CAPITOLO 16

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«Come hai fatto a trovare il mio indirizzo?» domanda allora Niccolò, bevendo un sorso di vino rosso dal calice poggiato sul tavolino basso davanti al divano. Sia lui che Baby sono già al secondo bicchiere di vino. Niccolò, infatti, sa che ha bisogno di un po' di alcol per affrontare quella serata. La ragazza seduta dalla parte opposta del divano, accovacciata, con le gambe piegate esorto il sedere, lo guarda e trattiene un sorriso colpevole. Si è presentata a casa sua senza preavviso e Niccolò ha dovuto inviare un messaggio alla persona che aspettava per dire che quella sera tutto sarebbe stato rimandato. Baby non gli ha neanche dato il tempo di parlare che è entrata e si è accomodata subito sul divano, poggiando la borsa sulla poltroncina accanto alla TV. Così Niccolò aveva alzato le spalle e l'aveva lasciata entrare e subito era corso in cucina a tirare fuori il polpettone dal forno altrimenti sarebbe bruciato. In realtà nessuno dei due però sembrava avere fame. A Niccolò lo stomaco si era chiuso non appena aveva visto entrare Baby in casa e, presagendo una serata molto lunga, aveva stappato una bottiglia di Merlot che teneva di riserva per le occasioni necessarie. E quella sera sembrava proprio essere una di quelle.
Baby si passa una mano fra i capelli, portandoli indietro. Niccolò nota solo ora che ha i capelli molto corti, quasi a caschetto, attraversati da diversi riflessi ramati che sono ben evidenziati sotto la luce chiara della lampada lì in salone.
«Aspettavi qualcuno?» chiede allora Baby, sviando la domanda di Niccolò. Quest'ultimo beve un altro sorso di vino ed inarca un sopracciglio.
«Qui l'Ispettore sono io e le domande le faccio io,» afferma serio.
Baby alza gli occhi al cielo e sorride sfacciata, «Una volta che ti togli la divisa sei un ragazzo come gli altri».
Niccolò sbuffa perché in effetti Baby non ha tutti i torti, ma «Comunque non si risponde ad una domanda con un'altra domanda».
Baby fa spallucce, «Be', ma nemmeno tu hai risposto alla mia» gli fa notare con un sorriso divertito, sorseggiando altro vino. Niccolò si sofferma a guardare le labbra di Baby che avvolgono delicatamente il bicchiere e già sente la lucidità venir meno. Sarà colpa dell'alcol, certo, ma quella ragazza fa la sua parte e sa il fatto suo. Baby sbatte l'anello che porta al dito indice contro il bicchiere e Niccolò si riscuote da quei pensieri invasivi. Mette su uno sguardo scocciato e «Vuoi sempre averla vinta tu eh?» le domanda retoricamente e Baby ridacchia, sollevando le spalle con sfacciataggine e «La maggior parte delle volte, sì» risponde senza esitare. L'alcol la rende molto più sicura di sé - non che non lo sia di solito, ma l'alcol le dà una marcia in più - e poi stuzzicare Niccolò la diverte da impazzire. Non le sfuggono gli sguardi che lui le lancia, sguardi desiderosi e lo stesso fa lei quando Niccolò si porta una mano sulla barba leggera che gli copre il mento. Baby ricorda ancora la sensazione della barba che le punzecchiava delicatamente il volto e, invece di darle fastidio, l'aveva fatta sospirare di piacere.
«Comunque no,» mente Niccolò, «non aspettavo nessuno,» - la guarda dritta negli occhi e «Ora rispondi tu alla domanda. Come hai avuto il mio indirizzo?».
Baby allora annuisce e posa il calice quasi vuoto sul tavolino per poi mettersi comoda sul divano e fissare Niccolò dritto negli occhi con la stessa sicurezza che l'aveva contraddistinta da quando aveva messo piede in casa di Niccolò. Afferra una ciocca di capelli e la rigira fra le dita mentre fissa Niccolò dritto negli occhi, quelli di Baby luminosi e divertiti.
Niccolò sa perfettamente cosa sta facendo Baby: lo sta stuzzicando. Lui però non ha intenzione di fare resistenze perché se è sicuro di una cosa, è che desidera Baby da quando si sono avvicinati nel suo ufficio.
«Diciamo che quando vai a letto con qualche agente riesci poi a ottenere le informazioni che vuoi...» lo stuzzica Baby, mentendogli spudoratamente. Niccolò però sgrana gli occhi e la guarda.
«Cosa? Sei andata a letto con uno dei miei agenti?» domanda con tono sorpreso e anche un po'... infastidito. Baby cerca di trattenere il sorriso, ma davanti alla faccia sconvolta di Niccolò non ci riesce e scoppia a ridere rumorosamente, tenendosi la pancia mentre «Che faccia che hai! Ci sei cascato in pieno!» esclama la ragazza tra una risata e l'altra mentre Niccolò inizia a squadrarla in malo modo, «Sei assurdo!» continua Baby sotto gli improperi di Niccolò «Ma vaffanculo!» esclama dal profondo del suo cuore, buttandosi sul calice di vino e finendolo. La risata di Baby rimbomba nel piccolo saloncino e Niccolò si rende conto che quella casa era sempre così silenziosa mentre adesso, con quella ragazza seduta dalla parte opposta del divano, sembra rumorosa. Non può non sorridere davanti alla risata di Baby. Si sta davvero divertendo e la sua sembra la risata di una bambina. Da quando si erano conosciuti non l'aveva mai vista ridere con così tanta gioia e questo, inevitabilmente, lo rallegra un po' perché quella ragazza ne ha passate tante - e tante ne dovrà ancora passare - e un po' di allegria le fa solo che bene. Lui però non ride altrettanto e Baby, calmando le risate, con ancora il sorriso stampato in faccia, lo guarda e «Non mi dire che ci sei rimasto male! Tanto, anche se fossi andata a letto con qualcuno dei tuoi agenti, cosa te ne sarebbe importato?» domanda Baby, apparentemente senza dare peso alle parole, ma Niccolò scorge negli occhi di lei l'attesa di una qualche risposta da parte sua. Quest'ultimo allora decide di fare spallucce e mettere su uno sguardo disinteressato mentre «Niente, non me ne sarebbe importato niente,» risponde e se il suo sguardo può sembrare credibile, il cuore invece sembra dire tutt'altro. Infatti per un attimo immagina Baby tra le braccia di Gabriele o di qualche altro agente della centrale di polizia e sente lo stomaco chiudersi ed una sensazione strana - e per niente piacevole - si diffonde nello stomaco. La scaccia subito via però, accusando l'alcol di questo.
Baby inarca un sopracciglio e sbuffa mentre «Certo, fingerò di crederci» lo sfotte e Niccolò alza gli occhi al cielo, cambiando subito argomento e ritornando alla domanda iniziale.
«Quindi come hai avuto 'sto benedetto indirizzo?» domanda allora nuovamente, appoggiandosi con la schiena alla spalliera del divano. Baby afferma nuovamente una ciocca e ci gioca con le dita di una mano mentre, inevitabilmente si morde il labbro, guardando Niccolò dritto negli occhi. Quest'ultimo non sa cosa gli prenda, forse sarà l'alcol o forse sarà la ragazza seduta di fronte a lui che lo manda fuori di testa, ma non appena Baby fa quel gesto, Niccolò si allunga verso di lei e si ritrovano a due centimetri l'uno dall'altra. Baby sobbalza per il gesto improvviso di Niccolò e sente il cuore batterle velocemente. Niccolò guarda prima gli occhi di lei e poi le labbra, ancora intrappolate fra i denti. Solleva una mano e la porta ad accarezzare le labbra di Baby, costringendola a liberare il labbro inferiore dalla morsa dei denti. Baby inspira di scatto e sente un brivido scorrerle lungo tutta la schiena e le braccia al tocco dolce ed improvviso di Niccolò.
Si fissano negli occhi mentre «Non fare così» sussurra Niccolò e Baby sente l'odore di alcol e vino rosso.
Allora sospira e «Così?».
Niccolò la guarda dritta negli occhi e Baby vede come questi siano languidi di passione, come quella mattina in ufficio. Niccolò allora annuisce e «Sì, non fare così con i denti e con le labbra. Mi fai uscire fuori di testa quando lo fai. Non controllo più me stesso» - e a quella confessione sussurrata, Baby sente il cuore accelerare ancor di più e una scarica di adrenalina la attraversa dalla testa ai piedi. Così, come Niccolò aveva fatto per lei poche ore prima, senza esitare, infila le mani tra i capelli dell'uomo e avvicina il volto di lui al suo, baciandolo.
Niccolò non si fa attendere e in men che non si dica ricambia il bacio con tutta la passione repressa nei gironi passati. Nuovamente entrambi sentono l'adrenalina entrare in circolo, forse raddoppiata anche dall'alcol, ma non se ne curano. Vogliono vivere il momento. Sospira quando Baby muove le mani fra i suoi capelli e lentamente lascia le labbra morbide di Baby e riempie di baci il volto di lei, seguendo la linea della mascella e scendendo fino al collo dove ha capito che Baby ha più sensibilità ai baci. Lo aveva capito da quella volta in discoteca, quando, non appena le aveva posato le labbra sul collo, la ragazza aveva sospirato e si era agitata fra le sue braccia. E adesso Baby si comporta allo stesso modo: non appena percepisce le labbra di Niccolò sfiorarle il collo, sospira estasiata e si dimena involontariamente, muovendo il bacino verso l'alto e facendolo scontrare con quello di Niccolò. Quest'ultimo si blocca a quel contatto perché si stanno spingendo oltre e perché sa che superata quella linea di confine, non ce la farà a fermarsi e tornare indietro. Sente le mani di Baby premere sulla sua testa e avvicinargli nuovamente le labbra al collo di lei, in un'implicita richiesta di continuare a baciarla. Niccolò è estasiato dai sospiri di Baby e torna immediatamente a baciare la pelle delicata e profumata di lei, senza esitare. Nessuno dei due chiede se l'altro abbia voglia. Lo percepiscono dai loro gesti, dalle mani che si muovono frenetiche le une sul corpo dell'altro. Nessuno dei due ha bisogno di parlare. In quell'esatto momento però il cellulare di Niccolò squilla e quest'ultimo si solleva dal corpo di Baby che sbuffa mentre vede Niccolò afferrare il cellulare.
Infatti alza gli occhi al cielo e fissa il soffitto mentre, con tono scocciato, «Che palle! Non è destino! Ogni volta che cominciano a fare qualcosa c'è sempre qual-» - ma non fa in tempo a finire la frase che Niccolò la coinvolge in un altro bacio passionale. Baby è sorpresa ed inspira di scatto, ma poi si lascia nuovamente andare e circonda il collo di Niccolò con le braccia.
Quest'ultimo si allontana solo un secondo dalle labbra carnose della ragazza, labbra che non si stancherebbe mai di baciare tanto sono belle, solo per «Mi sono rotto il cazzo di essere interrotto. Sta sera non ci sono per nessuno» le sussurra ad un palmo dalle labbra e vede gli occhi di Baby illuminarsi a quelle parole. Ha davanti una ragazza bellissima che ha desiderato per giorni ed ora è stufo di procrastinare. Deve godersi il momento anche lui ogni tanto. Non ha nemmeno guardato chi fosse al telefono, ha solo attaccato ed è ritornato a godersi i baci e le carezze di Baby.
Entrambi si guardano negli occhi per poi tornare a baciarsi freneticamente. I vestiti non ci mettono molto a finire sul pavimento, ma nessuno dei due se ne preoccupa. Come nessuno dei due si preoccupa di raggiungere la camera da letto. Il desiderio è talmente tanto che non hanno nemmeno il tempo di pensarci e per fortuna quel divano è anche abbastanza comodo e spazioso.
Niccolò si solleva sugli avambracci, Baby è stesa sotto di lui e gli accarezza il petto colorato in vari punti da piccoli tatuaggi, così come le braccia. È curiosa di sapere la storia di quei tatuaggi, ma ora non è il momento perché sente di avere bisogno di Niccolò. Così solleva la testa e inizia a baciargli il petto mentre Niccolò le sfila velocemente il reggiseno. Entrambi sanno che non c'è amore nei gesti, solo passione e frenesia, ma è per questo che si stanno concedendo l'un l'altra. L'unica cosa che li muove è l'attrazione fisica che stanno assecondando, nulla di più. Sono lì solo per divertirsi e passare una serata spensierata. O almeno così credono entrambi.
Una volta sfilato il reggiseno, Niccolò le bacia il seno e Baby sospira estasiata, stringendo i capelli di Niccolò fra le dita. Quest'ultimo ha il respiro affannato per i baci con cui sta riempendo il corpo mingherlino di Baby. Non ha un seno eccessivamente grande, ma Niccolò lo trova carino e sopratutto perfetto da stringere delicatamente tra le mani. Intanto le mani di Baby sfilano i boxer di Niccolò che ora è completamente nudo, steso sopra di lei. E mentre le dita di Niccolò scorrono sulle sue cosce, Baby sente che anche le sue mutandine finiscono per terra insieme a tutti gli altri vestiti. Per un attimo ha un dubbio e si chiede se sia all'altezza delle ragazze con cui è stato Niccolò, ma poi scaccia subito questo pensiero quando Niccolò le lascia un bacio nell'interno coscia. Non serve fare paragoni, ora c'è lei accolta tra le braccia di Niccolò e non ha certo intenzione di farsi rovinare il momento tanto atteso da degli stupidi e futili pensieri. Così torna a concentrarsi sulle labbra e sulle mani di Niccolò che stanno percorrendo tutti il suo corpo con baci e carezze. Niccolò per un attimo la guarda e Baby legge nei suoi occhi uno sguardo dubbioso, mai intuisce subito cosa stia per chiederle così «Se mi stai chiedendo se sono vergine, la risposta è no» lo precede lei, sorridendo leggermente per le premure che legge negli occhi di Niccolò, nonostante questo sia semplice sesso. Niccolò allora rasserena lo sguardo e torna a catturarle le labbra in un ennesimo bacio. È molto più passionale degli altri, più voglioso. Entrambi si cercano e si assaporano arrivando a rimanere senza fiato. E mentre le labbra di Niccolò la baciano, Baby sente le mani dell'Ispettore accarezzarla lì dove è più sensibile e non può fare a meno di sospirare, presa dal paciere, proprio contro le labbra di Niccolò.
Quest'ultimo non esita a regalarle piacere e quando la vede al culmine, si solleva sulle mani e, senza staccarsi dalle labbra di lei, la possiede con delicatezza. Entra lentamente e Baby può percepire un leggero dolore all'inizio, ma poi il piacere l'avvolge tutta e le sembra di sognare. È bellissimo. Niccolò è dolce, ma allo stesso tempo anche un po' rude, guidato dalla passione. Baby sospira contro le labbra di Niccolò che le afferra una coscia e se la porta intorno al bacino, stringendola tra le dita. In quella posizione Baby si sente pervasa dal piacere tanto che porta le mani sulla schiena di Niccolò, lasciandogli anche dei graffi. Niccolò continua a baciarla e si bea dei sospiri rumorosi che escono dalla bocca di Baby. Gli sembra incredibile che stia davvero succedendo e con la figlia del suo capo! Anche Baby è estasiata e incredula. Suo padre la crede sul divano davanti alla TV e in effetti è su un divano sbavati alla TV... peccato che non siano il divano e la TV di casa sua! E sopratutto la TV non la sta nemmeno guardando!
Niccolò continua a muoversi e Baby sente il piacere crescere ad ogni spinta. È bello, è davvero bello e sente davvero di stare per raggiunge il culmine, sopratutto quando Niccolò scende con la bocca sul collo di lei, riempiendolo di baci.




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