𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐫é.

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Cassandra POV

Delle voci indistinte e lontane, farfugliavano qualcosa, ripresi conoscenza e rimasi con gli occhi chiusi. Quello che avevo fatto mi tornò in mente e quasi mi presi a schiaffi da sola, ero ricaduta nella stessa trappola.

«Tu cosa ci fai qui?» Era la voce di Cedric, il tono rabbioso mi fece venire voglia di aprire gli occhi. Era come se non lo sentissi da anni e nonostante tutto, volevo vederlo.

«Non sono qui per rispondere a nessuna delle tue domande, fatti da parte!» La seconda voce era di Draco, ormai inconfondibile alle mie orecchie, quei due stavano litigando per me?

«Vaffanculo, Malfoy, è tutta colpa tua!» Cedric si stava agitando sempre di più, il che era abbastanza raro come evento, solitamente era un ragazzo calmo e tranquillo. Draco mormorò qualcosa di incomprensibile ma udii la risposta di Ced. «No, dovrai passare sul mio corpo. Vattene via e non cercarla mai più.»

«Se lei lo vorrà.» Disse Draco con tono fermo. Decisi di aprire gli occhi, il soffitto dell'infermeria si fece sempre più chiaro così come la litigata di quei due.

«Volete piantarla?» Bisbigliai sbuffando, cercai di tirarmi su a sedere e lo sguardo mi cadde sul braccio fasciato da garze bianche.

«Cazzo, Cass!» Cedric si piombò su di me, alzai gli occhi verso di lui e notai il suo viso stanco e addolorato. Già, Ced, promessa infranta. «Mi dispiace tanto...» Disse sedendosi accanto al mio lettino, spostai lo sguardò alle sue spalle e vidi Draco con la testa abbassata. «Ti chiedo scusa, sarei dovuto rimanere ad ascoltarti, sono stato un coglione.» Continuò a parlare ma tenni gli occhi sul biondo.

«Non preoccuparti.» Risposi con indifferenza. Cedric mi aveva ferita più di quanto potesse fare Draco. Avevo sempre contato su di lui e non mi sarei mai aspettata che potesse allontanarsi per qualcosa di così piccolo.

«Ei.» Sussurrò Ced prendendomi il mento tra le dita. «Perdonami...» Lo guardai e vidi i suoi occhi pieni di lacrime. In quel momento, per la prima volta, riuscii a non cedere, Cedric avrebbe dovuto capire realmente che mi aveva delusa, in più non riuscivo a guardarlo senza che mi venisse in mente ciò che mi avesse detto.

«Ho sete.» Mi schiarii la gola e spostai lo sguardo sulle coperte ignorando Cedric, mi parve di averlo visto indugiare qualche secondo prima di sporgersi verso il comodino e prendere il bicchiere d'acqua. Lo presi dalle sue mani e bevvi un lungo sorso, non sapevo come sbarazzarmi di quei due, volevo rimanere da sola. «Potete andare via? Ho bisogno di rimanere da sola.» Parlai con la testa bassa, guardarli significava ricordare tutto ed io non volevo.

«Ma- io voglio stare qui con te.» Disse Cedric. «Non posso lasciarti da sola.»

«L'hai già fatto, una volta in più non cambia nulla.» Risposi alzando la testa ed incrociando il suo sguardo, Cedric mi guardò con gli occhi sgranati e l'espressione da cucciolo ferito. Vaffanculo, hai cominciato prima tu.

«Anche lui dovrà andarsene!» Cedric sembrava un bambino capriccioso mentre puntava il dito verso il ragazzo alle sue spalle, guardai Draco che aveva sempre tenuto la testa bassa e le braccia conserte.

«Prima dovete dirmi come sono arrivata qui.» Li guardai entrambi, Draco solo in quel momento alzò il viso e incrociammo lo sguardo. Due solchi neri segnavano i suoi occhi, segno che non avesse dormito neanche un secondo, la sua espressione stanca gli segnava il viso dandogli un aspetto quasi trasandato, aveva i capelli in disordine e la cravatta completamente allentata. La sua camicia era macchiata di sangue e quando capii che fosse il mio mi sentii sprofondare.

«Ti ha trovata lui.» Cedric disse con disprezzo facendo un cenno verso Draco. «Ti ha portata qui e mi ha chiamato.»

«Qualcun altro lo sa?» Chiesi tenendo lo sguardo fisso sulla finestra davanti a me.

Heart Of Glass; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora