Cassandra raggiunse la classe di Cedric, entrò senza bussare ricevendo un'occhiataccia dal professore di Incantesimi. I suoi occhi vagarono sulle facce di tutti gli studenti fino a posarsi sulla chioma chiara dell'amico, bastò una sola occhiata al ragazzo per capire che ci fosse qualcosa che non andasse. Si alzò di scatto con gli occhi puntati su Cassandra.
«Signore, posso uscire cinque minuti?» Chiese al professore Vitious, un uomo basso come un goblin con grandi baffi e occhiali tondi.
«Prego signor. Diggory.» Rispose l'insegnante con riluttanza, Cedric scavalcò alcuni suoi compagni molto velocemente e raggiunse la porta dell'aula. Cassandra si allontanò aspettando l'amico in corridoio.
«Cosa succede? Stai bene?» Cedric piombò sull'amica dal viso segnato dalle lacrime, le accarezzò le guance e costatò che non fosse ferita.
«Lei... lei dice che qualcuno vicino a me morirà.» Scoppiò in lacrime ancora una volta, Cedric era confuso, non capiva il nesso delle parole di Cassandra. La prese dalle spalle e la fece sedere sopra la panca in marmo davanti la porta dell'aula.
«Cass, di cosa stai parlando?»
«Sto frequentando il corso di Divazione.» Tirò su col naso, prima che potesse continuare Cedric parlò.
«Dannazione, cosa ti avevo detto riguardo a quel corso? Sono tutte cazzate, non si può predire il futuro, nessuno sa cosa succederà domani!» Cedric parlò con maturità, aveva uno sguardo scontento sul viso.
Cedric pensava che le veggenti dicessero tutte quelle idiozie solo per divertimento, solo per far preoccupare le persone e farle diventare matte.
«Ha visto il gramo nel fondo della mia tazza.» Dichiarò Cassandra asciugandosi le lacrime dalle guance. Cedric non sapeva di cosa stesse parlando, aveva scelto di non frequentare quel corso.
«Ascoltami, ei, ascoltami.» Le girò il viso verso di lui, i suoi occhi si ammorbidirono. «Non succederà niente a nessuno, smetti di frequentare quel corso, non fa per te.» Mormorò spostando una ciocca di capelli dal viso della ragazza, lei lo guardò poco convinta.
«E se fosse vero? E se-»
«Non lo è.» La fermò, Cassandra impiegò diversi secondi e poi si rilassò definitivamente abbandonando quei pensieri.
«Okay, scusami io... sono una stupida.» Ridacchiò nervosamente scuotendo legge la testa, alcune lacrime scesero dai suoi occhi, il suo piccolo naso era tutto arrossato e le sue labbra gonfie per il pianto.
«Non sei stupida, quella materia lo è.» Disse Cedric sollevando gli angolo della bocca in un sorriso consolante, tirò la ragazza in un abbraccio caldo e amorevole. Cassandra si rifugiò in quelle braccia e sospirò pesantemente. Cedric rimase con lei fin quando non si calmò e non gli accennò un sorriso vero.
Nello stesso istante, Draco Malfoy passò da quel corridoio, non voleva ammetterlo a sé stesso ma voleva vedere Cassandra. Quel pensiero lo fece agitare ancora di più, non capiva il motivo di tanto interesse nei confronti di una ragazza che fino a quel momento non aveva mai considerato.
Draco percorse il corridoio e li vide: sul petto di Cedric giaceva la testa di Cassandra, le mani del ragazzo accarezzavano i capelli di lei cercando di calmarla. Draco vide di sbieco il viso arrossato di Cassandra, per un secondo, i loro sguardi si incontrarono poi lui decise di continuare a camminare e di smetterla di pensare a ciò che non gli interessava.
Cassandra rimase sorpresa nel vedere Malfoy lì, davanti a lei. I suoi occhi grigi erano entrati a contatto con quelli neri di lei, rimase a guardarlo per poco prima che lui scomparisse fuori dalla sua vista.
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Heart Of Glass; Draco Malfoy
FanfictionCassandra incontrò lo sguardo di Draco, e per la prima volta capì che tutto quello a cui fosse destinata, non contava. Lui era ciò che lei voleva, il desiderio che viveva in loro era più forte di quel progetto che le famiglie avevano disegnato per e...