" I veri mafiosi erano quelli che non esitavano ad uccidere: lo facevano e basta."
I suoi occhi languidi si riaprirono, ancora avvolti dall' oscurità della notte. Facevano fatica a sopportare quella poca luce che proveniva dai fanali dell'auto. La testa iniziò a girare senza tregua e voci offuscate le martellavano il cervello. Brigitte avrebbe voluto urlare disperatamente, ma quella sensazione di torpore l'aveva ormai posseduta. Sembrava averle risucchiato ogni forza, ogni motivo per cui reagire. Non si era mai sentita così flebile come in quel momento. Fino ad allora, la vista era il suo unico senso agibile. Non sarebbe mai riuscita a gridare con quel grosso pezzo di scotch sigillato sulla la bocca e soprattutto, non sarebbe riuscita a muoversi con una corda spessa che le intrappolava le mani. Odiò profondamente quella situazione: non poteva tenere tutto sotto controllo come faceva abitualmente. Aveva lasciato che le sue debolezze la sopraffacessero e la distruggessero lentamente. Se non avesse subito ripreso le redini del suo destino, gli sforzi fatti fino ad allora sarebbero stati effimeri.
Poco a poco, cominciò a sentirsi meglio. La testa continuava a girarle ma,fortunatamente, aveva riacquistato completamente la vista. Scrutò attentamente l'auto, roteando le sue pupille azzurre. Impiegò qualche minuto per capire dove si trovasse. L'oscurità non le permetteva di riconoscere immediatamente la realtà che la circondava. Aveva la sensazione di esserci già stata in quella macchina. Infatti, un certo odore di sigaro le richiamò l'attenzione, e allora, non fu difficile ricordarsi di quella splendida limousine che l'aveva accompagnata la sera stessa. Poi, si soffermò sull'autista: fece capolino con la testa, e da quel poco che riuscì a vedere, scorse il capo di Tobias. Accanto, vi era seduto qualcuno ancora ignoto alla ragazza.
Brigitte stava lentamente riprendendo le forze, quando un calcio le partì istintivo verso il guidatore. Non era uno dei suoi colpi vincenti, ma fu sufficiente per mostrare la sua indole ribelle a quello sfrontato di Tobias.
Purtroppo però, la vista tornò ad annebbiarsi, e tutti i suoi sensi cedettero nuovamente in un sonno profondo.
- Avresti dovuto fare la brava - sghignazzò Tobias divertito. Continuava ad avere le mani sul volante orgoglioso, come se quel gesto non l'avesse scosso affatto.
- Abbiamo fatto proprio bene a prenderla. Il Capo sarà soddisfatto. Non sa che gli aspetta - affermò compiaciuto l'altro malavitoso mentre le somministrava il fazzoletto di sonnifero. Il viso della giovane poggiato delicatamente sulla sua scapola sinistra, lasciava intravedere il profilo perfetto di un naso alla francese e delle labbra carnose ancora rosse per via del rossetto.
Sembrava una bambina che giocava a fare il soldato. Eppure, rimaneva ugualmente una meraviglia.
- Un angelo nelle mani del diavolo - si limitò a rispondere Tobias, voltandosi a guardarla soltanto di sfuggita. Nella sua voce emerse una punta di amarezza. Quasi gli dispiaceva per la ragazza seduta sul sedile posteriore, ma il desiderio di averla vicino era più forte di qualsiasi altra cosa.
Per tutto il tempo del tragitto, Jackson rimase sveglio. Non faceva altro che pensare a Brigitte. Gli venne un colpo al cuore solo a vederla cascare dinanzi a lui. Aveva provato a raggiungerla, ma quei mafiosi l'avevano ormai catturato. Avrebbe preferito che lo narcotizzassero, invece di vagare in una stupida limousine senza sapere dove lo stessero portando. L'angoscia cominciò a torturarlo per tutta la notte. Aveva paura del suo futuro: pensò esser giunto a capolinea.
Provò a scacciare quell' orrido pensiero, cercando d'innalzare il capo per mirare Brigitte. Le mani e i piedi legati non gli permettevano di muoversi molto. Comunque, riuscì a intravederla: la sua presenza non fece altro che rassicurarlo e placare per un momento le sue paure.
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Non sei come le altre
Romance"Non sorridi, non piangi e non mostri i tuoi sentimenti nonostante io riesca a leggerli. Eppure mi piaci, non sei come le altre" Brigitte Smith ha perso sua madre durante l'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Da allora, ha passato il resto della...