''Non poteva farsi sfuggire neanche un solo minuto della sua vita.''
Brigitte tornò a casa dopo aver trascorso l'intera notte fuori. Non era stata una qualunque. Gli avvenimenti di quella sera l'avevano completamente destabilizzata. Aveva vissuto diciannove anni della sua vita credendo di essere l'eroina di se stessa, credendo che se non avesse lasciato trasparire il dolore, quest'ultimo se ne sarebbe andato via da solo. Pensava di essere stata l'unica ad avere una vita travagliata, e voleva dimostrare al mondo intero che nonostante questo, lei era forte. Invece, non aveva capito nulla della vita. Non aveva ancora compreso che vivere non vuol dire lasciarsi tutto dentro. Non aveva ben chiaro il suo valore. Invece, doveva prendersene cura, affinché la sua anima non volasse, lasciando così il suo povero corpo inerme. Perciò decise che mai nessuno si sarebbe appropriato del suo soffio vitale.
Non appena aprì la porta di casa, si ritrovò a fare i conti con gli occhi severi di suo padre. Quando la vide entrare, sollevò lo sguardo dal quotidiano che stava leggendo. Seduto in maniera composta, scrutava attraverso i suoi occhi neri come la pece, quelli di Brigitte ormai oscurati dalla stanchezza. La giovane aveva ormai imparato a sostenere quello sguardo. Per questo intensificò il suo. Tra loro le parole non funzionavano. Era tutta una questione di sguardi. Se fosse stata capace di sopportare la tortura dei suoi occhi, avrebbe vinto su di lui. Tuttavia Brigitte decise di smorzare quel momento di silenzio, ormai divenuto straziante. Non aveva tempo da perdere: non poteva farsi sfuggire neanche un solo minuto della sua vita. Pertanto interruppe quella guerra di occhiate rivolgendosi al padre fermamente:
- Devi insegnarmi a sparare - fece lei con l'aria da dura. L'asprezza e la severità condizionavano il loro modo di comunicare. Non c'era altro verso.
- Dove sei stata questa notte? - la redarguì il padre bruscamente. Non c'era quasi mai un dialogo sano tra loro. Era ormai evidente.
Brigitte sapeva che prima o poi quella domanda sarebbe arrivata, ma non aveva intenzione di rispondergli.
- Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda- obiettò acidamente. Era l'unico modo per ricevere rispetto da sua padre. In fondo, era quello che le aveva insegnato. Non poteva pretendere diversamente.
- Ma non era una domanda la tua - disse ancora una volta suo padre con un sorrisetto amaro, sapendo di averla incastrata. Quella guerra di sguardi infatti, si era ormai convertita in una guerra di parole che sembrava non avere fine.
- Appunto, è un'affermazione. Quindi, ci vediamo oggi pomeriggio alla solita ora - concluse Brigitte avendola vinta sul padre. La sua voce ferma, distaccata aveva avuto la meglio su di lui. Inoltre, era brava a sviare i discorsi. Faceva sempre di tutto per non rispondere alle domande che le venivano fatte, o almeno quelle a cui non voleva replicare. Anche con la stanchezza addosso, era riuscita ad imporre la sua volontà. Rimase giusto un secondo per vedere la reazione di suo padre, il quale non rispose immediatamente. Fu proprio quando cercò di allontanarsi, che lui contestò.
- Non possiamo farlo a casa nostra. É troppo rischioso. So io dove portarti. Tu aspettami qui - dopo aver pronunciato queste ultime parole, si soffermò un attimo sull' aspetto di sua figlia. I capelli disfatti, gli occhi fiacchi ma allo stesso intensi le conferivano un'aria spossata. Tuttavia, sapeva che la sua povera bambina ormai diventata donna non avrebbe mai perso il coraggio, ed era riuscita a dimostrarglielo anche in quell'occasione.
Jackson era appena rientrato a casa. Fortunatamente il suo patrigno non c'era. In realtà non aveva mai avuto un rapporto stretto con lui dato che non lo aveva mai considerato come un figlio. In fondo, non poteva biasimarlo. Non era facile condurre una relazione con una donna vedova e il suo primogenito. Nonostante questo, egli c' aveva provato anche se tutto era finito male. Approfittò di quel momento di pace per riposarsi. La notte era volata con lei. Chiuse gli occhi e ripercorse tutti gli avvenimenti della sera precedente. Non riusciva a credere che quella ragazza così fredda l'avesse seguito fino a lì. Tuttavia, non riusciva a spiegarne il motivo. Che si fosse preoccupata per lui? Oppure voleva semplicemente nascondergli qualcosa? Jackson era troppo stanco per contestare a quelle domande. Eppure non riusciva a prendere sonno pur volendolo. C'erano troppe questioni irrisolte. Era consapevole di averla scampata con Mike. Anche se era sicuro che prima o poi si sarebbe fatto vivo e che la cosa non sarebbe finita lì. Per un attimo, una scia di brividi gli percorse l'intero corpo. Non era in grado di dormire sapendo che la sua vita e soprattutto quella di Brigitte, erano in pericolo.
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Non sei come le altre
Romance"Non sorridi, non piangi e non mostri i tuoi sentimenti nonostante io riesca a leggerli. Eppure mi piaci, non sei come le altre" Brigitte Smith ha perso sua madre durante l'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Da allora, ha passato il resto della...