80 - La nostra vita insieme

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Can

E' stata una serata meravigliosa, avevo preso contatti con Layla prima di lasciare le Galapagos per chiederle di aiutarmi ad organizzare tutto e lei, Medvike e Mihriban avevano pensato a predisporre il banchetto per la serata speciale che avevo voluto per Sanem al nostro ritorno a Istanbul.
Ero consapevole che la nostra storia, e soprattutto il nostro matrimonio, era quanto di più lontano potesse esserci dalle usanze e le tradizioni nelle quali era cresciuta.
Il nostro matrimonio era stato tutto fuorchè tradizionale e mi dispiaceva enormemente averla privata di tutti quei passaggi, quei riti previsti durante il fidanzamento e poi in preparazione  delle nozze.
Avevo cercato di farle avere una cerimonia da ricordare con quel semplice rinnovo delle promesse matrimoniali fatto sulla spiaggia di San Diego e, ora che eravamo tornati a Istanbul, un ricevimento di nozze alla presenza di tutte le persone che amiamo.
Sapevo che avrebbe vissuto con una sorta di imbarazzo l'idea di incontrare tutti come marito e moglie senza che ci fosse stata una vera e propria cerimonia a ratificare questa unione, volevo che potesse vivere questi momenti e serbarne per sempre il ricordo.
Alla fine però ho scoperto di essere felice io stesso di averli condivisi con lei, avevo sempre pensato che fossero rituali senza alcun senso o valore ed invece mi sono ritrovato a viverli con un' enorme partecipazione emotiva perchè hanno in qualche modo suggellato qualcosa di grande, un amore unico che ho voluto condividere e mostrare con orgoglio al mondo intero.

E' stato bello avere intorno a noi tutte le persone care, quelle stesse che avevano partecipato virtualmente alla cerimonia che ci aveva visto prometterci amore eterno, ed è stato emozionante vedere la commozione negli occhi dei genitori di Sanem che, per amor suo, hanno saputo accettare senza riserve questa singolare unione.

Con la memoria ritrovata è tornato forte in me il profondo affetto che provo per entrambi, sono il più bell'esempio di amore coniugale che potessimo avere, Sanem è cresciuta circondata da quel forte sentimento mentre per me è stata una scoperta preziosa, una guida e un ideale cui mirare per rendere la nostra unione felice e duratura nel tempo come la loro.

Ho saputo da Emre che mia madre è all'estero da diversi mesi, lui non le ha detto niente del mio rapporto con Sanem ed io non ho alcuna voglia di sentirla ma mi rendo conto di doverla metterla al corrente in qualche modo di quanto è accaduto nella mia vita negli ultimi mesi.
Ho deciso alla fine di inviargli un messaggio una volta tornato a casa.
- Sono a Istanbul, fammi sapere quando torni così possiamo vederci -
Mi ha risposto con un semplice - Ok -
Non una parola di più, non una domanda su come sto o come mi senta, questa è Huma, completamente centrata su sè stessa e incapace di amare.
Neanche i figli hanno mai avuto alcuna importanza per lei, se così fosse stato non mi avrebbe mai abbandonato con mio padre per anni quando ero poco più che bambino.

Ormai quel che è stato è stato, la sua assenza ha influenzato enormemente la mia vita fino all'età adulta, ho capito nel tempo di aver imparato a fuggire da ogni legame serio per paura di essere abbandonato e l'ho fatto anche con Sanem in più di una occasione.
Le mie paure profonde le hanno causato tanto dolore in passato ma alla fine il suo amore ed il mio amore per lei mi hanno aiutato a capire tante cose di me stesso e soprattutto ho imparato che bisogna rischiare, mettere in gioco tutto il proprio cuore se si vuole conquistare il tesoro più grande: l'Amore vero, quello con la A maiuscola.

La nostra vita insieme, con il passare del tempo, ha assunto la forma di una routine fatta di una quotidianità serena e appagante, io ho ripreso a lavorare in agenzia con mio padre ed Emre mentre Sanem si gode la quiete della tenuta per continuare nella stesura del suo terzo libro.

Non posso credere al modo in cui questa vita mi calzi a pennello, di come mi senta felice ogni giorno nel risvegliarmi con lei accanto per poi posare la sera la testa sul cuscino e vedere come ultima cosa al momento di chiudere gli occhi il suo bellissimo viso.
L'ho accompagnata a fare tutti i controlli necessari in questa fase della gravidanza ed è stata un'emozione indescrivibile sentire il battito impetuoso del cuore del nostro piccolo o della nostra piccola in arrivo.
Secondo i calcoli del medico Sanem è ora al terzo mese di gravidanza e mi piace pensare che sia stato concepito durante quei primi giorni idilliaci in barca, quelle unioni di corpo, mente ed anima che sono seguite al mio recupero totale della memoria, quando in qualche modo ho sentito di averla per la prima volta totalmente.
I due Can che aveva conosciuto e amato così profondamente si sono ritrovati e fusi in un unico uomo che l'ha posseduta ed amata con ogni fibra del proprio corpo e del proprio cuore.
Voglio pensare che questo bambino sia frutto di quel sentimento così unico e speciale, di quella consapevolezza di appartenenza reciproca e di abbandono totale nell'intimità della nostra barca con solo il mare e il cielo sconfinato a fare da testimone al nostro grande amore.

Ogni giorno la lascio con reticenza al mattino per andare in agenzia, dopo tutto il tempo che abbiamo trascorso fianco a fianco senza mai allontanarci l'uno dall'altro mi sembra strano trascorrere interminabili giornate lontano da lei, conto i minuti e le ore che mi separano dal momento in cui potrò di nuovo stringerla tra le braccia, sentire il suo calore e il suo profumo sulla mia stessa pelle.
Si attenuerà mai questo bisogno costante che sento di lei?
Mi sembra impossibile perchè è troppo intenso, troppo viscerale per non essere diventato parte integrante di me e del nostro rapporto, penso che mi si prospetti una vita intera di bramosia per la donna che sento più che mai come la mia compagna di vita e non posso fare a meno di esserne estasiato.

Oggi ho lasciato l'agenzia un po' prima del solito perchè voglio passare a prendere una sorpresa per lei, mi piace stupirla ogni giorno con un pensiero: fiori, libri, dolci o semplicemente un biglietto lasciato sul comodino al mattino, mentre lei dorme ancora.

" Io ti ho scelto.
E ti sceglierò ancora, ancora e ancora.
Senza pause, senza dubbi, in un batter d'occhio.
Continuerò a scegliere te."

Questa sera voglio stupirla con qualcosa di diverso e particolare da tenere sempre sul cuore, mi fermo in centro il tempo necessario al mio acquisto e mi affretto verso casa impaziente di vedere mia moglie.

MIA MOGLIE.

Stento ancora a credere che sia mia, come mi sembra incredibile l'effetto che mi fa sapere di avere una casa in cui tornare, avere un cuore che mi aspetta con la stessa nostalgia che ho provato io ogni singolo istante della giornata per lei.

Parcheggio il mio fuoristrada, recupero il pacchetto che ho preso in centro dal sedile posteriore e mi affretto lungo il vialetto, mi dirigo verso la portone di casa quando sento qualcuno parlare dal lato della casa che si affaccia verso la piscina.

Riconosco immediatamente la voce mentre le parole che sento pronunciare mi gelano il sangue nelle vene:

" Non sarai mai abbastanza per stare accanto a mio figlio"

Una rabbia ceca prende possesso di me mentre mi muovo deciso verso il punto da cui sento provenire le voci, ora basta, non permetterò mai più a nessuno di ferire la donna che amo più della mia vita.





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