74 - I tuoi sogni

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Sanem

- Quale aereo?-

Sollevo la testa dalla sua spalla guardandolo stupita e confusa, sono stata presa dagli ultimi dettagli del lavoro con l'agenzia americana in questi giorni ed è stato Can a occuparsi dei biglietti per il ritorno, o almeno questo è quello che avevo pensato sino ad ora.

Mi sorride furbescamente e riprende la mia mano per portarla alle labbra  con uno sguardo pieno di tutto l'amore che ha riscoperto nel suo cuore, ora che dubbi e paure sono stati spazzati via posso vederlo chiaramente.

- Can? -

- Ti ho promesso o no che avrei dedicato tutto il resto della mia vita all'unico scopo di renderti felice  Sanem Divit? Voglio cominciare da subito, non ci aspettano grossi impegni lavorativi nel prossimo futuro, tu hai bisogno di tempo e calma per continuare a scrivere il tuo libro e io farò di tutto per farteli avere quindi....-

Ferma la macchina sul ciglio della strada ed estrae dalla tasca dei pantaloni la "nostra" bandana e me la mostra sorridendo.

- Voglio viziarti e stupirti ogni istante aşkım amore mio, voglio dimostrarti quanto seni çok seviyorum  ti amo, voglio realizzare ogni tuo sogno e voglio scoprire il mondo intero insieme a te -

Lo guardo commossa e adorante, quest'uomo riesce a stupirmi e a farsi amare in qualche modo sempre più di quanto creda sia umanamente possibile, mi allungo sorridendo tra le lacrime per posargli sulle labbra un bacio d'amore e devozione,  lo guardo negli occhi mettendo a nudo il mio cuore in un unico sguardo  per poi dirgli semplicemente:

- Il mio sogno più bello sei solo tu -

- Ah Sanem ah, tu mi farai scoppiare il cuore d'amore un giorno di questi, mi sembra quasi di riuscire a sentirlo straripare da questo povero muscolo che in passato non ha mai vissuto emozioni così intense -

Ci guardiamo a lungo poi è lui a riscuotersi - Andiamo ora, sono ansioso di mostrarti la mia sorpresa, vieni qui e fatti bendare -

Lascio che leghi la bandana intorno al mio capo mentre sento di essere incapace di smettere di sorridere, poi allungo una mano verso di lui che prontamente la prende e la poggia sulla sua coscia mentre riavvia il motore e riparte.

- Comunque, per inciso, vorrei dirti Can Divit che anche io sento il cuore scoppiare d'amore per te, è sempre stato così e lo sarà per sempre,  a quando pare non c'è un limite a quanto ne possa contenere perchè io sento che non può far altro che crescere a dismisura -

Prende la mia mano e la porta alle labbra in un bacio di devozione di quelli che solo lui può donarmi,  facendo così impazzire il mio cuore innamorato.

Guida in silenzio finchè finalmente  sento fermare l'auto, spegnere il motore,  aprire lo sportello dal mio lato e la sua mano aiutarmi a scendere. Il suo braccio  mi guida poggiandosi sulla mia schiena mentre camminiamo per qualche centinaio di metri e sento la brezza del mare che mi scompiglia i capelli, dobbiamo essere vicini alla spiaggia  immagino.

Finalmente ci fermiamo, sento che si porta dietro di me, mi abbraccia mettendo una mano sul mio stomaco mentre l'altra comincia a sciogliere il nodo della bandana che mi impedisce di vedere. Avverto  un brivido sulla pelle sentendo  il suo fiato caldo sul collo mentre mi sussurra piano all'orecchio:

-Sei pronta a scoprire il futuro che ci aspetta nei prossimi mesi insieme aşkım amore mio? -

Annuisco  sorridendo, finalmente la bandana viene tolta e la mia mente fatica a  credere a quello che i miei occhi stanno guardando, scuoto la testa, com'è possibile?

- Can? Come... com'è arrivata fino a qui? -

- La NOSTRA barca Sanem, mi hai detto che ora è nostra giusto? L'ho fatta portare qui da un mio amico velista esperto -

Mi gira intorno per portarsi davanti a me e abbracciarmi stretta, poggia la sua fronte sulla mia sorridendo.

- Se sei d'accordo vorrei realizzare  il tuo sogno, ricordi che  ti ho detto di aver avuto un flash  di noi su un molo mentre mi racconti il tuo sogno di diventare scrittrice?   Bene ricordo anche che poi  hai aggiunto di volerti trasferire alle Galapagos per farlo. Il primo sogno, quale donna meravigliosa e volitiva che sei, lo hai realizzato tutto da sola ed ora voglio essere io a realizzare l'altra parte di quel sogno ad occhi aperti, che ne pensi di issare le vele direzione Galapagos e verso la nostra vita insieme Sanem?-

Porto le mani alla bocca incredula, non posso credere che abbia fatto tutto questo per me, che abbia fatto arrivare la nostra barca dalla Turchia per partire insieme verso il mio sogno, verso i miei desideri più profondi.

Gli stringo le braccia al collo incapace di proferire parola, è troppo, come ha detto lui poco prima mi sento il cuore scoppiare per il troppo amore che provo per quest'uomo eccezionale e unico.

- Oh Can... - Sussurro tra le lacrime di commozione e i piccoli baci che poso sulle sue labbra e sul suo viso in un impeto d'amore che non riesco a  contenere.
Mi prende per mano e mi aiuta a salire a bordo di quella che sarà la nostra casa e il nostro futuro per i mesi a venire, sono eccitata all'idea di fare questo lungo viaggio con lui, di condividere questa passione e questa realtà che, ancor più del nostro appartamento sul mare a San Diego, sarà fuori dal tempo, in uno spazio solo ed unicamente nostro.

Lo guardo muoversi sicuro da una parte all'altra dell'imbarcazione per predisporre tutte le manovre necessarie  per poter uscire in mare, sono affascinata e ammaliata dalla sua grazia e la sensualità di ogni suo movimento. Ogni tanto si gira a guardare verso di me sorridendo, è felice come lo sono io, non posso credere che stia succedendo davvero.

Salpiamo quando ormai il sole sta tramontando, guardo a lungo la costa e la città di  San Diego allontanarsi e diventare pian piano un puntino lontano tra cielo e mare, osservo Can che con gesti sicuri manovra il timone della barca che si muove veloce spinta da un vento caldo che sento con piacere accarezzare la mia  pelle.  Il sole è sceso in fretta ed ormai è sparito oltre un orizzonte illuminato da sfumature di ogni tonalità possibile di rosso, arancione e giallo.

Mi giro verso Can per commentare proprio la bellezza dello spettacolo incredibile a cui stiamo assistendo quando vedo un'espressione strana sul suo viso, scuote più volte la testa portando la mano alla tempia.

- Can? Can, tutto bene? -

Lo vedo muovere meccanicamente le mani tra gli strumenti di bordo finchè la barca non comincia a decelerare fino a fermarsi definitivamente, cullata solo dal lento movimento delle onde, Can non fa altro che guardare davanti a sè con  sguardo assente. 
Mi alzo preoccupata per andare da lui e posargli una mano sulla guancia - Can aşkım, che succede? Stai bene? -

Il mio richiamo sembra riscuoterlo da quella specie di trance in cui sembra essere precipitato, sposta uno sguardo strano, quasi sorpreso su di me e vedo i suoi occhi muoversi sul mio viso come se mi vedesse per la prima volta.

- Sanem? -





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