E se, come son io, sarà l'amata
logora e guasta dal tempo mannaro,
la bella fronte riarsa e deturpata
di mille rughe, se il suo giorno chiaro
conoscerà il crepuscolo senile,
se la bellezza che le fa stendardo
involerà i tesori del suo aprile,
languida infine, persa ad ogni sguardo -
contro quel tempo edifico il bastione
trionfatore dell'età che strugge,
perché perpetua sia l'evocazione
della bellezza, quando vita fugge.
Questo tesoro affido - in nero - ai fogli,
che n'abbia sempre nuovi i suoi germogli.