ragazza ormai aveva capito quando c'era qualcosa  che non andava con Brigitte e questo lo poteva avvertire dal suo tono pungente.

- Lascia stare, non ne voglio parlare - disse sbuffando, mentre fissava l'entrata e aveva la sensazione che potesse entrare da un momento all'altro.

- Posso chiederti una cosa? - cambiò discorso Brigitte, e si volse con gambe incrociate verso Rose.

- Ovvio - rispose lei  annuendo con partecipazione.

- Devi aiutarmi a trovare Jackson - affermò schietta e con tono autorevole - Tobias ha detto che lo hanno portato in una cella per poi essere punito - aggiunse ricordandosi di quello che le aveva detto un momento prima.

- É per lui che avete litigato? -  constatò sorridendo Rose, mentre  la stuzzicava sgomitando - Si vede  da un miglio che tu gli piaci  -  rivelò sempre con quel ghigno sul viso.

- Mi stai dicendo che sono stata l'unica a non accorgermene? -  le chiese arrossendo e allo stesso tempo sorridendo  dato che era indecisa se ridere o piangere  per il suo scarso intuito in amore. Rose non rispose e scoppiò in una risata che coinvolse anche Brigitte. A volte sdrammatizzare è l'unico modo per affrontare con più leggerezza i problemi.

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