Né i marmi, né dei prìncipi dorate l’effigi
hanno potere di poesia:
maggiore luce a te nei versi sia,
che in pietre antiche, turpi d’anni grigi.
Odiosa guerra scalzerà la statua,
le mura periranno ad un tumulto:
ardere non saprà il tuo vivo culto
spada di marte, con sua fiamma fatua.
Contro la morte, contro ingrato oblio
tu durerai; la tua virtù sia nota
all’uomo che farà girar la ruota
della fortuna, e così piaccia a dio.
finché la tromba del giudizio canti,
vivrai nei versi agli occhi degli amanti.