Quant'è gravoso accingersi ad andare,

quando la mèta triste dell'andata

non offre altro conforto che contare

le miglia dall'amata.

Il mio ronzino, dal dolore vinto

che mi fa greve, va con la sua ambascia

come sapesse, il misero, d'istinto

che non corre, chi lascia.

Morso di sprone non gli ridà lena,

ben che confitto pur con rabbia al fianco;

più che ferisca lui, a me dà pena

il suo lamento stanco.

Mi mette in cuore, quel lamento tetro,

che innanzi è la tristezza: e gioia indietro.

Sonetti - William ShakespeareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora