5-Grayson

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<<ehi? mi senti?>>mi chiama Hope. Mi risveglio dal mio stato di trance e la guardo annuendo.

stavo pensando a ieri...quel fottuto coglione donnaiolo, mi ha baciata. Mi ha baciata e io come una stupida ho ricambiato. Stupida come sono io, ho provato lo zoo. Stupida come sono, ero andata da lui stamattina per chiarire e che fa? Si porta a letto un'altra. Ok, ho avuto molti attacchi di quasi stupro o limone indesiderato, ma non so perché ma mi è piaciuto. Io che respingo i maschi, ho ricambiato a quel fottuto coglione. Ok, sembro una psicopatica.

<<OOOH>>vengo colpita da un cuscino e vedo davanti a me Hope. 

<<si?>>chiedo.

<<mi stavi ascoltando?>>chiede sospettosa. Annuisco e lei si avvicina.

<<di che stavo parlando?>>alzo le spalle per come dire non lo so.

<<a che stavi pensando?>>chiede diventando seria e sedendosi vicino a me. Sbuffo e le dico del bacio.

<<io e il bastardo di tuo fratello ci siamo baciati>>sbuffo di nuovo. Si, credo che sia diventato un vizio. A quel punto spalanca gli occhi boccheggiando.

<<oh mio dio! Devo trovare una ship!>>dice saltellando di qua e di là.

<<Hope, posso stare da sola?>>le chiedo inutilmente visto che non mi sta a sentire. Sbuffo prendendo il mio quadernino, sul quale disegno spesso e vado fuori. Esco dal dormitorio femminile ed esco dall'edificio andando in giardino. Mi guardo intorno assicurandomi che non ci sia nessuno e scavalco un muro di legno che, mi fa portare dritta alla mia macchina. Prendo le chiavi entrando in macchina e la accendo. Inizio a guidare per qualche minuto, finché non trovo un bel panorama da disegnare. Mi fermo vedendo il posto giusto. C'è un laghetto, molto bello e con l'acqua limpida. Mi piacerebbe molto disegnare e infatti è ciò che faccio.

Mi siedo sotto un albero e disegno. Mi rilassa disegnare. L'arte me l'ha insegnata mio padre. Noi avevamo in comune molte cose soprattutto i motori. Lui non faceva quelle clandestine, ma le gare in moto, ma poi quel giorno...in cui ha battuto il padre di Liam e per vendicarsi suo padre lo uccise...per la famiglia Blond, uccidere era un gioco...e lo è ancora.

solo ora penso di quanto io sia una pessima figlia. Non sono ancora andata a salutarlo. Mi ricredo, in quel giorno in cui il mio intento era di andare a trovarlo, era difficile ma mi sono dimostrata indifferente. Tanto alla fine non ci sono andata. Sarei scoppiata in lacrime come ora. 

non mi sono neanche accorta che ho fatto solo una linea curva e basta. Mi asciugo le lacrime e vado verso la macchina. Entro e prendo un respiro profondo. 

Sei forte! Andrà tutto bene, Roxy!

inizio a guidare e in meno di 5 minuti sono già al college. Nascondo la mia macchina e scavalco il muro di legno. Quando sono in alto del muro, sento un applauso.

<<birbantella>>quella voce...

<<Grayson, che vuoi e che ci fai qui?>>chiedo al mio ex migliore amico. L'unica pecca è che il fratello di Liam...

Sospira e mi porge la mano per aiutarmi a scendere. Ignoro il suo gesto e facendo un salto scendo.

<<Roxy, mi manchi. Ero contrario al piano>>gli scende una lacrima e non posso altro che vedere sincerità. Gli salto addosso e scoppio a piangere. Il suo pregio è che non sa mentire.

<<shh, lui non vuole vedere sua figlia triste>>mi sussurra accarezzandomi la schiena.

<<Gray, ti credo, ma che ci fai qui?>>chiedo scendendo e asciugandomi le lacrime.

<<sono qui per te e comincio sta noia di università dal secondo anno>>alza gli occhi al cielo. Sghignazzo ricordando che a lui non vanno a genio le scuole. Mi guarda e gli compare un sorriso.

<<e tu birbantella? Perché stavi scavalcando il muro?>>chiede.

<<sono andata a disegnare, ma non ci sono riuscita>>gli sorrido. D'un tratto il suo sorriso si spegne.

<<Roxy, stai attenta ti prego. Mio fratello è da queste parti e ti potrebbe trovare. A proposito...fai ancora gare clandestine?>>chiede. Ricordo che quando ci andavo, mi faceva la ramanzina. Sorrido a quei ricordi.

<<si Gray e tranquillo, ho già incontrato tuo fratello>>gli riferisco raccontandogli del nostro patto. Lo vedo arrabbiato e preoccupato quando gli dico di aver incontrato suo fratello.

<<ok, basta. Mi racconti dopo, ok? Ora voglio passare del tempo con te>>gli sorrido e lo affianco mentre scavalchiamo il muro di legno e andare in un bar nelle vicinanze.

La mia bellissima cazzata di sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora