Can
Ma cosa ho vissuto con questa ragazza? Le ho chiesto di sposarmi non una, ma ben tre volte? Quanto l'amavo per fare una cosa del genere?
E' chiaro che tenessi a lei enormemente, lo avevo già capito dalle foto nella galleria del mio telefono e le sue parole non fanno che confermarlo.
- Tu credi che potrà ancora fare il suo miracolo? -
Le chiedo questo perchè, arrivato a questo punto, non so veramente cosa pensare, ho ancora tanto da metabolizzare, ho bisogno di fare ordine nei miei pensieri e sono confuso più che mai, per il momento preferisco cambiare discorso.
- Come siamo diventati soci nella Fikri Harika? -
Mi racconta dell'iniziativa di Cey Cey e Muzo e come questo abbia portato Aziz qui alla tenuta e di conseguenza poi me, di come lei fosse la maggior azionista con loro, poi socia di Aziz e come alla fine io abbia venduto la barca e sia diventato socio a mia volta.
- Ho venduto la mia barca? -
- Già, l'hai venduta per stare con me e io l'ho ricomprata per te, ora è la nostra barca... cioè lo era poi vedremo - Abbassa lo sguardo imbarazzata.
Scuoto la testa ancora una volta incredulo, non avrei mai pensato di vendere la mia amatissima barca, era una parte di me, era sempre stata la mia valvola di sfogo, non a caso ero partito per un anno proprio in barca. E' una dimensione che mi calma e mi fa sentire libero come nient'altro al mondo, veleggiare riesce a tenere a bada i miei demoni e le mie paure, è sempre stato essenziale per me farlo nei momenti di stress. Evidentemente ho trovato qualcosa, anzi qualcuno, che reputavo più importante della libertà, che mi dava più pace di ogni altra cosa, la barca compresa.
Guardo Sanem con uno sguardo nuovo, sento con lei un feeling particolare, il modo in cui mi parla mi fa sentire a casa, sento un calore che non penso di aver mai avvertito prima, anche su questo ho da riflettere.
- Ehi alla fine non stai mangiando niente, hai paura che possa essere così terribile la mia cucina? Dai forza mangia, pensavo di portarti a fare un giro della tenuta dopo pranzo se vuoi tamam, va bene? -
Annuisco e comincio a mangiare, abbiamo bisogno entrambi di alleggerire l'animo dai troppi pensieri - Raccontami del tuo libro, come è andata la pubblicazione, hai girato molto in tour? -
Gli si illuminano gli occhi di gioia, mi dice che è il suo sogno di bambina che si è realizzato, lui era stato il primo a credere in lei quando ancora erano quasi estranei, era stata una sorpresa per lei che fosse piaciuto tanto e che fosse stato pubblicato in più di 20 paesi esteri.
- E quanti di questi hai visitato per la presentazione del libro? -
Si guarda intorno a disagio - Ho attraversato in lungo e largo la Turchia, ma non sono andata all'estero, mi avevi promesso che avremmo viaggiato insieme e tu non c'eri, non ero in grado in quel momento di farlo da sola -
Sono colpito ancora una volta dalle sue parole, mi chiedo ancora: che cosa siamo stati l'uno per l'altro? Mi sta raccontando un sentimento che non solo non ho mai provato prima ma mi pare di non aver mai conosciuto neanche in altri, era qualcosa di molto, molto speciale.
- Ora sto scrivendo un altro libro, ma l'agenzia, gli affari e... ora questo ... mi hanno un po' distratto ma non manca molto perchè lo finisca, ti farò leggere anche quello se vorrai -
- Tabii ki evet, certo che sì, sarò felice di leggerlo, raccontami di te, della tua vita, dove sei cresciuta -
Di nuovo i suoi occhi si fanno scintillanti, esprimono un'energia pazzesca, un amore sconfinato per la sua famiglia e per il suo rumoso quartiere.
- E poi Layla e Ayhan... -
- Layla, non sarà la Layla dell'ufficio contabile della Fikri Harika? -
- Evet, Layla è mia sorella-
Scuoto la testa sorpreso - Non potreste essere più diverse sia fisicamente che nei modi, non avrei mai detto foste sorelle -
La vedo inclinare la testa di lato pensosa - Can, ma tu hai capito che Layla è tua cognata? Cioè, che ha sposato Emre? -
Spalanco gli occhi stupito - Cosa? No, cioè è venuta con i miei ed Emre la sera che mi sono risvegliato, mi era sembrata strana la sua presenza infatti ... accidenti, ne sono successe di cose in questi due anni persi-
-Già, sono stati anni intensi, io non perdo la speranza che tu possa tornare a ricordarli, devi solo riposare e prendere le cose con calma, pian piano tutto troverà la giusta collocazione nella tua mente ne sono sicura. Che ne pensi allora, ti è piaciuto il pranzo? Vuoi un caffè? -
Le faccio i complimenti per quello che ha preparato, sono sincero, era veramente buono. La aiuto a sistemare e prendiamo un caffè prima di uscire, mentre scendiamo i gradini di casa Sanem mi prende la mano, deve essere stata una sua abitudine evidentemente, poi si rende conto e si allontana passandola tra i capelli imbarazzata.
Non mi ha fatto sentire a disagio devo dire, anzi forse mi è dispiaciuto che l'abbia lasciata, uff Can, non sai neanche tu che cosa vuoi penso tra me e me mentre l'affianco per un tratto di strada in salita tra gli alberi. E' diventata silenziosa ma non è un silenzio imbarazzato il suo, sembra più un momento di raccoglimento e riflessione, ne ha bisogno lei e devo dire ne ho bisogno anche io.
Arriviamo infine ad un vialetto affiancato da un'alta siepe e davanti a noi si apre una vista pazzesca, il Bosforo, la vegetazione sulle sue rive, le mille imbarcazioni che lo attraverso a tutte le ore del giorno e della notte e sullo sfondo il grande ponte che unisce Asia e Europa, uno dei simboli di Istanbul.- Che meraviglia! Hai scelto per te un bell'angolo di paradiso bisogna dire -
Si siede alla fine del molo con i piedi penzoloni, rimango per un po' in piedi a guardarmi intorno poi la affianco appoggiando le mani dietro di me per respirare a pieni polmoni. Dopo un mese immobile in una stanza mi sembra di riuscire a respirare finalmente, ma con l'odore salmastro del mare arriva anche quel suo profumo, cerco di inalare ancora più a fondo per catturarne il più possibile. Mi giro a guardarla, lei fa altrettanto, i nostri occhi rimangono incatenati per un attimo eterno, mi sembra di vivere un dejavu, quante volte l'ho guardata così e lei ha ricambiato il mio sguardo così intensamente?
Sta riaffiorando qualcosa dei miei sentimenti per lei o sono io che in questo momento sto vivendo qualcosa di speciale?
Non riesco a capirlo, so solo che mi sento attrarre come una calamita verso questa ragazza così particolare, come dice mio padre, una perla rara.
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Sempre e per sempre
FanfictionSi erano ritrovati nonostante un anno di separazione. E' possibile che Can ora non riesca più a sentire Sanem nel suo cuore? Come può accettare Sanem che l'amore della sua vita, che le ha chiesto poco tempo prima di diventare sua moglie, la gu...