16 - Con calma

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Sanem

Mi giro a guardalo e i nostri sguardi rimangono incatenati per attimi interminabili, mi sembra di scorgere qualcosa nel suo, io cerco di trasmettergli tutto l'amore che provo per lui che è, per me,  l'unico e il  solo .

La brezza che arriva dal mare mi porta i capelli sul viso, lo vedo allungare una mano per scostarli come ha fatto milioni di volte in passato, porta la ciocca ribelle dietro all'orecchio e poi inaspettatamente poggia una mano sulla mia guancia. Non posso fare a meno di inclinare la testa sul suo tocco e chiudere gli occhi sospirando, mi sembra passata un'eternità da quando ho sentito il suo calore, la sua vicinanza.

Li riapro per sprofondare in quegli occhi nocciola che amo così tanto e che in questo momento mi stanno guardando con tenerezza.

- Sanem, ti sto facendo tanto male, özür dilerim, ti chiedo scusa, mi dispiace tanto veramente.

Sto cominciando a capire che tipo di sentimento ci legava, non deve essere facile per te in questo momento, era un amore potente ed ora capisco che sia difficile vivere una situazione così assurda -

Questa volta sono io a portare al mia mano sulla sua guancia, oh, quanto mi è mancato accarezzare la  sua barba! L'ho fatto in continuazione nell'ultimo mese, è stata dura non poterlo fare in  questi giorni,  da quando si è svegliato senza sapere chi io sia.

- Can, non parlare al passato del nostro amore, per me è presente più che mai, niente potrà cambiare questo stato di cose, niente, tu sarai sempre l'altra metà del cielo per me Can, anche se dovessi decidere di non volermi più nella tua vita -

Solo pensare a questa possibilità mi lacera nel profondo, non posso pensare ad una vita senza di lui al mio fianco dopo aver creduto che finalmente ci eravamo ritrovati per non lasciarci più.

Continua a guardarmi intenerito, sorride ed io ricambio con tutto il cuore, è già qualcosa, pian piano si sta sciogliendo, spero che sia l'inizio di un nuovo inizio. Avevamo tutto ma ora sono disposta ad accontentarmi anche di qualcosa, una carezza, un sorriso, uno sguardo, tutto  è una conquista.

Questo attimo di vicinanza viene interrotto dal rumore di passi sul tavolato del molo, abbassiamo entrambi le mani che erano ancora una sulla guancia dell'altro, ci giriamo  per vedere chi sta arrivando ed entrambi rimaniamo di stucco di fronte ad una Huma che, camminando instabile sui suoi soliti tacchi a spillo, si dirige a passo di carica verso di noi.

- Caaan, perchè nessuno mi ha detto che saresti uscito dall'ospedale? Sarei venuta a prenderti, potevi venire a casa con me, mi sarei presa cura io di te-

Vedo Can irrigidirsi e prendere un respiro come per riacquistare la calma prima di alzarsi ed affrontare la madre.

- Huma, non c'era bisogno che venissi, sto bene grazie -

- Ma Can che senso ha rimanere qui ora che non ricordi neanche chi sia questa ragazza puoi stare un po' da me mentre cerchiamo una sistemazione in centro a Instanbul per te, che ne pensi? -

Non posso credere a quello che sto sentendo, Huma  sta cercando di nuovo di intromettersi tra noi, vuole approfittare dell'amnesia di Can per dividerci ancora una volta.

D'istinto prendo la mano di Can, evito di guardare verso di lui perchè non so come reagirà  a questo mio gesto.

- Huma, la ringraziamo ma Can sta bene qui dove si trova, ci sono io, c'è sua padre e Mihriban ad aiutarlo in caso di necessità, non si preoccupi -

- Ah quella donna certo, chi è quella donna per mio figlio? Io sono sua madre, sono io che devo prendermi cura di lui -

Sto per controbattere quando una stretta di Can alla mia mano mi frena, è lui a parlare.

- Huma considerando che non sei stata minimamente capace di prenderti cura di me quando ero piccolo credo che non ci sia alcun bisogno di te ora che sono grande e grosso.

Teşekkür ederim, grazie, ma non ho bisogno di niente, non da te comunque, görüşürüz, ci vediamo -

Detto questo mi porta via per mano, mentre passiamo vicino a Huma la vedo alzare il mento in quel suo modo sprezzante che da sempre mi  riserva e che ormai non mi fa più alcun effetto. Lascio che si calmi un po', sua madre riesce sempre a renderlo particolarmente nervoso, solo una volta imboccato il viale alberato che porta alla tenuta provo a dirgli:

- Non ti avevo mai sentito parlare così a tua madre, forse con il tempo i vostri rapporti erano migliorati non so -

- Sanem, ti posso garantire che se erano migliorati era solo per una questione  di educazione e civiltà, non è mai stata una madre per me e mai potrò considerarla tale, tamam?-

- Certo, non sono affari miei, era per onestà che ho voluto dirtelo, di sicuro non ho un debole per la signora Huma come lei non lo ha per me, come hai potuto ben vedere non ha mai accettato il fatto che tu potessi avere a che fare con una come me -

- Mia madre può dire tutto quello che vuole, non sarà certo lei a decidere chi devo o non devo frequentare, questo è sicuro-

Al cancello della tenuta siamo ancora mano nella mano, non so se ne sia reso conto o sia troppo preso dai suoi pensieri, io non posso dire che mi dispiaccia, arrivati davanti al vialetto che porta alla sua dependance mi fermo, ci fronteggiamo ancora mano nella mano.

- Can, hai bisogno di riposare un po' sai che alle 18.00 arriverà il fisioterapista, non chiedere troppo al tuo corpo e alla tua mente -

Dicendo questo appoggio  l'indice sulla sua fronte.

- Prendi le cose con calma Can, arrovellarti troppo potrebbe essere controproducente per la tua amnesia, lo stress non fa mai bene, per qualsiasi cosa sai dove trovarmi tamam?-

Mi stupisce portandosi la mia mano alle labbra.

-Teşekkür ederim, grazie Sanem  per tutta la pazienza che hai con me, posso solo dirti grazie. Ti prometto che farò di tutto per risolvere questa situazione, so che deve essere terribile per te da fronteggiare,  farò tutto quello che è in mio potere per cercare di ricordare, söz promesso-

- Teşekkür ederim, grazie, continuo a dirti che non devi sforzarti, lascia che le cose vengano da sè, non arrovellarti, ho fiducia che tutto si risolverà vedrai- Lascio titubante la sua mano.
- Io vado allora görüşürüz ci vediamo-

Mi avvio verso casa, dopo qualche passo mi giro e lo trovo ancora fermo nello stesso posto a fissarmi, alzo una mano in segno di saluto e sorrido, il mio cuore sembra essere più leggero, comincio a vedere qualche segnale incoraggiante da parte sua, non voglio dire che si stia innamorando di nuovo, ma credo che percepisca il nostro legame. Incrocio le dita e porto la mano a quell'anello che è diventato il mio talismano da quando ho cominciato a portarlo legato al collo  poggiato sul cuore. E' esattamente lì dove si trova lui, mi da speranza e forza, sakin ol, stai calma Sanem un passo alla volta e tutto può cambiare di nuovo, devi solo crederci.



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