CAPITOLO 31

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Una settimana dopo...

«E adesso torniamo a parlare dell'intricato caso del furto della Silver Neckless, la collana recuperata la settimana scorsa dalle forze dell'ordine della polizia di Roma. Le indagini sono state dirette dal Commissario Diego Gervasi, assistito dall'Ispettore Niccolò Moriconi, attualmente ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Umberto I di Roma. Ed è proprio lì che si trova la nostra inviata, Tatiana Lisanti. Buongiorno Tatiana».
«Buongiorno a voi e buongiorno a tutti i nostri telespettatori. Sì, come potete vedere dalla struttura alle mie spalle mi trovo proprio davanti all'ospedale Umberto I dove è ricoverato l'Ispettore di polizia Niccolò Moriconi. L'uomo, ferito da un colpo di pistola la settimana scorsa da un ex agente dell'FBI in combutta con la pregiudicata ed ex alcolista, Elsa Bagnati, è ricoverato in terapia intensiva. I medici non hanno ancora rivelato le sue condizioni, ma le voci che corrono qui in ospedale ci dicono che la situazione è grave e in questa settimana passata l'uomo non ha dato segni di miglioramento. Intanto le indagini procedono ed è stato finalmente possibile ricomporre la collana. Una parte del gioiello della regina Elisabetta I infatti, era stata suddivisa e le pietre erano state inserite in alcuni bracciali ora recuperati mentre la parte restante della collana era nascosta nell'obitorio della sede dell'FBI qui a Roma. Le indagini hanno poi portato alla luce il coinvolgimento di alcuni agenti di polizia corrotti. La collana è stata finalmente riconsegnata al liceo Fibonacci dove verrà ospitata per i prossimi tre mesi, sorvegliata da pattuglie di dieci uomini giorno e notte e sarà resa disponibile a tutti coloro che vorranno venire ad ammirarla. La regina Elisabetta II si è complimentata per il lavoro dei nostri agenti e ha mandato un video di saluti e di ringraziamenti, augurando anche all'Ispettore Niccolò Moriconi una pronta guarigione. Momentaneamente, l'appartamento di Elsa Bagnati, moglie del Commissario Diego Gervasi, è stato posto sotto sequestro in quanto luogo della sparatoria mentre i sospettati sono tenuti in custodia cautelare presso la sede dello stesso Commissario Gervasi in attesa di una vera e propria confessione e di un processo. Dall'ospedale Umberto I è tutto.
Linea allo studio».
Baby spegne la tv non appena la donna finisce di parlare. Vedere i telegiornali che non fanno altro che parlare di quello da una settimana le fa male, ma continua a guardarli. Perché? Non lo sa. O forse sì. Forse perché guardare dall'altra parte, dove Niccolò è steso in un letto, attaccato a dei tubi che lo tengono in vita la fa morire. Si sente male ad ogni 'bip' che proviene dalla macchina. È una settimana che prega ogni secondo di vederlo aprire gli occhi o anche solo muovere una mano. Una settimana che non va a scuola, che vive in ospedale senza avere la forza di fare nulla. Il dolore per le condizioni di Niccolò e la paura che se si allontani possa perderlo, che magari Niccolò possa lasciarla mentre lei è via, la attanagliano. Adriano le ha dato una mano in quella settimana: le ha portato dei vestiti ogni giorno, l'ha costretta ad andare a lavarsi nelle docce dell'ospedale perché Baby si rifiutava di andare a farlo a casa di Niccolò; non voleva allontanarsi da lui. L'ospedale, sotto le richieste del Commissario Gervasi, aveva allestito una piccola branda proprio accanto al letto di Niccolò, sulla quale Baby poteva riposare. Lei, però, passava la maggior parte del tempo sulla sedia accanto al letto di Niccolò, tenendo stretta la mano dell'uomo, mano che baciava e accarezzava, ma che ancora, dopo una settimana, non vedeva muoversi. L'unica cosa che le diceva che Niccolò era ancora vivo era il suono della macchina collegata al cuore dell'uomo, ma a Baby non bastava. Aveva questo continuo senso di colpa. Era colpa sua se Niccolò si trovava in quelle condizioni. Si era preso una pallottola in pieno petto per lei! Baby ancora ricorda il sorriso di Niccolò nel dirle che l'aveva fatto fieramente, che si sarebbe preso una pallottola per la donna che ama. E Baby scoppia a piangere ogni volta che ripensa a quelle parole. Lui, l'uomo che aveva sempre cacciato via tutti, che credeva di non essere amato e non amare, aveva finito per innamorarsi della persona più improbabile del mondo. E anche Baby, che aveva cominciato quel rapporto solo per farsi dare informazioni sul caso, era finita per innamorarsi dell'Ispettore freddo che conduceva le indagini, sciogliendo un po' il suo cuore e cambiandolo. Guarda fuori dalla finestra, con la mano stretta in quella di Niccolò e sorride amareggiata e anche nostalgica. Quello che era successo loro sembrava proprio come nella trama di un film. E nel pensare a questo guarda il foglio bianco su cui è scritta la traccia del tema che doveva assolutamente scrivere e consegnare entro fine mese. Purtroppo non aveva avuto idee fini a quel momento, troppo presa a cercare di metabolizzare ciò che stava accadendo. Ora però, mentre sposta lo sguardo dal paesaggio fuori a Niccolò e poi rilegge il titolo e la traccia del tema, qualcosa le balena in mente. E così deposita un bacio sulla mano di Niccolò per poi lasciarla; la lascia solo per scrivere il tema.



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