-Jasper e i neonati-

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Io ed Emmett passammo tutta la notte a coccolarci, senza sentire il bisogno di parlare. Fu un momento intimo che venne interrotto dal telefono di lui; dovevamo alzarci presto per andare all'incontro col branco e allenarci per combattere i neonati.

Emmett se ne andò prima per riportare la Jeep a casa e io ne approfittai per fare una doccia calda. Mi lavai per bene e indossai un paio di pantaloni grigi della tutta e una maglietta a maniche corte nera. Dovevamo vestirci comodi perché vremmo dovuto allenarci l'uno contro l'altro.

"Pronta?" Chiese il ragazzo entrando dalla finestra come suo solito, io annuì semplicemente e lo seguì giù nel fitto bosco. L'incontro si teneva in una zona abbastanza vicina al confine, per quanto la situazione fosse grave c'erano ancora i pregiudizi da entrambe le parti e nessuno dei due si sarebbe avrebbe rischiato troppo.

Quando arrivammo vidi tutti i Cullen a coppie che aspettavano l'arrivo del branco. Sembravano tesi e allo stesso tempo rilassati, era difficile da descrivere il loro stato d'animo in quel momento cruciale. "Sono arrivati" Ci informò Edward indicando una piccola collinetta alle nostre spalle. Da lì scesero tutti i lupi. "Non si fidano abbastanza per venire un forma umana" Ci informò leggendo la mente di Sam. Doveva essere figo, ma allo stesso tempo una sfortuna quel dono.

Jasper si schiarì la voce e cominciò a parlare, io feci l'occhiolino a Sam, il quale mi fece una segno col muso. In quel periodo la avevo visti poco per via di diversi problemi e speravo che, una volta finito tutto ciò, riuscissi a passare del tempo a La Push con tutti loro. "Abbiamo come esempio di neonato Ashley, è come noi da pochi mesi e questo la rende tale" Disse Jasper indicando verso di me, tutti gli occhi furono brevemente su di me per poi tornare sul biondo al centro.

Ci spiego diverse cose, specialmente di come loro combattessero senza una strategia e i loro punti deboli, ma specialmente il loro punto forte. La forza. Era una cosa che non avevo mai operato, troppo spaventata di far del male a qualcuno o causare danni e secondo Jasper questo causava una forza aggiuntiva. Mi indicò di mettermi davanti a lui e di combattere.

Per un secondo mi ritrovai confusa, ma poi ripensai alle lezioni di karate e box che avevo preso. Lo attaccai per prima, lui era troppo veloce e sembrava precedere ogni mia mossa, quindi misi in piano una strategia; continuammo per un po' così, lui che colpiva me nei miei punti ciechi e io che lo mancavo, ma quando mi mise una mano attorno alla gola per farmi sbattere contro il terreno duro non mi rialzai.

Jasper si avvicinò ingenuamente per controllare come stavo e non appena si chinò sopra di me lo travolsi e mi misi dietro di lui, bloccandolo in una stretta letale. "Questo è come non devono prendervi" Ridacchiò l'ultima parte mentre lo lasciavo, sembrava divertente.

Piano piano tutti i Cullen si scontrarono, ma il branco decise di osservare e non prendere parte alla lotta; si stavano iniziando a fidare, ma quello sarebbe stato un passo più lungo della zampa. Il tempo scorreva, ma far di fretta le cose non era la migliore delle opzioni. "Sei stata una favola" Mi disse Rosalie sedendosi vicino a me su un tronco mente Carlisle e Edward parlavano con Sam, ancora sotto forma di lupo. "É stato divertente" Ammisi con un sorriso debole, non ne ero ancora convinta del tutto.

Io e la bionda parlammo per un po', da tanto non avevamo una bella chiacchierata e scoprii che non appena lo scontro sarebbe finito lei e Damon sarebbero partiti per un'altra luna di miele. Ne facevano davvero troppe. Con la coda dell'occhio vidi i lupi allontanarsi e gli feci un cenno con la testa per salutarli. Non sapevo quando li a rei rivisti, non molto presto, forse il giorno dello scontro.

Un paio di mani mi coprirono gli occhi da dietro e sospirai qua do sentii il profumo dolce di Emmett. "Indovina?" Feci finta di pensarci un attimo. "Un grizzly!" Rose e il ragazzo scoppiarono a ridere e nel frattempo il resto della famiglia ci mandava sguardi inquisitori. "Molto divertente scherzare sulla mia morte" prese posto accanto a me e mi mise un braccio attorno alle spalle, stringendomi a se.

"Tu lo fai in continuazione" Ribattei appoggiandomi a lui. Rimasi nelle sue braccia finché un altro paio di figure prese posto accanto a noi. Esme e Carlisle. Mi guardai attorno per vedere dove fossero finiti gli altri e vidi Jasper parlare a Bella, la quale sembrava davvero molto attenta alle sue parole. "Di cosa stanno parlando?" Domandai curiosa al capofamiglia. Carlisle guardò nello stesso punto che stavo guardando io e sorrise malinconicamente, prese un grande sospiro e tornò a guardami. "Jasper le sta raccontando la sua storia. Un giorno te la dirà pure a te" Sorrise politicamente.

Sentii un po di gelosia per quello. Perché doveva raccontarlo a lei, la causa dei nostri problemi, e non a me? Non avevo stretto il migliore dei legami con lui, questo era ovvio, ma eravamo ottimi amici. Ma lei doveva avere sempre tutto e l'attenzione di tutti. Odiavo questa cosa.

"Ti va di andare un po' a caccia? Non so quando riavremo un pasto decente" Guardai Esme, i suoi occhi ambrati mi guardavano con un amore materno che non avevo mai visto negli occhi della mia vera madre. Mi sciolse a tale amore e le sorrisi compiaciuta. "Certo! Venite anche voi?" Chiesi ai ragazzi, ma rifiutarono tutti dicendo che sarebbero andati più avanti.

Mi alzai e prima che potessi fare un passo Emmett mi baciò con passione. Per un secondo mi dimenticai della presenza degli altri e portai una mano dietro al suo collo per fargli approfondire il bacio. Una delle sue mani scese sul mio culo e gli diede una veloce strizzata. "Ti amo" sussurrò contro le mie labbra.

"Ti amo anch'io"

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