"Tua sorella è fuori di testa! Col cavolo che ci esco di nuovo" Angela prese posto accanto a lei al tavolo fuori nel cortile, godendosi qualche raggio di sole. "Mi rifiuto dopo la bravata dell'ultima volta"
Ashley la ascoltava attentamente, stupita dal comportamento di sua sorella, una cosa che non si sarebbe mai aspettata da lei. "Mi dispiace Jess"
"Si, è strana come cosa. Molto poco da Bella" aggiunse Angela.
Si girò a guardare la mensa, notando sua sorella seduta ancora al vecchio tavolo dei Cullen e si alzò, decisa ad andarle a parlare. "Torno subito"
"Ashley?"
Ignorò il richiamo di Jessica e continuò a camminare verso la caffetteria, entrando e dirigendosi al tavolo in cui sua sorella stava pranzando; Isabella alzò lo sguardo sorpresa quando qualcuno si sedette con lei, ancora più sorpresa quando vide Ashley appoggiare i gomiti sul tavolo, un'espressione seria.
"Ash-"
"Che ti prende?" la interruppe "Lasciare jessica da sola, in città, al buio per salire su una moto con uno sconosciuto? Diamine Isabella!"
Isabella fece una smorfia al suo tono di voce rimproveratore. "Uh, oh-"
"No, Isabella. No. Stai andando fuori di testa e devi darti una regolata" Ashley sbuffò, alzandosi "Non sei l'unica persona al mondo, non puoi prendere i tuoi amici e trattarli come se fossero una merda perchè loro non se lo meritano"
Isabella la guardò priva di emozione, vuota, come se qualsiasi sentimento fosse sparito dal suo colpo e quando Ashley fece per andarsene, ma lei le disse qualcosa che la fece preoccupare.
"Ho visto qualcosa" per un momento pensò di esserselo immaginato, ma quando si girò la vide guardarla disperata "Ho visto qualcosa, qualcuno. So che penserai che io sia pazza, lo penso anch'io, ma ho visto Edward. Mi diceva di scendere, che era pericoloso..."
Rimase in silenzio aspettando una risposta mentre la campanella suonò, indicando la fine della pausa.
"Fatti curare" Ashley uscì dalla caffetteria, sconvolta dalla rivelazione della sorella. Forse era vero che stesse andando fuori di testa, magari era una cosa ereditaria, perchè nella sua testa nessuno poteva dire di vedere cose senza essere un potenziale paziente psichiatrico.
Quando tornò a casa quel pomeriggio si buttò sul letto con un uff, chiudendo gli occhi e cercando di togliersi dalla testa i Cullen; la conversazione con Isabella, per quanto breve e strana, le aveva fatto sentire una strana sensazione, quasi una nostalgia.
Si girò, guardando la parete su cui aveva appeso delle foto in cui aveva recentemente appeso anche un paio assieme ad Emmett ed Alice, non sapeva perchè l'aveva fatto, provava un resentimento nei loro confronti e tuttavia, più il tempo passava, più sentiva una stretta al cuore all'idea di non poterli mai più rivedere.
Cercava di convincersi che tali emozioni fossero state causate dalla loro natura, l'essere perfetti, desiderabili, per poter attirare le loro vittime fuori dalla loro comfort zone ed ucciderli. Perchè, alla fine, quella era la loro natura giusto?
Ma qualcosa attirò la sua attenzione, qualcosa che non c'era quando se ne era andata via quella mattina. Si alzò in piedi di fretta, rischiando di perdere l'equilibrio dalla velocità e si precipitò sulla scrivania.
Un bigliettino vi era poggiato vicino, riconobbe subito la scrittura di suo padre che diceva "E' arrivato un pacco per te, tua madre ha chiamato al lavoro per sapere se fosse arrivato. Ti saluta"
Ingoiò il nodo che le si era formato in gola, già consapevole di cosa si trovasse all'interno del pacco. Con mani tremanti lo scartò, prendendo in mano la scacchiera che al tempo le regalò Marco; sentì il fiato uscirle dai polmoni, confusa, spaventata e arrabbiata.
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I WIN.
FanfictionUn nuovo capitolo stava per cominciare nella vita di Ashley, poco sapeva che sarebbe stato il capitolo più importante della sua esistenza. E molto probabilmente anche l'ultimo. ﹙𝘰𝘤 𝘹 𝘦𝘮𝘮𝘦𝘵𝘵 𝘤𝘶𝘭𝘭𝘦𝘯﹚