III

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Guarda lo specchio: al volto ch’è riflesso

di’ che a un secondo volto doni il vanto.

Se la tua grazia non rinnovi adesso,

dài frode al mondo, ad una madre il pianto.

Donna non è sì bella che il suo seno

fiero disdegni il seme dell’amato,

né uomo che l’orgoglio senza freno

d’amor di sé, d’un figlio abbia privato.

Specchio a tua madre, tu di sua bellezza

il vago aprile nel tuo viso porta.

Sia dolce, ai vetri spessi di vecchiezza,

l’età dell’oro, fra le rughe scorta.

Ma se vivrai senza lasciar memoria,

morirà solitaria la tua gloria.

Sonetti - William ShakespeareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora