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Minji rifletté se avrebbe dovuto avvicinarsi o meno all'uomo. Sa che dovrebbe occuparsi dei suoi affari, ma non riesce a rimuovere il fatto che l'uomo gli sembrava troppo familiare.

E così ha seguito il suo istinto e gli si è avvicinata lentamente, sedendosi accanto a lui. L'uomo non sembrava accorgersene, dato che la sua testa era ancora abbassata, senza preoccuparsi di niente e di nessuno intorno a lui. Minji si raddrizzò e si schiarì la gola, catturando l'attenzione dell'uomo.

"Ciao." Ha salutato.

Alzò lo sguardo e Minji vide la corsa delle lacrime sulle sue guance, i suoi occhi erano coperti di lacrime. "Oh, ehi là." Rispose asciugandosi velocemente le lacrime.

"Qualcosa ti sta stressando, Mister?"

"Cosa? No, sto bene." Ha difeso.

Minji emette un sospiro sommesso, però non stai bene. "

Ridacchiò: "Sei ancora giovane, probabilmente non capirai".

Lei scrollò le spalle: "Papà mi diceva sempre di ascoltare attentamente i problemi delle persone". Gli disse prima di avere un sorriso sulle labbra: "Sono tutt'orecchi".

Le sorrise prima di espirare pesantemente e guardare di nuovo a terra. "Mio nonno - è in condizioni critiche in questo momento. Proprio ora, è stato portato d'urgenza qui in ospedale. Era una situazione così stressante. I medici negli Stati Uniti hanno fatto del loro meglio ma non sono stati in grado di trovare una cura. Non lo erano". Sono persino fiducioso nel condurre un'operazione del genere. E così ieri siamo tornati in Corea. E proprio ora ... è stato ... portato d'urgenza in questo ospedale.

"Qual è ... la malattia di tuo nonno?"

Deglutì, chiudendo gli occhi per alcuni secondi prima di dire: "Cancro al cuore". Emette una risatina sommessa, "È allarmante, onestamente. Non siamo riusciti nemmeno a trovare il chirurgo giusto in America, saremo in grado di trovare il chirurgo giusto qui in Corea?"

"Cancro al cuore ..." ripeté Minji.

Papà è un chirurgo cardiotoracico ...

"Mio padre in realtà è ..."

Minji fu interrotto quando il telefono nella tasca dell'uomo squillò improvvisamente. Ha risposto e ha avuto una conversazione con l'altra linea per alcuni secondi prima di mettere giù il telefono.

Si voltò verso Minji, dandole un sorriso mentre le accarezzava la testa. "Grazie per aver ascoltato il mio problema, ragazzina. Ma sfortunatamente devo andare."

Minji annuì, "Stammi bene, Mister. Andrà tutto bene."

* * * * *

"Hyunjin." Era appoggiata al muro con le braccia incrociate.

Hyunjin le si avvicinò e si fermò accanto a lei, anche lui con la schiena appoggiata al muro. "Dov'è il nonno?"

Dasom indicò la stanza accanto a loro: "È confinato dentro".

"Oh, capisco."

Lei inarcò un sopracciglio, "Non vuoi entrare?"

Hyunjin scosse la testa, "Non posso proprio adesso."

Detached // Seungjin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora