CAPITOLO 30

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«A tutte le unità in avvicinamento: spegnete le sirene! Nessuno deve sentirci arrivare! Ripeto: spegnete le sirene!» ordina Niccolò attraverso il walkie talkie per poi uscire dalla macchina e raggiungere il Commissario, Adriano e Bella fermi davanti al portone.
«Il palazzo è circondato. Stanno  arrivando altri agenti a sirene spente,» conferma Niccolò affiancando Adriano. Il Commissario annuisce.
«Bene, il piano è questo: lei Ispettore e Adriano andrete avanti e vi posizionerete nell'ascensore di fronte alla porta di casa di mia moglie. Io busserò alla porta. Se le cose si mettono male uscite e venite in soccorso» spiega il Commissario sotto i cenni d'assenso degli altri; poi guarda Bella e le accarezza una guancia, «Tu ci aspetti qui».
Bella a quelle parole spalanca la bocca e scuote la testa.
«No! Io voglio dare una mano! Io-» - ma il Commissario le stringe una spalla e la guarda dritta negli occhi mentre «Bel, c'è la tua migliore amica l'ha dentro ed è in pericolo. Sapere che anche tu potresti esserlo venendo con noi non mi è d'aiuto. Per favore» - è la supplica del Commissario alla quale Bella risponde con un cenno d'assenso e uno sbuffo, non del tutto convinta. Non vuole però procurare altri problemi e così accetta. Il Commissario le sorride e le lascia un buffetto sulla guancia per poi voltarsi verso i suoi due agenti. Niccolò ha uno sguardo serio e convinto. Adriano lo stesso. Il Commissario li guarda con attenzione.
«Tutto chiaro?».
I due annuiscono e Niccolò cerca negli occhi del Commissario la preoccupazione. La trova, ma vede anche come il Commissario stia tentando di tenerla a bada. Lo stesso sta facendo Niccolò che ha il cuore che batte all'impazzata, ma cerca di rimanere calmo e di mantenere i nervi saldi. Aveva affrontato altre missioni del genere, peccato che come ostaggio non c'era mai stata la ragazza di cui è innamorato ed ora tutta la paura che aveva tentato di seppellire - e i ricordi di Lorenzo - lo stanno divorando. Forse il Commissario ed Adriano glielo leggono in faccia perché entrambi gli poggiano una mano sulla spalla nello stesso momento.
«Siamo una bella squadra capo, ce la faremo» sono le delicate parole di Adriano, anche lui con la sua dose di agitazione che tiene a freno. Il Commissario annuisce, d'accordo con quelle parole e poi guarda entrambi, fermandosi su Niccolò.
«Siete tra i miei due migliori agenti. Lei Ispettore è la persona più qualificata che io abbia e non ho dubbi,» - stringe la spalla di Niccolò per rincuorarlo, «non ho dubbi nel lasciare la vita di mia figlia tra le sue mani, perché so che ce la farà».
E quelle parole conclusive scaldano il cuore di Niccolò che sente i battiti rallentare e l'adrenalina mischiarsi alla paura. Infatti il suo sguardo cambia e diventa più scuro. Ne ha affrontate di situazioni e potrà farcela anche questo volta. C'è la donna che ama lì dentro e ha promesso di proteggerla e non permetterà che le venga fatto del male. Basta, basta pensare a ciò che è successo a Lorenzo; come gli aveva fatto capito Baby: basta pensare alle cose passate, non c'è risposta per quelle, ora deve concentrarsi sulle cose presenti, le cose che non è mai stato capace di amare e che sta imparando a fare ora, solo grazie a Baby.
Così annuisce e raddrizza la schiena, guardando Adriano e il Commissario.
«Pronto!» esclama poi guardando con la massima sicurezza il Commissario ed Adriano e recludendo in qualche angolo buio del cervello la paura. 
Gli altri due annuiscono e «Pronto!» esclama a sua volta Adriano e Niccolò gli sorride con sincerità mentre «Pronto!» asserisce il Commissario e tutti e tre si voltano verso il portone. Bella alle loro spalle si divora le unghie per l'ansia, ma è fiera di quel trio e si fida di loro.
«Riportatemela sana e salva!» esclama lei e i tre uomini si girano. Adriano alza in police in segno di okay, il Commissario le lancia un occhiolino e Niccolò accenna un sorriso, concentrato già sulla missione.
«Te lo prometto» sente di dover dire rivolto a Bella che, con gli occhi lucidi, gli corre incontro e lo abbraccia.
«È innamorata di te, vai là a riprendertela» - sono le parole che Bella sussurra all'orecchio di Niccolò.
Pochi minuti dopo i tre uomini sono entrati nel palazzo. Un ultima occhiata tra di loro. Poi, «Che il piano abbia inizio. Buona fortuna agenti!» sentenzia il Commissario, salendo velocemente le scale mentre Niccolò ed Adriano, tenendo gli occhi bene aperti, salgono in ascensore.



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