"Erano ormai diventati figli dell'evasione, fuggitivi da sempre. Fuggivano dalle loro case, dal loro paese. Non avevano nulla da perdere, se non la mano dell'uno e dell'altra."
Per l'ennesima volta si ritrovarono a scappare da qualcuno. Ormai non era più una novità per loro. Erano profughi nella propria patria, senza avere una casa o un posto dove andare. Ed ora erano anche ricercati dalla polizia. Non poteva andare peggio di così.
- Direi che ci siamo - fece Jackson, cercando di riprendere fiato. Gli sembrava di rivivere un deja vu. Erano finiti di nuovo in un vicolo, come quando erano scappati quella prima volta dall'hotel. - Sì, ma non abbiamo molto tempo. Dobbiamo raggiungere Rose e Tobias - disse Brigitte, ansimando e togliendosi intanto il camice - Ma non possiamo andare in giro conciati così - aggiunse, ricordandosi di avere indosso ancora le robe dell'ospedale. Erano di un bianco sporco. Il suo pigiama sarebbe stato meglio di quell'obbrobrio.
- Forse so come fare - rispose lui, scrutandola quasi maliziosamente e rimanendo in silenzio. Il modo in cui la guardava la stava snervando e non poteva farlo in una situazione del genere.
- Vieni con me - la prese, allungando la mano. Se non fosse per come era vestito l'avrebbe scambiato per un principe. Gli afferrò la mano senza troppe pretese e arrivarono su una delle strade principali. C'era così tanta gente che forse nessuno avrebbe badato a loro.
- Scegli un negozio - la incitò guardando dinanzi a sé.
- Non vorrai mica... - replicò, con la fronte aggrottata mentre non capiva bene cosa le stesse suggerendo.
- E quindi? - le domandò tranquillo - Non dirmi che non l'hai mai fatto prima - si mise a ridere lui.
- Perchè tu sì? - iniziò quasi ad alterarsi. Poteva essere una buona idea, ma non sapeva se ne sarebbe stata capace. Anche se pensandoci, aveva fatto cose peggiori di questa.
- Brigitte, non abbiamo molto tempo - la rimproverò con tono scherzoso ripetendo ciò che aveva detto lei prima.
- E va bene - sbuffò, alzando gli occhi - Ma sceglilo tu il negozio - continuò. Erano su una delle strade più importanti di Roma, almeno così le sembrava. E la maggior parte dei negozi erano conosciuti.
- Quello lì - indicò con il dito un piccolo centro commerciale quasi alla fine della strada. Da lontano si vedeva un traffico di persone entrare ed uscire. Brigitte annuì, e proseguirono verso quella direzione. Gli andava dietro, come se non fosse davvero sicura di quello che stesse per fare. Le piaceva trasgredire le regole, ma questo non lo aveva mai fatto. Guardò a terra, fino a quando non arrivarono al negozio.
- Prima le signore - scherzò lui, lasciandola passare per prima.
- Non è divertente - disse mentre digrignava i denti. All'entrata c'erano due guardie. Quasi sbiancò a vederle. Nonostante ciò entrò anche se a testa bassa.
- Brigitte - la chiamò, mentre si avvicinava a dei vestiti - Non devi preoccuparti. Ce l'abbiamo sempre fatta, e ce la faremo anche adesso - provò a calmarla, mettendole una ciocca dietro l'orecchio - E comunque dovresti scegliere questo - le consigliò, spostando alcune grucce e prendendo un abito rosso. Un sorriso le spuntò naturalmente. Solo lui poteva riuscirci. Ma lei sapeva perché lo aveva scelto. Quello era lo stesso vestito che aveva indossato la notte prima che venissero portati al Cave.
- Io vado a trovare qualcosa - si dileguò - Ricordati di levare la placca antitaccheggio - le disse all'orecchio, e un brivido le risalì la schiena. Non aveva idea di come si facesse. Doveva provarci. Tanto ormai erano ricercati. Un crimine in più, un crimine in meno non non avrebbe fatto la differenza. Scelse qualcosa il meno appariscente possibile, e andò a provarselo in camerino. Diede un'occhiata in giro prima di entrare come se solo indossarlo fosse un reato e in un certo senso era così. Se lo misurò, e vide come quel tubino nero le rivestisse perfettamente i fianchi. Era come se fosse stato cucito appositamente per lei. Ma ora arrivava la parte difficile. Doveva togliere quell'affare attaccato al vestito. Strinse i denti, e cercò di staccarlo con le mani che, a furia di tirare, erano diventate rosse. Ma niente, non se ne veniva. D'altronde, non l'avevano messo per farlo togliere come se fosse la carta di una caramella. Soffocò una risata isterica, e pensò a se avesse qualche aggeggio con lei. Non aveva nulla. Uscì senza poter fare granché, e Jackson era proprio dietro la sua tenda. - Non potevi scegliere abito migliore - la esaminò con quei suoi occhi verdi e per un attimo, Brigitte si dimenticò di star facendo qualcosa di illegale.
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Non sei come le altre
Romance"Non sorridi, non piangi e non mostri i tuoi sentimenti nonostante io riesca a leggerli. Eppure mi piaci, non sei come le altre" Brigitte Smith ha perso sua madre durante l'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Da allora, ha passato il resto della...