-tutto ha una fine-

3.2K 146 10
                                    

Sono sempre più eccitata per la fine di questa storia, l'ho amata con voi e non potete capire quanto mi facciano stare bene i vostri commenti. In ogni caso potete stare tranquill* che Ash non muore, per quanto sarebbe stato bello ho pensato ad un finale migliore per lei ed Emmett, specialmente per il fatto di un possibile sequel. Buona lettura fiorellini!
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Io ed Emmett lasciammo la scuola prima quel giorno, per cercare di recuperare il tempo perduto. Gli raccontai le stesse cose che dissi a mia madre, di come mi sentissi un mostro per aver quasi ucciso mia sorella.

Tutto filava liscio e i problemi della scuola divennero lontani.

Mi guardai allo specchio per un'ultima volta e osservai che il vestito fosse a posto. Avevo deciso un semplice vestito bordò estivo e leggero, i capelli legati in due piccoli codini, un trucco leggero e pochi gioielli. Non volevo attirare l'attenzione su di me durante un giorno dedicato ad altri.

Era il giorno del diploma per i ragazzi dell'ultimo anno, tra cui mia sorella e tutti i Cullen. Mi dispiaceva non poterli vedere più a scuola ogni giorno l'anno successivo, ma sapevo che li avrei potuti vedere quando volevo. Le cose si erano parzialmente sistemate, se non fosse per il fatto che non avevo ancora parlato con nessuno della famiglia tranne Emmett, Rose ed Edward.

Vedevo sempre Alice con un'espressione strana, non capivo se fosse triste o infuriata, avevo paura fosse ancora arrabbiata con me, quindi decisi che sarebbe stato meglio lasciare perdere per un po'. Carlisle ed Esme erano quelli di cui ero più spaventata, sapevo che entrambi mi avevano perdonato e che specialmente non me ne davano una colpa, ma sapevo di averli delusi sul momento.

Scesi le scale e vidi mio padre ben vestito sulla porta. Bella era già andata via con Edward quella mattina presto e ci aveva avvisati che sarebbe già stata la e che non avremmo dovuto preoccuparcene. "Miss" Mio padre mi porse il braccio con fare teatrale, il quale accettai volentieri. "Sir, quale onore"

"Cammina su!" Mi spinse fuori casa. Alzai le braccia al cielo. "Non si trattano così le principesse!"


Quando arrivammo nel parcheggio della scuola mi sorpresi di vedere cos' tante auto assieme, trovammo un posto per miracolo. Scendemmo dalla volante e ci avviammo verso dove si sarebbe tenuta la cerimonia per prendere i posti che c'erano stati assegnati. Eravamo nella fila centrale verso l'uscita e quando feci per sedermi vidi le ultime persone a cui avrei voluto sedermi accanto. Loro mi sorrisero malinconici, sentendo il mio disconforto. "Dottor Cullen"

"Charlie" I due cominciarono a parlare, lasciando me ed Esme fuori dalla conversazione. Io non ero una vera e propria amante della auto, mi piaceva soltanto l'estetica. "Oggi vieni?" La voce della donna seduta a pochi centimetri da me mi fece sobbalzare, la guardai confusa per poi capire a cosa si riferisse. Alice, stranamente, aveva deciso di organizzare un'altra festa nonostante l'ultima; Emmett cercava di convincermi ad andarci, ma c'era qualcosa che mi bloccava.

"In realtà non lo so.." Abbassai lo sguardo e potei vedere con la coda dell'occhio Esme esitare, non sapendo se il suo tocco sarebbe stato gradito o meno; presa da un'ondata di coraggio appoggiai la testa alla sua spalla e, leggermente sotto shoock, mi avvolse le spalle con il suo braccio. In fondo sapevo che tutto si sarebbe risolto con loro, ma una parte di me diceva, urlava, che non mi avrebbero mai perdonata pienamente.

Il nostro piccolo momento e la conversazione tra i due uomini finì quando cominciò la cerimonia. Un'amica di Bella, di cui non ricordavo il nome, fece un discorso abbastanza...carino. Non mi era piaciuto in realtà, ma si vedeva che credeva in ogni parola che pronunciava e ciò era una bella cosa. Tutti si alzarono e batterono le mani come incoraggiamento per i ragazzi che avevano passato l'anno e che sarebbero passati al college.

"Vado da Emmett" Dissi a mio padre uscendo dalla fila.

Non avevamo mai reso pubblica la nostra relazione a scuola, non perchè non volessimo, ma per il semplice fatto che non c'era mai stato un momento o un luogo giusto per farlo. Sarebbe capitato e basta.

Cercai il ragazzo nella folla, ma non lo vidi e la mia bassezza non aiutò; mi sentii avvolgere da un paio di muscolose braccia e una faccia nascondersi nell'incavo del mio collo. Sorrisi quando lo sentii inalare il profumo. "Indossa più spesso questo profumo" Ridacchiai al suono della sua voce attutita dalla mia pelle. "Me lo segnerò"

Lui mi girò tra le sue braccia per prendermi per i fianchi e baciarmi passionatamente davanti a tutti. Non me l'aspettavo e ci misi un attimo per ricambiare, gli misi le mani attorno al collo e lo spinsi maggiormente verso di me. Lo sentii ridere e sorridere nel bacio. "Andiamo da qualche parte un po' più privata?" Mi chiese lasciando dei baci umidi su tutto il mio viso.

Io annuii soltanto, incapace di parlare, sapendo cosa sarebbe successo. Se qualcuno ci avesse visti fare sesso da qualche parte nella scuola sarebbero stati cazzi.

Mi prese per una mano e mi trascinò fuori dalla palestra verso una delle aule deserte.


"Dove siete stati?" Chiese Rose quella sera quando entrammo in casa Cullen. Non l'avevo mai vista così piena e il fatto che la bionda non fosse in procinto di staccare la testa a chiunque era un buon segno. "Siamo rimasti un po' a scuola e poi abbiamo fatto una breve caccia per il bosco. Ah, si e siamo andati a casa mia per farmi cambiare" Risposi mettendomi in punta di piedi per mostrare il mio outfit. Non era niente di che, dei jeans slavati, una maglietta bianca, giubbotto di pelle.

Rosalie ci guardò un attimo e poi spalancò gli occhi. "Avete fatto sesso nella scuola!?" Sussurrò cercando di non farsi sentire dagli altri; io le feci segno di zittirsi e lei scoppiò a ridere. "Dio, siete incredibili"

Se ne andò, lasciando me ed Emmett da soli e leggermente confusi dalla sua felicità. "E' consapevole di avere la casa piena di umani, no?" Mi domandò abbassandosi al mio livello. "Credo di no" Ridacchiai spostandomi verso le scale. Gli diedi la mano e salimmo in camera sua.

La pace non durò a lungo perchè Damon ci chiamò. Alice aveva avuto una visione poco promettente.

I WIN.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora