XIII

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Il viaggio verso casa di Sam fu tranquillo, la moto sfrecciava sul cemento umido e Ashley si rannicchiava contro la schiena del suo migliore amico godendosi il calore che emanava, una protezione dalla forte umidità presente.

Non ci misero molto, in men che non si dica i due ragazzi arrivarono alla casa di Sam ed Ashley, togliendosi il casco, notò una figura che li osservava dalla finestra; pensò subito alla cugina di Leah, lineamenti erano simili.

"Uhm, Ashley devo chiederti un favore prima di entrare" Sam la fermò con uno sguardo serio, sembrò quasi a disagio guardando tra lei ed Emily "Evita di guardarla troppo, ok?"

"Si, certo" non sapeva di cosa stesse parlando, ma aveva sonno e le serviva crollare sul divano il prima possibile o si sarebbe messa a dormire li fuori sotto le stelle.

Ashley seguì il suo migliore amico, il ragazzo che considerava un fratello, dentro la sua casa in cui erano cresciuti assieme; si guardò attorno e notò come non fosse cambiata quasi per niente se non dei piccoli dettagli.

Notò amaramente come molto foto in cui lei, Sam e Leah erano ritratti fossero sparite e rimpiazzate da alcune foto sdolcinate di lui ed Emily. Si avvicinò a guardarle per farsi un'idea della ragazza, non aveva mai avuto la possibilità di incontrarla, eppure dalle foto non sembrava esserci nulla fuori dall'ordinario.

Era una bella ragazza, la pelle ramata tipica della tribù dei Quileute e i lunghi capelli neri erano tratti che li accomunava fra di loro.

Sentì Sam salire le scale e parlare a bassa voce con qualcuno, con Emily presumibilmente, prima di scendere nuovamente. I suoi passi erano pesanti sui pavimenti di legno, accompagnati da un paio più leggeri invece.

"Emily, questa è Ashley. E' la sorellina che non ho mai avuto" Ashley si girò sentendo la presentazione e quando vide il volto di Emily si dovette trattenere dal fare un'espressione sorpresa "Ashley, lei è Emily. L'amore della mia vita, la mia luce"

Ashley mandò giù il groppo che le si era formato in gola, non tanto per le profondi cicatrici che Emily presentava sul volto, sfigurando ciò che un tempo era così carino, ma più per il modo in cui si riferì a lei. Non lo aveva ancora perdonato del tutto, non per cattiveria, ma per pura confusione.

Come potevi abbandonare qualcuno che avevi amato così tanto per sua cugina?

Ma mascherò le sue vere emozioni con un sorriso, spezzando finalmente il silenzio imbarazzante che si era creato "E' un piacere conoscerti, Emily" si porse verso di lei dandole un abbraccio e fu sollevata quando la ragazza ricambiò; non voleva fare figure di merda come prima impressione.

Sam sbattè le mani "Bene ragazze, credo che sia un po' tardi non dite? Tu domani vai a scuola e ti ci porto io, va bene?"

"Suona perfetto" rispose Ashley abbandonando la sua roba ai piedi del vecchio divano marrone, sdraiandosi sopra con poca grazia "Una coperta e un cuscino sarebbe apprezzati Sammy"

"Ai suoi ordini" Sam andò a prendere il necessario al piano di sopra, lasciando nuovamente le due ragazze da sole. Quando arrivò in cima alle scale si fermò un attimo per osservare la scena, due delle donne più importanti della sua vita si trovavano riunite sotto lo stesso tetto per la prima volta.

Doveva ammettere che inizialmente era spaventato da come potesse reagire Ashley nel conoscere la sua nuova compagna, sapeva la sua idea sulla situazione che si era creata con Leah e non poteva darle torto; avrebbe voluto spiegarle tutto, che non fu una sua scelta, che qualcosa di più grande aveva scelto per lui.

Ma anche se l'avesse fatto, le avrebbe creduto? O sarebbe scappata nella convinzione che fosse andato fuori di testa?

Quella notte non piovve, quando Ashley si alzò venne accolta da dei raggi di sole che le scaldarono leggermente il viso. Si rigirò nella coperta, rischiando di cadere dal divano prima di essere ufficialmente svegliata da Sam che entrò dalla porta di ingresso "Preparati, faccio una doccia e andiamo"

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