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Hyunjin palpò il viso, massaggiandosi le tempie per la frustrazione, "Perché cazzo sei qui?"

Lei sorrise, mettendosi la borsetta sulla spalla, "Beh, perché sei qui?"

Fece schioccare la lingua e continuò a esaminare i suoi documenti: "Sono qui per occuparmi di alcune questioni, Dasom."

"Che tipo di cose?"

"Questioni di affari."

"Hm ..." mormorò Dasom mentre camminava verso il tavolo di Hyunjin e ci si sedeva, "Sei sicuro che sia così?" Ha chiesto.

Hyunjin inarcò un sopracciglio, "Che cazzo vuoi dire?"

Si avvicinò a Hyunjin e chiese: "Mi stai tradendo, Hwang Hyunjin?"

"Senza senso." Esclamò Hyunjin mentre riportava la sua attenzione ai suoi documenti.

"Oh veramente?" Chiese ancora una volta, senza ottenere risposta da quest'ultima. Si alzò da tavola e si sedette sul divano vicino alla porta, "Allora va bene."

"Perché sei anche qui?" Chiese Hyunjin, irritato presente nel suo tono.

"Perché? C'è un problema a far visita al mio fidanzato ?" Ha chiesto con un sorrisetto.

Hyunjin aggrottò le sopracciglia: "Vattene. Torna negli Stati Uniti."

Lei alzò le spalle: "Non lo farò. Non me ne vado a meno che tu non lo faccia".

"Che cazzo stai dicendo?"

"Esattamente quello che ho detto."

Hyunjin gemette per la frustrazione. Proprio quando pensava che le cose tra lui e la sua famiglia stessero già andando bene, la sua fidanzata deve apparire.

Dasom rimase nell'ufficio di Hyunjin tutto il tempo, aspettando che finisse i suoi documenti. Ma Hyunjin era troppo distratto anche solo per fare il suo lavoro, il fatto che la sua fidanzata sia in Corea lo sta stressando.

Guardò l'orologio e si rese conto che era ora che andasse a prendere Minji e Seungmin per accompagnarli a casa. Ma Dasom lo stava aspettando, quindi era bloccato su quello che avrebbe dovuto fare.

"Dasom."

"Si?"

"Andare a casa."

"Cosa? Perché? Ti stavo letteralmente aspettando."

"Ho ancora un posto dove devo andare."

"Almeno mi accompagni a casa?"

"Sono troppo occupato per questo. Assegnerò semplicemente a qualcuno che ti accompagni a casa." Disse Hyunjin, prendendo il cappotto e mettendo il telefono in tasca prima di dirigersi alla porta.

"Dove stai andando comunque?" Chiese Dasom.

"Non sono affari tuoi, cazzo." Hyunjin le disse mentre usciva dalla stanza, lasciando Dasom nel suo ufficio che aveva le labbra curve in un sorrisetto.

Detached // Seungjin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora