"Come se entrambi stessero sfogando la loro rabbia, il loro dolore in quel bacio. Entrambi stavano cercando di appropriarsi del dolore altrui, di non farlo pesare all'altro"
- Per oggi abbiamo finito - enunciò Tobias, quasi ritornando dal suo stato di trance - Vi ricordo che oggi verrà celebrato il 17° anniversario del Cave. Siete pregati di non mancare. D'altronde, è l'unico evento che festeggiamo durante tutto l'anno - continuò lui, attirando l'attenzione dei suoi allievi. Essendo il loro allenatore, riusciva ad avere il pieno controllo su tutti. Per di più, era sempre molto chiaro e diretto. Qualità non facili da avere, ma non difficili da sviluppare.Quando Tobias finì di parlare, la folla di giovani formatosi attorno a lui si disgregò immediatamente e Brigitte non fece altro che seguire Jackson, il quale stava cercando in tutti i modi di evitarla.
-Oh, andiamo, che è successo tra te e Tobias? - gli chiese la ragazza senza troppi giri di parole, afferrandolo da un braccio. Aveva visto le occhiate minacciose che si scambiavano, e il desiderio di sapere cosa fosse accaduto al suo amico la logorava sin da quando si erano ritrovati.- Niente. Non è successo niente - dichiarò Jackson, scandendo ogni parola a denti stretti. Poi, si voltò, continuando a percorrere il corridoio che lo portava alla sua camera.
- Non penserai che io ti creda. Ti comporti così da quando ti ho chiesto dei lividi che hai sul volto - sbottò Brigitte acidamente, iniziando a perdere la pazienza.
- E va bene... - proferì Jackson, e questa volta fu lui a strattonarla dal braccio e a dirle di seguirlo nella sua stanza.
- So che ora penserai che sono un orgoglioso, un codardo, un vigliacco e tutto quello che vuoi - fece lui, chiudendosi la porta alle spalle - ma non ce l'ho fatta - pronunciò piano quelle ultime parole che risuonavano impotenti e insicure.
- Non ce l'hai fatta a fare cosa? - insistette lei, tentando di estrapolargli la verità.
- A venirti a cercare stanotte. Non avrei mai voluto lasciarti in pasto a quei maiali. Non te lo meritavi e non te lo meriti tutt'ora - il suo sguardo sembrava quello di un cagnolino impaurito, o semplicemente quello di un ragazzo che si sente in colpa per non aver aiutato la persona che ama.
- Non ho mai pensato che fossi un codardo. E non ti faccio una colpa per non essere venuto a cercarmi. D'altronde, non penso che avresti potuto fare molto.
Brigitte si avvicinò a lui, ancora appoggiato alla porta, e gli prese dolcemente la mano. La guardò per qualche secondo, e gliela accarezzò piano scoprendo come fosse forte e grande. Lui si irrigidì a quel contatto, ma quasi si sciolse quando la mano della giovane sfiorò il suo viso soffermandosi su quelle macchie violacee e verdastre che gli coloravano la guancia destra e poco più su. Le toccò delicatamente per paura di suscitargli dolore. Ma l'unica cosa che gli provocò fu sollievo. Il sollievo che si sente quando hai finalmente superato il dolore.
- E questi ematomi? - domandò Brigitte, sentendo che mancava ancora un tassello del puzzle.
-C'è una cosa che non ti ho detto. Durante la notte, mi ero alzato perché volevo trovarti. Non riuscivo a dormire sapendoti in pericolo. Ma quando ho provato a farlo... - si interruppe, perché ciò che stava per dire avrebbe potuto ferirla. O meglio, avrebbe potuto ferire lui e il suo orgoglio - Tobias mi ha steso - concluse semplicemente, senza andare troppo nel dettaglio. Aveva gli occhi lucidi, velati da quelle lacrime che rimangono intrappolate quando non vogliono uscire. Brigitte si mise in punta di piedi, e gli scoccò un profondo bacio. Le loro lingue si intrecciarono cercandosi disperatamente, mentre le mani del ragazzo le cingevano con forza il bacino per avvicinarla più a sé. Brigitte gli avvolse il collo con le sue candide braccia e per la prima volta, si sentì più leggera. Come se entrambi stessero sfogando la loro rabbia, il loro dolore in quel bacio. Entrambi stavano cercando di appropriarsi del dolore altrui, di non farlo pesare all'altro.
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Non sei come le altre
Romance"Non sorridi, non piangi e non mostri i tuoi sentimenti nonostante io riesca a leggerli. Eppure mi piaci, non sei come le altre" Brigitte Smith ha perso sua madre durante l'attentato alle Torri Gemelle del 2001. Da allora, ha passato il resto della...