40- Sfogo: qualcosa di affilato

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<<vedo che hai trovato il tuo Lucifero, ora però devo dirti una cosa importante>>diventa serio. Tira fuori un tablet dal suo zaino e ci armeggia un po' e poi lo alza facendoci vedere una foto di una ragazza, ma non una ragazza qualunque.

<<lei, la conosci vero? Certo che la conosci. Ora ti spiego tutto e non interrompermi, grazie. Io facevo parte della vita clandestina, trasportavo la merce da una città all'altra e nella vita clandestina la merce non è altro che droga. Lo facevo per via di mia madre, mio padre ci ha lasciati per una donna più giovane di lui nel bel mezzo di una crisi economica. Stavamo rischiando di perdere la casa e un giorno ho incontrato un amico di mio padre, che poi non è così tanto amico. Mi ha proposto di far parte del suo giro perché stava perdendo troppi uomini. Domandai subito cosa e mi rispose che potevo partecipare alle scommesse, alle gare, portarmi a letto donne che non conoscevo neanche ma sai il mio orientamento sessuale. Da questa roba ne sono uscito un anno fa. Ritorniamo a questa ragazza, Hope Jones, affetta da un disturbo ossessivo compulsivo, per tranquillizzarsi usa un pugnale e ti dico che non fa cose belle con questo pugnale. Menomale che ti sei allontanata da lei. Si stava avvicinando a te e a Grayson Blond per arrivare a Liam Blond, il ragazzo di cui è innamorata. La prossima vittima saresti stata tu se non fosse che in questo periodo si sta tranquillizzando>>

<<Hope è mia sorella>>stringe i pugni. 

<<ma nei suoi occhi leggevo sempre allegria, spensieratezza e sincerità>>Tony mi guarda comprensivo. Gli occhi non dovrebbero essere sempre sinceri e lo specchio dell'anima?

<<è il conoscere una persona che è un libro aperto, mentre gli occhi se non li conosci bene ingannano spesso e volentieri>>dice. Annuisco rassegnata dal fatto che quello che detto è una cosa saggia e che gli occhi sconosciuti ingannano spesso e volentieri. Abbasso lo sguardo e lo punto sulle scarpe blu Nike di Cole. Lentamente alzo la testa per vedere la sua espressione e fidatevi, è meglio non chiedergli "ehi amico, come butta". Mi giro ricordandomi che c'è Grayson, il ragazzo di Hope o non più. Ha la testa abbassata rivolta al piatto e io mi sento tradita e schifata dalla mia vita. "La vita ti riserva un sacco di sorprese" cit.

<<tu...come fai a sapere queste cose?>>chiede Cole. 

<<io di tutto e di tutti>>la sua risposta.

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ripenso alle parole di Tony, alle espressioni di Cole e Gray e di conseguenza anche della risposta finale di Tony che mi fa sorgere una domanda.

<<Tony, ma se sai i movimenti di Hope..ora dov'è?>>chiedo. 

DUE GIORNI PRIMA....

Hope pov's:

<<chi si rivede>>sorride psicopatico. Gli sorrido di rimando. Da fuori le persone penseranno che ho sorriso da troia, ma io ho sorriso con amore. 

<<come stai Liam?>>marchio il suo nome in modo sensuale, cosa che a lui non dispiace. Il classico playboy pericoloso. 

<<male in questa prigione, non c'è nessun poliziotto femmina>>gli sorrido maliziosa. 

<<se vuoi posso diventare una poliziotta>>faccio finta di guardarmi le unghia. 

<<si ma volevo una che si chiama Roxy>>dice diventando serio. Il mio sorriso svanisce solo a sentire quel nome. Roxy di qua, Roxy di la. Insomma, sempre questo nome, sempre questa persone in mezzo alle ovaie. 

<<Roxy non ti ama, ma io si>>gli sorrido anche se sento la disperazione salirmi. Io lo amo, lui deve amare me, non quella che si fa mio fratello. 

<<non mi interessa dei tuoi sentimenti per me, io voglio lei>>parla seriamente. Prendo la sua mano e la stringo il più forte che posso. La stringo di più conficcando le mie unghie nella sua pelle. Lo sento ringhiare tra i denti

<<io amo te, tu ami me>>sorrido, lascio la sua mano che è diventata viola e con alcuni segni di cui fuoriesce il sangue. Mi guarda con astio, una cosa che mi ha fatto sempre eccitare, ma ora mi fa disperare. 

<<io pensavo che tu mi amavi, per questo ti ho aiutato. Tu mi amavi ma si è messa...>>mi ferma.

<<no, io non ti amo, non amo una troia illusa. Io voglio lei>>mi alzo di scatto sentendo quest'affermazione e la disperazione salire. Non posso e non voglio che stia con qualcun'altra. Lui deve stare con me perché lui mi ama e io amo lui. Ma dopo quest'affermazione posso andare all'inferno. Non riesco a vederlo innamorato di qualcun'altra. Non voglio che lui voglia Roxy, ma la vuole...quindi me ne vado dritta all'Inferno.

<<se non ti posso avere io, non posso vederti con qualcun'altra>>tiro fuori il mio taglierino che tengo sempre sulla tasca del reggiseno e mi accanisco sul mio collo cercando di tagliarmi la gola. Liam mi guarda indifferente, menefreghista di quel che sta succedendo. Dovrebbe salvarmi, non guardarmi indifferente come se lui non mi ama. Ma lui non mi ama. Inizio a sentire un formicolio agli arti inferiori e superiori e sento l'anima abbandonare il corpo. Sento una sensazione di pace e felicità. Una felicità inesistente. Inizio a ridere ormai in fin di vita. Ridacchio senza fiato, senza sapere il motivo. 


Spazio d'autrice:

questo capitolo è molto corto, lo so e mi scuso, ma in questi giorni sono piena e indaffarata di cose da fare. La scuola sta per finire e si avvicina l'estate. La scuola finisce e l'ultimo giorno di scuola sono sicura che, ritornerò a casa con le lacrime agli occhi e con un sorriso malinconico, ma pensando all'estate, queste due cose se ne vanno via. Però, non sono una ragazza d'estate, io amo l'inverno. Soprattutto per le felpe enormi che mi fanno sentire protetta e anche se è una cosa strana, adoro quando la notte si cerca di riscaldarsi con le coperte, mi fa sentire...abbracciata e amata. Si sono strana.
Ditemi la vostra, felici per la fine della scuola e per l'arrivo delle vacanze? Qual è la vostra stagione preferita e perché?? ❤💋💕

La mia bellissima cazzata di sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora