37-Fuggita dal male, ma dalla morte?

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Milena pov's:

<<vieni>>mi giro trovando Liam alla porta. Annuisco intimidita dal suo sguardo. Fa cenno di seguirmi e io lo seguo. Mi porta alla stanza con una serie di serratura. In questa stanza c'ero io e solo a vederla mi vengono i brividi. Prende delle chiavi e smanetta con le serrature. Entra facendomi cenno di entrare. Entro trovando una ragazza dai capelli castani con lo sguardo basso, sembra che sta pensando a qualcosa, ma quando alza lo sguardo mi pietrifico. E' Roxy. Non doveva venire, era una trappola. Credevo che l'avrebbe capito.

<<controlla che non scappi>>ordina andandosene. Rivolgo il mio sguardo a Roxy che fissa ancora un punto indefinito, come se stesse pensando a qualcosa. Apro bocca per parlare, ma lei mi interrompe.

<<so cos'è questa stanza. E' la stanza in cui uccide le persone se non vogliono collaborare con lui. Immagino che ti abbia torturata per farti schierare dalla sua parte. Milena Sandez, figlia di un alcolista con istinti omicida che ora si trova in un centro di recupero da ben 3 anni e ancora non è uscito. Eri una ragazza così dolce e generosa e allora perché ti trovo in questa vita di merda? La risposta è Mona Sandez, non è vero? So che questa è una trappola come so che tu sei stata costretta a fare questi lavori sporchi. Sono venuta qui apposta, andiamocene>>mi guarda duramente. Ma cosa? Sono sconvolta dall'indifferenza di cui lo sta dicendo. Ha parlato così velocemente che ho paura che sto sognando. 

<<tu come sai queste cose?>>chiedo sussurrando.

<<pensi che non sia capace a ricavare qualche informazione?>>mi sorride. Le sorrido anch'io incerta. Pensavo che avrebbe bestemmiato fino alla fine contro di me, ma no. Inizia a fissare dietro di me, mi intima di fare silenzio con un gesto della mano e quando sento dei passi avanzare verso questa porta, capisco cosa stava facendo.

<<stai al gioco>>sussurra per poi prendere un piccolo vasetto vicino a lei e spaccarlo a terra. Sussulto leggermente per il rumore, ma mi riprendo stando al suo gioco.

<<ora ti faccio vedere io!>>alzo la voce per farmi sentire, ma non troppo sennò si capisce che è finzione. Prendo in mano dei grandi pezzi del vasetto dando l'impressione che l'ho rotto io.

<<che sta succedendo?>>mi giro verso la persona che ha parlato, Liam.

<<nulla che tu non abbia mai passato>>parla Roxy. Pensavo che avesse un po' di paura, ma nei suoi occhi vedo solo adrenalina. 

<<bada alla tua lingua, grazie a questa potresti ritrovarti con una pistola in testa. Ritorno tra qualche ora>>annuncia andandosene. Quando si allontana un bel po' chiudo la porta.

<<premi il pulsante del mio auricolare>>dice. Annuisco, mi avvicino al suo orecchio trovando un auricolare trasparente, ma trovo una lucina verde facendomi capire che lì vicino c'è un piccolo pulsante. Dopo di aver premuto il pulsante, le chiedo che intenzioni ha.

<<Mason sono Roxy, sono nella stanza blindata, qui dentro c'è una password che ci fa uscire riesci a capire qual è? Mason? Ci sei?>>si acciglia.

<<Mason ci sei? Ragazzi?>>chiede.

<<Ragazzi?>>chiede di nuovo. Smette di parlare iniziando a fissare un punto fisso facendomi capire che sta pensando. Alza la testa verso di me.

<<dobbiamo fare tutto da sole. Chiudi quella porta a chiave. C'è un passaggio qui dentro, una volta Liam ne aveva parlato. Slegami>>dice. Annuisco slegandola. Si alza in fretta come se non avesse nessun crampo.

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<<ehi vieni qui>>mi chiama. Mi avvicino a lei.

<<questo non mi sembra un muro, sembra una porta>>tasta un po' per poi spostare qualcosa. Spalanco gli occhi, non ci avevo mai fatto caso, ma lei ha più esperienza. Io so solo spaventare le persone.

<<questa parte è solo dipinta, ma c'è una porta>>la apre rivelando un uscita. La porta fa un rumore che rimbomba, scommetto che di là hanno sentito. 

<<corriamo>>mi prende la mano e iniziamo a correre. Quando corriamo, non incontriamo nessuno, perciò continuiamo a correre fino a quando vediamo due guardie a 10 metri da noi. Guardo Roxy nel panico.

<<corri più forte che puoi e gira verso destra, ci sono i ragazzi>>mi sussurra all'orecchio.

<<e tu?>>chiedo. Non posso lasciarla sola. Giro la testa di scatto quando sento dei passi avanzare verso di noi.

<<corri!>>esclama andando verso i due omoni. Faccio quello che mi dice. 

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<<che ci fai qui?>>sento qualcosa di metallico sulla mia tempia. E' la mia fine. Mi giro verso chi mi sta puntando la tempia. Mi trovo a faccia a faccia con Liam che mi sorride come uno psicopatico.

<<hai giurato di stare con me e sai cosa succede se non rispetti un giuramento? Te ne vai all'inferno>>sento uno sparo e un dolore atroce alla gola. Mi ha sparata, ma prima di perdere i sensi, sento le sirene.

<<io...andrò all'inferno, ma tu...andrai in prigio...>>non finisco la frase, inalo il mio ultimo respiro prima di chiudere gli occhi. 

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Roxy pov's:

do un calcio al ginocchio a tutti e due, mentre si stavano riprendendo. Ne approfitto per scappare da loro e raggiungere gli altri. Spero che Milena sia arrivata da loro.

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<<James!>>esclamo. Si gira verso di me sorridendomi.

<<avete preso Luke e mamma?>>chiedo con il fiatone.

<<si, i ragazzi si stanno occupando di loro>>annuisco.

<<Milena? Vi ha raggiunti?>>chiedo mentre vado verso il furgone seguita da lui. Vedo tutti i ragazzi, ma Mason...?

<<ehm...no, perché avrebbe dovuto raggiungerci?>>chiede. Questa sua frase mi allarma, ma però non vedere Mason mi allarma di più.

<<ragazzi, sta arrivando la polizia, nascondete tutte le armi>>sgrano gli occhi.

<<ma sei fuori di testa? I genitori di Liam ci incastreranno>>sbraito contro di lui. Scuote la testa sorridendo.

<<no, loro sono già che lo aspettano...in cella. Hanno fatto affari sporchi con qualcuno>>gli lancio un'occhiataccia. Non deve parlare così dei genitori quando c'è Grayson. Grayson non ha mai avuto il loro affetto e l'affetto del fratello. I genitori preferivano il più grande, Liam. Solo poco dopo Mason capisce la mia occhiataccia.

<<Gray...>>viene interrotto da quest'ultimo. 

<<sono felice che sono tutti dentro. Hanno fatto cose non belle e meritano solo di marcire>>gli sorrido rassicurandolo. No, non è del tutto felice. Un po' è rimasto deluso dalla sua famiglia, ma è contento che la giustizia sta compiendo il suo lavoro sulla sua famiglia. 

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<<un'ultima domanda...conoscete questa ragazza?>>

<<Milena?>>chiedo incredula. Ecco perché non l'ho trovata insieme agli altri.

<<dov'è? Che cos'è successo?>>chiedo. Il tenente mi guarda con freddezza, come se fosse annoiato dal suo lavoro. Su con la vita!

<<la squadra ha trovato la ragazza a 17 metri dalla struttura, visto che la sua famiglia non è al momento disponibile, vi diremo le sue condizioni. I paramedici l'hanno trovata sanguinante e le hanno estratto la pallottola con molta difficoltà. La pallottola era molto in profondità del collo. C'erano possibilità di sopravvivenza, ma la ragazza aveva un tumore alla trachea...se era una persona a voi cara, vi porgo le mie condoglianze>>



La mia bellissima cazzata di sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora