𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚.

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Cassandra POV

Il giorno di Natale mi faceva tornare bambina, mi batteva forte il cuore e mi sentivo lo stomaco sottosopra. Il pensiero che stesse per terminare un altro anno mi metteva agitazione, una parte di desiderava che il tempo si fermasse. Avevo passato un solo Natale con mio padre, l'unico di cui avessi memoria, e sembrava così lontano.

Cedric sarebbe arrivato a momenti quindi, mi alzai dal letto e mi fiondai in doccia, avrei indossato un vestito rosso attillato, mia madre l'aveva acquistato per me qualche anno prima. Insaponai i capelli e poi il corpo, avevo fatto di tutto per tenere la mente occupata e lontana da Draco. Non mi pesava il fatto che non mi avesse risposto, probabilmente era indaffarato o semplicemente non gli andava, ero super convinta di aver fatto la cosa giusta scrivendogli, se poi non si fosse preso la briga di rispondermi non era colpa mia.

Dopo una calda e lunga doccia, mi posizionai davanti lo specchio e pettinai i capelli bagnati, guardai il mio riflesso e sospirai. A chi volevo prendere in giro, mi pesava un sacco la mancata risposta di Draco. Più provavo a non pensarci, più mi ritrovavo a farlo. Erano passati quattro giorni ormai e non avevo nessuna sua notizia, odiavo sentirmi così triste per qualcuno, Draco condizionava il mio umore e non mi piaceva proprio.

Asciugai i lunghi capelli neri lasciandoli morbidi sulle spalle, in accappatoio tornai nella mia stanza e presi l'intimo. Sentii il campanello suonare e mi voltai verso la porta della mia stanza.

Cedric era arrivato!

Infilai velocemente l'intimo e poi il vestito, a piedi scalzi uscii dalla mia stanza e scesi le scale. Cedric era davanti la porta che porgeva il suo cappotto a mia madre, alzò lo sguardo su di me e sorrise.

«Wow!» Mormorò facendomi arrossire. «Sei splendida, Cass.» Arrivata all'ultimo scalino mi gettai tra le sue braccia stritolandolo.

«Sei il migliore.» Sussurrai.

«Forza, andate via di qui, devo ancora sistemare e preparare il pranzo.» Mia madre ci cacciò con un sorriso, Cedric passò un braccio sopra le mie spalle e ci avviammo verso il salotto. Il giorno prima io, mia madre e Gladys, avevamo addobbato l'albero, il camino e il resto della stanza. Sembrava di essere in un negozio di giocattoli.

«Oh, dimenticavo.» Cedric mi lasciò in mezzo alla stanza per andare verso l'attaccapanni. «I tuoi biscotti.» Tornò con un bellissimo sorriso, tra le mani aveva la solita scatola dove sua madre riponeva i biscotti che mi preparava ogni anno.

«Grazie.» Sussurrai sorridendo, stavo morendo di fame quindi mi avvicinai al divano e mi sedetti portando le gambe su di esso, Cedric mi seguì sedendosi dall'altra parte. Aprii la scatola e con l'acquolina in bocca presi il primo biscotto.

«Allora, come va'?» Mi chiese dondolando la gamba. Alzai le spalle e addentai il biscotto. «Hai sentito Malfoy?» Sentii il mio cuore sussultare, scossi la testa incapace di parlare. «Come mai?» Mi sentivo la bocca asciutta, forse mangiare non era stata una buona idea.

«Non ha ancora risposto alla mia lettera.» Risposi inghiottendo il boccone più amaro della mia vita. «Comunque ho un regalo per te.» Cercai di cambiare discorso, posai la scatola di biscotti sul tavolino davanti il divano e mi alzai, presi il sacchetto con dentro il pensierino che gli avevo comprato e tornai alla mia postazione.

«Cass...non dovevi...» Disse guardando il nome del negozio stampato sulla busta. Sventolai la mano e acchiappai di nuovo la scatola. Cedric cominciò a scartare il suo regalo, non vedevo l'ora di guardare la sua faccia. Tirò fuori il pacchetto e aprì il coperchio.

«Allora? Ti piace?» Lo guardai senza fiato, lui alzò gli occhi verso di me e mi sorrise.

«È stupendo, Cass.» Il suo sorriso divenne enorme facendo sorridere anche i suoi occhi. «È-»

Heart Of Glass; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora