50 - L'albatros e la Fenice

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Sanem

Questo posto mi piace tantissimo, il mio cottage sul mare è così pacifico e sono stata anche estremamente fortunata con il tempo, Evan mi ha detto che erano anni che non avevano un maggio così caldo e soleggiato.

E' diventato un caro amico in questo periodo, mi è di enorme conforto la sua vicinanza, la sua presenza mi fa sentire meno sola in terra straniera dopo tanti mesi di lontananza da casa.
E' la prima volta che lascio la  Turchia  e la sto vivendo come una sorta di training per abituarmi ai sei mesi che mi aspettano oltremare.

Ho deciso di accettare l'offerta di lavoro a San Diego, dovrei partire entro dieci giorni secondo gli accordi presi con Kerem e ho deciso a questo punto  di non tornare a Istanbul, tanto vale volare direttamente in California da qui.
Can sta per tornare dal suo viaggio e non voglio correre il pericolo di incontrarlo, preferisco evitare qualsiasi possibilità di farlo, non so come potrei reagire.
Mi sento ancora troppo fragile, i miei sentimenti per lui sono troppo intensi per poter sopportare di vivere la sua indifferenza.

Non è stato facile dirlo ai miei genitori, non sono stati affatto felici di sapermi in partenza per un viaggio di sei mesi dall'altra parte del mondo ma alla fine hanno dovuto accettare la mia decisione, sono una donna adulta ed indipendente che deve decidere al meglio per la propria vita.

Prima di partire per fortuna riuscirò a mantenere il mio impegno con Evan per l'incontro con i lettori della sua  biblioteca.
Mi piacciono tanto questi momenti di confronto  con coloro che, attraverso il mio libro, hanno potuto vedere una porzione della mia anima. Molto spesso le loro parole sono delle bellissime dimostrazioni di affetto e di comprensione che, oggi più che mai, mi aiutano ad andare avanti e a trovare la forza di continuare a scrivere e vivere nonostante tutto.

Raggiungo la biblioteca con largo anticipo e sono enormemente sorpresa dalla folla che sta già prendendo posto nella grande sala lettura dove è stato allestito un tavolo ed un microfono per me, sono lusingata da tanta partecipazione.

Evan ride, mi mette una braccio sulla spalla prendendomi in giro dicendo che mi aveva detto che mi sarei stupida di quanto seguito abbia in questa città.
Ci sediamo al tavolo continuando a chiacchierare  scherzando sul fatto che un giorno sarei tornata qui a presentare il terzo libro raccontando ai miei lettori che l'idea era nata proprio tra quegli scaffali antichi.

Iniziamo l'incontro con la lettura di qualche passo del mio primo libro per poi proseguire con le domande da parte del pubblico. Alcuni sono curiosi della mia vita privata, altri del mio secondo libro o di quello che sto scrivendo in questo momento.

Una signora di una certa età mi chiede se il primo libro sia stato scritto sulla base di una storia d'amore vera, sorrido.
-Sì, è  il racconto della più bella, intensa e travolgente storia d'amore   mai vissuta, solo il finale è  un sogno ad occhi aperti del lieto fine che ho potuto solo sognare di vivere-

Una ragazza alza la mano e mi chiede della Fenice, se sia risorta definitivamente dalle ceneri a vita nuova.
Mi si stringe la gola per un attimo per l'emozione e fatico a trovare la voce per rispondere.
  - A quanto pare la Fenice è destinata a risorgere e poi bruciare di nuovo, sempre più intensamente, senza il suo albatros il suo  destino è quello, non può fare altro "

Un ragazzo mi chiede dell'albatros, gli indirizzo un sorriso mesto prima di rispondere
- L'albatros è  un animale maestoso, forte ed instancabile  che vola libero anche per giorni sopra l'oceano, quello è il suo istinto, quella la sua natura e niente e nessuno può fermarlo o legarlo -

Vedo spuntare una mano dal fondo della sala, le sedie non sono state sufficienti ad accogliere tutti i partecipanti ed un cospicuo numero di persone è rimasto in piedi dietro quelle sedute.   Cerco di individuare chi ha chiesto di parlare ma è nascosto dalle numerose persone davanti, poi si sposta di lato. Il mio cuore si ferma mentre i miei occhi credono di avere una visione come era successo molto tempo prima  in una città di mare durante la presentazione dello stesso libro.

 Il mio cuore si ferma mentre i miei occhi credono di avere una visione come era successo molto tempo prima  in una città di mare durante la presentazione dello stesso libro

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Scuoto la testa aspettando che la visione sparisca ma le mie orecchie sentono la sua voce forte e sicura chiedere:

- E se invece l'albatros avesse trovato la sua compagna per la  vita e decidesse di costruire con lei il proprio  nido per non lasciarla mai più?

Cosa farebbe la Fenice?

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