Il giorno del ballo arrivò, tutte le ragazze del castello erano agitate e non vedevano l'ora di indossare i loro abiti eleganti. Cassandra sarebbe andata insieme a Cedric come ogni anno e sembrava che tutto stesse tornando al proprio posto. Hermione aveva trovato un abito per l'amica e glielo stava mostrando proprio quella mattina prima di andare a fare colazione.
«Pronta?» Le chiese Hermione in piedi in mezzo alla loro stanza, nascondeva il pacco dietro la schiena e Cassandra sedeva sul suo letto con gli occhi chiusi.
«Sì!» Rispose ansiosa, Hermione scartò il pacco e aprì completamente il vestito.
«Apri gli occhi.» Strillò, non vedeva l'ora di guardare l'espressione di Cassandra. Quest'ultima aprì gli occhi e guardò il vestito che teneva l'amica tra le mani. Era lungo con un piccolo spacco, il tessuto era di seta e di colore nero, aveva uno scollo dietro la schiena fino a pochi centimetri dal sedere.
«Mio dio-» Disse Cassandra a bocca aperta, scese dal letto e si avvicinò ad Hermione e toccò il vestito. «È magnifico!» Sorrise a trentadue denti, lo prese tra le mani e lo guardò meglio. Era proprio il suo tipo di abito: semplice ma bellissimo.
«Ti piace?» Hermione rimase con il fiato sospeso mentre l'amica si appoggiava il vestito sul corpo.
«Se mi piace? Lo adoro!» Rispose Cassandra al settimo cielo. «Non vedo l'ora di metterlo.» Si avvicinò allo specchio e si osservò per bene. Voleva indossarlo subito e per una volta, sentirsi bella davvero.
«Sono contenta che ti piaccia, adesso però andiamo o faremo tardi.» Hermione prese il suo zaino e aspettò Cassandra davanti la porta. «Andiamo.» Le ripeté, l'amica rimase un altro secondo a guardarsi allo specchio, aveva un sorriso magnifico sul viso, raggiante come non mai, poi posò il vestito sul suo letto e prese lo zaino raggiungendo Hermione.
La prima lezione della giornata sarebbe stata Pozioni quindi le due ragazze aspettarono Harry e Ron davanti la porta dell'aula.
«È possibile che siano sempre in ritardo?» Sbuffò Hermione stringendo al petto un libro che non era riuscita a far entrare nello zaino, Cassandra aveva la testa altrove, pensava solamente al suo vestito sul suo letto ed era piuttosto agitata. «Oh, eccoli.» Disse attirando l'attenzione di Cassandra che si era appoggiata sul muro accanto alla porta, guardò nella direzione che di Hermione e vide i due amici ma non solo, alle loro spalle Draco camminava con il libro di Pozioni in una mano. Cassandra fu attirata dalla bellezza disarmante del ragazzo, non avevano più parlato da quella volta in infermeria. Draco arrivò davanti la porta e senza degnarla di uno sguardo, la superò. Ignorò la sensazione di delusione dentro di sé e seguì il trio dentro l'aula.
La lezione fu tranquilla, Piton non sembrava dell'umore per infastidire Cassandra neanche dopo averla beccata a mormorare qualcosa alla sua compagna di banco.
«Voglio un'intera pergamena sulla Pozione Antilupo, poi una su quella Occhiopallato e risponderete a delle domande, tutto per domani.» Piton disse dando le spalle alla classe.
«Ma c'è il ballo stasera, come faremo a fare i compiti per domani?» Una ragazza, della casa di Grifondoro, chiese al professore facendolo girare lentamente.
«Volete che aggiunga altre dieci domande in più?» Piton guardò gli studenti che scossero la testa, Cassandra si voltò leggermente e, senza dare nell'occhio, guardò da sopra la spalla Draco, era intento a leggere un libro. «Se qualcuno di voi, utilizzerà la scusa del ballo, sconterà una punizione di due giorni e al ritorno dalle vacanze rimarrà a pulire l'armadio degli ingredienti.» Cassandra si voltò verso il professore distogliendo l'attenzione dal biondino. «Bene, potete andarvene.»
Cassandra si meravigliò del comportamento del professore e senza farselo ripetere due volte, raccolse le sue cose e uscì dall'aula ma non prima di aver lanciato un'altra occhiata a Draco.
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Heart Of Glass; Draco Malfoy
FanfictionCassandra incontrò lo sguardo di Draco, e per la prima volta capì che tutto quello a cui fosse destinata, non contava. Lui era ciò che lei voleva, il desiderio che viveva in loro era più forte di quel progetto che le famiglie avevano disegnato per e...