Heart Of Glass; Draco Malfoy

𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚𝐝𝐮𝐞.

La pioggia cadeva forte contro il parabrezza della macchina, la famiglia di Cassandra stava raggiungendo la base dell'Ordine di Apollo. La ragazza sedeva dietro e osservava le goccioline che scendevano lungo il finestrino, Gladys si era addormentata con la testa sulle sue gambe mentre Cedric pensava ancora al potere della sua migliore amica. Nessuno di loro sapeva cosa aspettarsi, Dean non aveva nessun piano in mente, voleva solo mettere al sicuro la sua famiglia ma c'era un piccolo segreto che quell'uomo nascondeva e riguardava proprio Cassandra e sua madre.

«Cosa...cosa dovremmo fare adesso?» La voce di Cedric ruppe il silenzio che si era creato almeno da qualche ora, Dean lo guardò dallo specchietto retrovisore.

«Voi due tornate ad Hogwarts.» Rispose il padre di Cassandra, la ragazza si voltò immediatamente con le sopracciglia aggrottate.

«Cosa vuol dire?» Si sporse di più tra i due sedili anteriori. «Io non lascio mia madre con te.» Finì Cassandra.

«Non le farò del male, sono qui per una ragione.»

«Non m'importa, verrò con voi.»

«No.» Disse Dean con tono severo.

«Ho detto sì!» Padre e figlia si scambiarono una lunga occhiata dallo specchietto retrovisore.

«Cassandra, solo Silente può tenerti al sicuro meglio di me, fin quando lui sarà ad Hogwarts, Voldemort non si avvicinerà.» Dean spostò lo sguardo sulla strada, ormai erano quasi arrivati.

«Cass, forse dovresti ascoltarlo.» Le sussurrò Cedric avvicinandosi, lei lo guardò da sopra la spalla come per dire 'sta zitto!'.

«So difendermi da sola e poi-»

«Cassandra, andrai ad Hogwarts e adesso basta.» Alicia parlò per la prima volta, non aveva spiccicato una parola da quando era salita in macchina. Dean le lanciò uno sguardo veloce di ringraziamento.

La ragazza sospirò e tornò con le spalle sul sedile, non voleva abbandonare sua madre e la sua sorellina, pensava di poterle difendere abbastanza bene, ma doveva tornare assolutamente a scuola e seguire il suo destino.

Quando la macchina si fermò, Cassandra cercò di sbirciare dal finestrino ma le gocce d'acqua le impedivano la visuale. Dean spense il motore e aprì lo sportello, aveva da poco smesso di piovere e Gladys si mosse leggermente sulle gambe di Cassandra fino a svegliarsi.

«Sei un piccolo ghiro, lo sai?» Cassandra avvicinò il viso a quello della bambina e le sorrise. Alicia seguì Dean fuori dalla macchina e si avvicinò all'uomo.

«Devi dirmi cosa succede, chi è che cerca mia figlia? Di quale potere parlate voi due?» Si fermò accanto a lui mentre prendeva le valigie dal bagagliaio. «Mi vuoi rispondere?»

«Ti spiego più tardi, adesso dobbiamo entrare.» Mise il borsone di Cassandra sopra un trolley. «Sta' calma, ho la situazione sotto controllo.» Dean guardò Alicia negli occhi, vedere la preoccupazione nei suoi occhi lo rendeva agitato ancora di più.

«Se succede qualcosa a mia figlia-»

«Nostra figlia.» La corresse, Alicia chiuse un secondo gli occhi.

«Non la meriti.» Mormorò Alicia con voce rotta, ripercorrere tutto il suo passato faceva più male di quanto ricordasse, avere lì, davanti, l'uomo che aveva sposato e che, dopo qualche anno, la picchiava e maltrattava, le rammentava quanto dolore avesse subito. Lo guardò un'ultima volta prima di voltarsi e aprire lo sportello dalla parte di Cedric. «Vieni, Gladys, andiamo.» Prese la sua bambina tra le braccia mentre Cassandra scendeva dalla macchina e raggiungeva suo padre.