"L'oscurità sembrò ricomparire nonostante avrebbe voluto aprire le persiane del suo cuore per fare entrare un po' di luce. Ma adesso era ancora troppo presto per svegliarsi."
Non poteva credere ai suoi occhi. Sembrava che il mondo le stesse letteralmente crollando addosso. In tutti questi anni aveva vissuto in una bolla d'acqua, e adesso, in un solo istante era scoppiata. Avrebbe voluto fuggire da quel mondo crudele e rifugiarsi nel suono del mare. Perchè non pensi che certe cose succedano davvero fino a quando non te le ritrovi davanti, come la pagina di un libro che non vuoi leggere. Ma non sempre si può voltare pagina, a volte devi soffermarti su quella e analizzare ogni singola parola, anche se può ferirti. E fu allora che Brigitte decise di riprendere in mano la situazione reagendo allo spaventoso scenario che aveva davanti. Nessuno si accorse di lei fino a quando le sue mani deboli divennero roccia e strattonarono uno dei suoi due coinquilini facendolo cadere a terra. L'altro che stava semplicemente guardando, quasi si risvegliò dal sogno che stava vivendo. Perchè fare del male ti fa sentire forte e potente, quando in realtà sei soltanto un vigliacco. Non si dovrebbe provare piacere a vedere una persona soffrire, ma come si fa a fuggire da chi vuole farti solo del male? Dove si trova la forza smarrita dopo esser stata schiacciata dal dolore? Brigitte avrebbe voluto dare una risposta a tutte queste domande, ma non era il momento giusto di pensare. Afferrò la mano della sua amica, come se la stesse salvando dalle grinfie di un mostro cattivo. Forse era davvero così. Scapparono immediatamente da quei serpenti, ma Brigitte non riusciva nemmeno a guardare Rose in faccia. Si sentiva colpevole per quello che era accaduto, per aver pensato che l'unica a soffrire lì, fosse lei. E invece, c'era chi si teneva il dolore a denti stretti come la sua compagna di stanza. Avrebbe voluto portarla in un luogo lontano, dove nessuno l'avrebbe più toccata. Brigitte era ormai in preda al panico, non sapeva dove andare. Nessun angolo di quella struttura poteva essere abbastanza sicuro in quel momento. Inoltre, vedere tremare Rose come una foglia non aiutava. Chiuse per un attimo gli occhi e provò a tranquillizzarsi. Allora si ricordò di suo padre che sin da quando era bambina le diceva di mantenere la calma anche nei momenti peggiori. E quasi istintivamente, le venne in mente la camera in cui era stata un'ora prima con Jackson. Sicuramente non era il posto adatto, ma non poteva fare altrimenti. Perciò strinse ancor più forte la mano della sua amica, trascinandola nel luogo più speciale della struttura. Camminavano rapidamente per evitare di incontrare qualcuno, ma in realtà volevano soltanto fuggire, o meglio, dissolversi completamente.
Una volta arrivate, la mora l'abbracciò come avrebbe fatto una qualsiasi sorella. Per la prima volta nella sua vita, Brigitte sentì di doversi prendere cura di qualcuno, di dover aiutare Rose a rifiorire.
La ragazza rimase impassibile, così impaurita da poter reagire. I suoi occhi color nocciola erano ora vitrei, incapaci di piangere. Al contrario del suo cuore, ormai prosciugato dalle troppe lacrime versate. Brigitte provò a superare quel suo sguardo assente e a leggere con empatia le sue emozioni. Cercò di andare oltre quei lividi che le avevano sporcato lo zigomo sinistro del viso, le braccia e soprattutto il cuore ormai divenuto violaceo. Eppure era difficile non soffermarsi su quei dettagli che avevano fatto di lei un essere indifeso. Si adagiarono sul parquet, come se rimanere in piedi fosse diventato faticoso. Anzi, come se vivere lo fosse. Brigitte le circondò le spalle con un braccio, e con una mano le accarezzava i capelli dorati, ora scompigliati e mossi, come spighe di grano scosse da un venticello estivo. Peccato che l'inverno era appena giunto e l'estate non sarebbe tornata ancora per molto tempo. Passarono lunghi minuti di silenzio, che sembravano ormai ore. Brigitte non faceva altro che contemplare la sua amica e avrebbe tanto voluto che le mostrasse la tempesta che aveva dentro. Perché sapeva che c'era. Riusciva addirittura a sentire il frastuono dei tuoni provenienti dal suo cuore. Per quanto potesse esser difficile, sperava che tirasse fuori quei demoni dalla sua testa. Allora decise di essere la prima a parlare. Se avesse cominciato lei a dire qualcosa, forse sarebbe stato più semplice per Rose esprimersi. Così spezzò quella quiete straziante che supplicava in ginocchio di essere interrotta.
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Non sei come le altre
Roman d'amour"Non sorridi, non piangi e non mostri i tuoi sentimenti nonostante io riesca a leggerli. Eppure mi piaci, non sei come le altre" Brigitte Smith ha perso sua madre durante l'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Da allora, ha passato il resto della...