Se nulla è nuovo al mondo, e solo esiste
quel che già fu, guardate l’impostura:
travaglio d’invenzione ancora insiste
a ridar parto a vecchia creatura.
Potessi riguardar senza fatica
di là da cinquecento anni del sole,
saprei il tuo viso da una carta antica, quando nacquero i segni alle parole,
saprei il pensiero di quei vecchi dotti
di fronte a te, perfetta meraviglia:
se il tempo fa migliori o più corrotti,
se il volger delle cose si assomiglia. Ma sono certo che i passati ingegni
dissero lode ad esseri men degni.