39-Ricordi

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<<ehi Roxy! Lei è Nora, Nora lei è Roxy>>sorrido alla ragazza bruna che cerca di nascondersi coi suoi capelli. E' molto buffo il suo comportamento, sembra una bambina.

<<ciao>>dice timidamente. Mamma, Luke e Nora sono usciti dall'ospedale qualche sera fa. Ora credo che le cose si stanno sistemando...quasi. Manca un tassello, l'UCLA. Sono grande, non faccio più le gare clandestine e devo vivere indipendentemente, senza nessun aiuto. Credo che ritornare all'UCLA sia la cosa migliore, ma se ci vado, incontrerò Hope. Hope è rimasta a Los Angeles, insomma, non faceva parte e non fa parte della vita clandestina, quindi è rimasta lì. Cole mi ha detto che manco a Hope e che vorrebbe prendersi a schiaffi da sola per avermi giudicato. Ma ok, ora non resta altro che incontrarla, parlare, urlare dalla gioia e fare una battaglia di cuscini. Ma ci sono dei conti in sospeso, con la polizia. Ci sarà un processo e io devo mandare in prigione Liam. Ci dovrebbero essere anche i suoi uomini, ma hanno trovato degli indizi che riportano solo a Liam, quindi ai suoi uomini hanno fatto solo una multa che ovviamente con i soldi sporchi sono riusciti a scontarla. 

<<andiamo a mangiare tutti insieme qualcosa?>>chiede mia madre. 

<<scusa Miranda ma io e Nora volevamo stare un po' insieme>>si scusa Luke. Mia mamma gli sorride per rassicurarlo.

<<oh fa niente. E voi? Si? Ok andiamo!!>>esclama con tanto entusiasmo da farmi spaventare. Grayson e Mason iniziano a ridacchiare abituati al suo comportamento, mentre Cole non sa cosa fare e cosa dire, mia mamma lo sta letteralmente mangiando con gli occhi e James, il mio caro fratellone, manda delle occhiatacce a me e mia mamma.

<<sono tutti fidanzati qui, ma perché sono sfigato?>>inizia a lamentarsi. Scoppio a ridere vedendo la sua faccia infastidita.

<<e tu cosa ridi? Sembra che hai appena visto una banana senza buccia>>scoppio a ridere, ma quando gli altri mi guardano straniti e guardano male James, capisco che ha usato un doppio senso. La leggenda narra che Roxana Davis stia rincorrendo il suo caro fratellone innocente per strozzarlo con le sue stesse mani.

<<sono più veloce di te!>>esclama ridendo come un matto. Ringhio infastidita da quella frase. E' vero, essendo più palestrato e più gigante di me, nella corsa mi supera.

<<ma tanto Cole ti ha già fatto provare la banana senza buccia, vero? In un ristorante chiamato stanza da letto e...>>riesco a raggiungerlo e gli do un pugno sulla schiena.

<<ahia, mamma! Mi ha fatto male>>finge un espressione di dolore. Gli do uno schiaffo sulla nuca.

<<stupido>>inizio a ridere.

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<<ti piace proprio il caffè vedo>>mi sbeffa James. Gli mostro il dito medio facendo ridere tutti, ma tranne uno.

<<Cole...?>>lo scuoto mentre guarda un punto fisso davanti a se. Non mi nota, lo scuoto più e più volte, ma continua a tenere lo sguardo su quel punto fisso. La smetto di scuoterlo, seguo il suo sguardo. Si alza continuando a guardare freddamente quel punto indefinito e inizia a camminare. Mi alzo anch'io seguendolo, ma quando si gira notando che ci sono anch'io e gli altri presenti che lo guardano confusi, mi prende il braccio.

<<resta qui>>asserisce freddo. 

<<Cole, ma che>>mi stringe il braccio. Riesco a spostare un po' il suo corpo dalla mia vista e riesco a notare che qualcuno sta venendo verso di noi. Indossa un berretto nero, la felpa della squadra di football e dei jeans neri. Mi scanso da Cole e mi dirigo con passo deciso verso quest'individuo, solo ora noto che ha gli occhiali da sole. Si toglie gli occhiali da sole e mi guarda sorridendo. Mi acciglio.

<<Roxy Davis, piacere di rivederti>>dice sorridendo. Nel suo sorriso trovo incertezza se sorridere o meno, mentre i suoi occhi non so perché, ma sono un libro aperto. Nei suoi occhi scorgo, incertezza, perplessità, paura, malinconia e speranza. Quest'ultima sembra di più di tutte le altre. Se la luce della speranza nei suoi occhi è così tanta? Allora per cosa spera?

<<chi sei?>>sospira. 

<<Tony Walker, ti ricordi di me?>>lo squadro dalla testa ai piedi, cercando di ricordarmi, ma la sua faccia mi è sconosciuta. Scuoto la testa lentamente. 

<<mi hai scambiata per qualcun altro credo, io non sono...>>la persone che cerchi. Volevo finire la frase, ma tira fuori un oggetto che mi fa ricordare tutto. Un braccialetto dei minions. 

INIZIO FLASHBACK:

<<Tony, questo è per te. Saremo sempre insieme>>gli do un braccialetto con un minions sopra. Questo braccialetto me l'aveva dato la vicina di casa e mi aveva detto di darlo alla persona più importante della mia vita. Per ora la persona più importante della mia vita è Tony. 

<<Ixy anch'io ho qualcosa per te. Tieni>>mi passa una collanina con delle zampette di un cane e con una scritta dietro: "nella giungla ci si da una zampetta". Mi commuovo avendo le lacrime agli occhi e d'istinto lo abbraccio.

<<ti voglio bene Ixy>>ricambio con un "anch'io". 

FINE FLASHBACK

<<c'è l'hai ancora>>alzo lo sguardo su di lui. Il mio migliore amico delle medie e del liceo, ma ci eravamo persi di vista. Mi tocco istintivamente il collo, trovando la collanina che mi aveva regalato. Mi avvicino a lui e senza pensarci gli avvolgo le braccia al collo. Ho risolto il "dilemma dei suoi occhi", sperava nel ricordarmi chi sia.

<<mi spiegate?>>


La mia bellissima cazzata di sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora