Capitolo 16

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"Una felicità però effimera che sarebbe svanita insieme all'effetto dell'alcol. Quasi come per magia, l'incantesimo si spezza e Cenerentola ritorna ad essere la povera sguattera che deve affrontare tutti i suoi problemi. "

Dopo essersi fatta spazio tra la folla, constatò che di Jackson non vi era ancora alcuna traccia. Da quando erano lì, si comportava stranamente. Non faceva altro che evitarla ma poi la baciava. Tutto questo era nuovo per Brigitte. I ragazzi non erano mai stati la sua priorità. Anzi, non avrebbe mai immaginato che un giorno si sarebbe svegliata con uno stupido sorriso sul viso mentre pensa al ragazzo che le piace. Eppure quando succedeva, anche il suo cervello da ragazza rigida andava in tilt. Brigitte, quella che poteva sembrare una futura serial killer si stava convertendo quasi in una sciocca ragazzina innamorata. Anche se non completamente, dato che  una parte di lei, quella assetata di giustizia e vendetta era ancora lì e non avrebbe permesso a nessuno di soccomberla.                        Intanto decise di uscire dalla palestra. La musica si stava facendo sempre più assordante e le luci ora rosse e blu, schizzavano qua e là provocandole un forte mal di testa. Emise un sospiro di sollievo quando si trovò finalmente fuori. Tutto quel baccano sembrava ormai lontano e l'unico rumore che si sentiva era quello  dei suoi tacchi che rimbombava nella struttura.                                                                              Camminò per un po', ricordandosi che qualche giorno prima aveva visto di sfuggita un piccolo corridoio che doveva portare sicuramente a qualche parte. Chissà se gli altri ne sono accorti pensò. Non doveva essere molto lontano dal punto in cui si trovava. Infatti, continuò verso quell' andito e invece di svoltare a destra per andare in camera sua, prese il vicolo opposto. Era così stretto e basso, che dovette chinarsi per scoprire cosa ci fosse alla fine di quel tunnel. Non poteva credere ai suoi occhi quando si ritrovò dinanzi ad una piccola stanza interamente tappezzata di un velluto rosso. Appena vi entrò, una scultura rappresentante un cuore di pietra giaceva al centro della saletta. Si accostò ad essa, notando una scritta in lettere capitali: THE HEART OF THE CAVE.                                                           Rabbrividì quando lesse per la prima volta quel titolo. Poi lo lesse ancora una volta, per percepire qualche emozione. Ma non sentiva nulla se non rabbia. Perché soltanto quello poteva rappresentare il centro d'addestramento: un cuore beffardo e duro, di pietra. Un cuore che non ha pietà per nessuno anche se sanguina, vista la goccia di rosso che tinteggiava una parte di quella scultura.              

- Bella vero? - le chiese un ragazzo, appoggiato ad una parete con le mani custodite nelle tasche. Brigitte sussultò non appena sentì la sua voce. Si voltò, e Jackson era lì, con un elegante smoking nero e  i suoi  capelli come sempre un po' arruffati. Si avvicinò quasi titubante, sia per i tacchi che non sapeva portare e sia  perchè non era certa che la volesse accanto. Si addossò anche lei al muro e si accorse che da quella angolazione il cuore di pietra faceva davvero paura. Ma non quel timore che ti provoca un film horror o quello che si prova quando devi affrontare una situazione difficile. Era una paura diversa, quella che hai quando ti trovi di fronte a tanta cattiveria dovuta soltanto ad una perdita di speranza. Un cuore che si è indurito perché ha smesso di credere nell'amore o in qualsiasi altro valore. Per un momento sentì che potesse essere il suo, dato che per molti anni aveva buttato via i suoi sentimenti. Ma ora sapeva bene che non era così: il suo stava finalmente per germogliare e mai più avrebbe barattato ciò che provava per un po' di avidità. Anche se le cose sarebbero andate male con Jackson, lei non avrebbe mai smesso di credere in se stessa e in tutto quello che per lei era importante.

- A te piace? - rispose Brigitte con un'altra domanda.

- Certo. Apparentemente potrebbe sembrare solo una pietra, ma non lo è - replicò Jackson, puntando i suoi occhi sulla scultura - e quel cuore anche se impietrito può essere ancora ferito - questa volta spostò lo sguardo verso di lei. Non era sicura  che stesse parlando  ancora  dell'opera.                                                                                         Brigitte annuì leggermente con un'espressione piuttosto incupita. Il suo viso era diventato più pallido del solito, quasi spento.

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