63 - Magia

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Can

Ho camminato lentamente lungo questa strada
Il sentiero che stavo percorrendo era solitario
Sto iniziando a dimenticare chi ero
Perdere la persona che amo
Ho paura che tu mi conosca
Volevo solo che tu mi abbracciassi
Dimmi che sono l'unico
L'unico che ami

Non sapevo che saremmo stati qui ma ora ci siamo
Non sapevo che mi sarei innamorato di te così tanto
Non sapevo che saremmo stati qui, ma ora ci siamo
Non sapevo che il nostro amore potesse farmi a pezzi

Hai paura dell'amore?
Perché io ho paura dell'amore
Sono abbastanza per te?
Hai paura dell'amore?
Perché io ho paura dell'amore
Di darti ancora il mio cuore
________________________________________________________

Ha paura il mio erkenci kuş, ha paura dell'amore, ha paura di sentirsi libera di amarmi come io ho paura di deluderla, paura di non essere all'altezza del suo grande amore per me, di non essere abbastanza per meritarlo.

Ha ragione, dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per conoscerci ed innamorarci di nuovo l'uno dell'altro così com'era stato.
Io so che mi è essenziale, che è lei, è lei l'unica per me, ora non mi rimane altro che scoprire quanto profondo può essere questo sentimento che ho visto crescere pian piano durante la nostra lontananza e, soprattutto, non aver paura di dimostrarlo.

Le sorrido e le prendo la mano - Allora forza Sanem, cominciamo la nostra vita insieme, cominciamo a conoscerci e troviamo la strada per amarci di nuovo come è stato in passato e magari anche di più, vieni! -

La trascino per la mano fuori di casa, ride insieme a me, sono euforico per questa nuova possibilità di stare insieme che ci è concessa. Chiamo al volo un taxi che sta passando in quel momento, la spingo dentro sedendomi vicino a lei tenendola stretta accanto a me con un braccio sulle sue spalle.

- Can, dove stiamo andando? -

- Sürpriz, è una sorpresa - Sorrido con fare misterioso, voglio stupirla ogni giorno, voglio renderla felice, voglio ripagarla per tutta la sofferenza che le ho causato da quanto mi sono risvegliato senza più alcun ricordo di lei, è una promessa solenne che faccio a me stesso.

Il tragitto non è lungo, ben presto siamo arrivati, prima di fermarci le copro gli occhi con una mano - Non sbirciare -

- Tamam, va bene - Ride come una ragazzina, felice ed emozionata come lo sono io nel vivere questo momento con lei.

La guido fino al punto in cui penso che la vista sia più spettacolare e poi le tolgo le mani dagli occhi portandomi di lato per non perdermi alcun particolare della sua espressione, ed ecco che mi innamoro ancora un po' di lei, quel sorriso non lo avevo mai visto prima, è gioia allo stato puro e non può essere altro che incanto per me.

La guido fino al punto in cui penso che la vista sia più spettacolare e poi le tolgo le mani dagli occhi portandomi di lato per non perdermi alcun particolare della sua espressione, ed ecco che mi innamoro ancora un po' di lei, quel sorriso non lo...

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Le prendo di nuovo la mano ridendo anche io come un ragazzino infatuato, la trascino alla biglietteria e poi su ogni attrazione, dalla giostra antica alle montagne russe, dove posso approfittare per tenerla stretta tra le mie braccia mentre urla spaventata dall'altezza e dalle cadute improvvise.
Trascorriamo ore indimenticabili, mi diverto come credo di non aver fatto da anni, sono felice, spensierato, torniamo entrambi ragazzini. Ancora una volta un frammento, mi vedo abbracciarla sul seggiolino di una ruota panoramica e ci amiamo, e siamo felici proprio come ora.
Abbiamo già vissuto questa spensieratezza, abbiamo vissuto l'esaltazione di essere insieme... mangiamo hot dog e poi le compro lo zucchero filato, passeggiamo abbracciati per i viali del luna park rubandoci fiocchi vaporosi l'uno dalle dita dell'altra e di nuovo avverto una sensazione di dejavu.
Quanti momenti abbiamo vissuto?

Senza volerlo, o forse inconsciamente, sto facendo in modo di riviverli, ancora più belli se possibile, perchè ora possiamo apprezzarli fino in fondo in quanto abbiamo toccato con mano il peso dell'assenza dell'altro.

Ci sfidiamo sull'autoscontro e poi nel tiro a segno, riesco a vincere per lei un orso di peluche enorme che Sanem quasi non riesce ad abbracciare e che a fatica entra nel taxi al momento del ritorno.

Rientriamo a casa mentre lei ride di me che cammino per strada abbracciato al suo Bebe ayi, così ha chiamato il suo orsetto di peluche, che mi sono offerto di portare perchè è così grande che lei fatica a camminare trasportandolo. Entriamo in casa ancora ridendo, Sanem lo prende dalle mia braccia e lo posiziona su una delle poltrone del salotto guardandolo sorridendo soddisfatta.

- Grazie Can, grazie di questa bellissima giornata -

- Di niente, è stata bellissima anche per me, è solo la prima di tante stanne certa. Devi sapere che da ora in poi la mia missione di vita sarà renderti felice ogni singolo giorno che Allah vorrà donarci Sanem. Te lo prometto -

Mi guarda emozionata, si avvicina a me, mi stringe le braccia intorno al torace ed appoggia la guancia sul mio petto.
Mi sembra di sognare per il senso di beatitudine che provo a poterla avere tra le mie braccia, la stringo a mia volta e poggio il mento sul suo capo.

- Grazie per avermi resa felice oggi Can-

Le sue parole sussurrate mi provocano un'emozione forte ed in un susseguirsi di flash vedo noi in questa stessa posizione centinaia di volte ed ognuna, come questa, non sono altro che magia, magia pura.



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