<<ehi Roxy! Lei è Nora, Nora lei è Roxy>>sorrido alla ragazza bruna che cerca di nascondersi coi suoi capelli. E' molto buffo il suo comportamento, sembra una bambina.
<<ciao>>dice timidamente. Mamma, Luke e Nora sono usciti dall'ospedale qualche sera fa. Ora credo che le cose si stanno sistemando...quasi. Manca un tassello, l'UCLA. Sono grande, non faccio più le gare clandestine e devo vivere indipendentemente, senza nessun aiuto. Credo che ritornare all'UCLA sia la cosa migliore, ma se ci vado, incontrerò Hope. Hope è rimasta a Los Angeles, insomma, non faceva parte e non fa parte della vita clandestina, quindi è rimasta lì. Cole mi ha detto che manco a Hope e che vorrebbe prendersi a schiaffi da sola per avermi giudicato. Ma ok, ora non resta altro che incontrarla, parlare, urlare dalla gioia e fare una battaglia di cuscini. Ma ci sono dei conti in sospeso, con la polizia. Ci sarà un processo e io devo mandare in prigione Liam. Ci dovrebbero essere anche i suoi uomini, ma hanno trovato degli indizi che riportano solo a Liam, quindi ai suoi uomini hanno fatto solo una multa che ovviamente con i soldi sporchi sono riusciti a scontarla.
<<andiamo a mangiare tutti insieme qualcosa?>>chiede mia madre.
<<scusa Miranda ma io e Nora volevamo stare un po' insieme>>si scusa Luke. Mia mamma gli sorride per rassicurarlo.
<<oh fa niente. E voi? Si? Ok andiamo!!>>esclama con tanto entusiasmo da farmi spaventare. Grayson e Mason iniziano a ridacchiare abituati al suo comportamento, mentre Cole non sa cosa fare e cosa dire, mia mamma lo sta letteralmente mangiando con gli occhi e James, il mio caro fratellone, manda delle occhiatacce a me e mia mamma.
<<sono tutti fidanzati qui, ma perché sono sfigato?>>inizia a lamentarsi. Scoppio a ridere vedendo la sua faccia infastidita.
<<e tu cosa ridi? Sembra che hai appena visto una banana senza buccia>>scoppio a ridere, ma quando gli altri mi guardano straniti e guardano male James, capisco che ha usato un doppio senso. La leggenda narra che Roxana Davis stia rincorrendo il suo caro fratellone innocente per strozzarlo con le sue stesse mani.
<<sono più veloce di te!>>esclama ridendo come un matto. Ringhio infastidita da quella frase. E' vero, essendo più palestrato e più gigante di me, nella corsa mi supera.
<<ma tanto Cole ti ha già fatto provare la banana senza buccia, vero? In un ristorante chiamato stanza da letto e...>>riesco a raggiungerlo e gli do un pugno sulla schiena.
<<ahia, mamma! Mi ha fatto male>>finge un espressione di dolore. Gli do uno schiaffo sulla nuca.
<<stupido>>inizio a ridere.
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<<ti piace proprio il caffè vedo>>mi sbeffa James. Gli mostro il dito medio facendo ridere tutti, ma tranne uno.
<<Cole...?>>lo scuoto mentre guarda un punto fisso davanti a se. Non mi nota, lo scuoto più e più volte, ma continua a tenere lo sguardo su quel punto fisso. La smetto di scuoterlo, seguo il suo sguardo. Si alza continuando a guardare freddamente quel punto indefinito e inizia a camminare. Mi alzo anch'io seguendolo, ma quando si gira notando che ci sono anch'io e gli altri presenti che lo guardano confusi, mi prende il braccio.
<<resta qui>>asserisce freddo.
<<Cole, ma che>>mi stringe il braccio. Riesco a spostare un po' il suo corpo dalla mia vista e riesco a notare che qualcuno sta venendo verso di noi. Indossa un berretto nero, la felpa della squadra di football e dei jeans neri. Mi scanso da Cole e mi dirigo con passo deciso verso quest'individuo, solo ora noto che ha gli occhiali da sole. Si toglie gli occhiali da sole e mi guarda sorridendo. Mi acciglio.
<<Roxy Davis, piacere di rivederti>>dice sorridendo. Nel suo sorriso trovo incertezza se sorridere o meno, mentre i suoi occhi non so perché, ma sono un libro aperto. Nei suoi occhi scorgo, incertezza, perplessità, paura, malinconia e speranza. Quest'ultima sembra di più di tutte le altre. Se la luce della speranza nei suoi occhi è così tanta? Allora per cosa spera?
<<chi sei?>>sospira.
<<Tony Walker, ti ricordi di me?>>lo squadro dalla testa ai piedi, cercando di ricordarmi, ma la sua faccia mi è sconosciuta. Scuoto la testa lentamente.
<<mi hai scambiata per qualcun altro credo, io non sono...>>la persone che cerchi. Volevo finire la frase, ma tira fuori un oggetto che mi fa ricordare tutto. Un braccialetto dei minions.
INIZIO FLASHBACK:
<<Tony, questo è per te. Saremo sempre insieme>>gli do un braccialetto con un minions sopra. Questo braccialetto me l'aveva dato la vicina di casa e mi aveva detto di darlo alla persona più importante della mia vita. Per ora la persona più importante della mia vita è Tony.
<<Ixy anch'io ho qualcosa per te. Tieni>>mi passa una collanina con delle zampette di un cane e con una scritta dietro: "nella giungla ci si da una zampetta". Mi commuovo avendo le lacrime agli occhi e d'istinto lo abbraccio.
<<ti voglio bene Ixy>>ricambio con un "anch'io".
FINE FLASHBACK
<<c'è l'hai ancora>>alzo lo sguardo su di lui. Il mio migliore amico delle medie e del liceo, ma ci eravamo persi di vista. Mi tocco istintivamente il collo, trovando la collanina che mi aveva regalato. Mi avvicino a lui e senza pensarci gli avvolgo le braccia al collo. Ho risolto il "dilemma dei suoi occhi", sperava nel ricordarmi chi sia.
<<mi spiegate?>>
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La mia bellissima cazzata di sempre
RandomRoxy, non è la ragazza come tutte le altre, rimane fredda e distaccata dal mondo per non soffrire di nuovo. Fa gare clandestine come se fossero un gioco. Per lei è tutto un gioco! Ma tiene nascosta la sua identità, nessuno sa il genere perciò la chi...